Senza dubbio un fine anno pieno di colpi di scena per il calcio da sala nostrano. Lo tsunami “Marca” ha sconvolto il panorama del futsal italiano e ha travolto inevitabilmente le altre squadre in gara e l’intero campionato che, a questo punto, pare inevitabilmente compromesso. Infatti, dopo il fallimento della società trevigiana e la partenza delle sue stelle più brillanti, la squadra campione d’Italia in carica sarà affidata ai “piedi” dei giovani talenti dell’Under 21, che, sicuramente onoreranno la maglia, ma dubitiamo possano essere all’altezza dei giocatori più esperti e maturi delle rivali. La soluzione alle vicende shock della società condizionerà pesantemente l’esito della competizione: se su dieci squadre ne retrocede una sola, non sarebbe di certo prematuro scommettere che sarà proprio la Marca ad affondare sul fondo classifica.
Il trambusto di questi ultimi giorni si riversa anche sul mercato, condizionato da un ridimensionamento di strategie e obiettivi e da una lotta per la salvezza ormai inutile. Intanto in casa Kaos continuano i colpi di scena: dopo il doppio addio di Urio e Juninho, sono stati messi ufficialmente sul mercato altri due “nerissimi” del gruppo di mister Capurso, Scandolara e Jeffe. I due senatori con tutta probabilità saluteranno Ferrara definitivamente nei prossimi giorni e questo è un duro colpo per tifosi e appassionati. Il patron Marco Calzolari ci ha illuminato sul perché di queste cessioni: “Con quello che è successo alla Marca cambiano anche le strategie di mercato delle altre concorrenti in quanto si ridimensionano gli obiettivi. Sicuramente le vicende della società trevigiana provocano un danno enorme a tutto il movimento del futsal. E’ chiaro che si debba intervenire al più presto con una riforma seria del campionato: bisogna eliminare una categoria, in quanto tre categorie di serie A sono troppe.
Vedo uno sport che non riesce a reggere i tempi, bisogna ridimensionare il movimento nei costi e nelle disponibilità soprattutto in un periodo come questo. Quest’anno si è voluta provare un’elite di dieci squadre, ma direi che a metà stagione questa idea si possa già dichiarare bocciata. Noi continuiamo per la nostra strada, anche se purtroppo penso che il campionato perderà interesse inevitabilmente. Dopo le cessioni di Urio e Juninho, sono sul mercato anche Scandolara e Jeffe: il primo sinceramente lo vedo ancora indietro rispetto al top della condizione e quindi penso sia inutile tenerlo fermo a fare della tribuna, quando invece potrà essere protagonista in un’altra squadra, probabilmente in una categoria più bassa. Per Jeffe sarà più difficile trovare una collocazione alternativa alla nostra, ma se questo non dovesse succedere potrà terminare la stagione al Kaos.
Per quanto riguardano i movimenti in entrata, il mercato è aperto fino al 17 dicembre, abbiamo ancora una settimanina per mettere a posto qualcosa se lo riterremo opportuno. Per il momento siamo questi, contiamo molto anche sui nostri giovani, i quali sono un patrimonio su cui vogliamo investire. Abbiamo deciso di trattenere Brugin, tornato dal prestito alla Real Torgianese, e aspettiamo l’esordio di Capa, finalmente utilizzabile da gennaio. Per il girone di ritorno sarà disponibile anche Boaventura, ristabilitosi dall’infortunio al ginocchio, un giovane in cui crediamo molto”.
In attesa della ripresa del campionato, occhi puntati sulla Winter Cup, la manifestazione invernale iniziata sabato scorso. Per il Kaos questa coppa è partita col botto con la super vittoria per 9 a 2 sulla Marca. Calzolari è soddisfatto della prestazione dei suoi ragazzi, ma allo stesso tempo non nasconde la consapevolezza della facilità dello scontro di sabato scorso: “C’è poco da dire, non si può dare un giudizio su una partita contro dei ragazzini dell’Under 18. Diciamo che ci è servita per mettere dei minuti nelle gambe dei giovani e per sperimentare il rientro di Jeffe e Scandolara dopo i rispettivi infortuni. Il nostro scopo in questa coppa è qualificarci alla fase successiva e soprattutto non prendere ammonizioni, per evitare poi di scontarle in campionato. Sarà un laboratorio per provare i giocatori che in genere non hanno tanto spazio e un’opportunità per questi ultimi per mostrare le proprie doti e mettere in crisi il mister nelle scelte future. Alla fine si tratta di una manifestazione fine a se stessa e noi di certo non entreremo in campo per fare battaglie, ma per fare tranquillamente il nostro gioco e non perdere il ritmo nella sosta natalizia”.
Per quanto riguarda gli impegni più importanti, al Kaos attende una seconda metà di stagione impegnativa dove dovrà confermare l’onda positiva degli ultimi risultati: “Il nostro obiettivo è quello di qualificarci in campionato tra le prime otto e fare bene in Coppa Italia. Se dicessi che puntiamo a vincere una competizione sicuramente sarebbe un azzardo, anche se tutti i giochi sono aperti e noi ce la giocheremo. La Final Eight poi è fatta di partite secche, dove contano gli episodi della giornata e la condizione in cui arrivano le squadre, quindi tutto può succedere. Ci sarà da lottare e da divertirsi”.