Il Consiglio Federale della FIGC che si è tenuto il 27 maggio a Roma ha determinato, tra le altre cose, l’abrogazione dell’istituto delle compartecipazioni tra società, meglio conosciute come “comproprietà” dei giocatori. Dalla prossima finestra di mercato, quindi, non sarà più possibile acquistare giocatori con questa formula: “Resta –ha specificato il presidente Giancarlo Abete – la possibilità di rinnovare di un anno quelle ancora in essere, ma l’istituto viene meno e rimane in piedi fino ad esaurimento. Molte volte sono state sollevate questioni a livello di opinione pubblica e problematiche fiscali e si era evidenziata l’atipicità di questo istituto sul versante normativo europeo e anche su quello fiscale. Sappiamo che non tutte le società erano favorevoli, anche se la maggioranza era d’accordo”.
Durante il consiglio federale si è parlato anche dei criteri per i ripescaggi nei campionati professionistici per la stagione sportiva 2014/2015. Le procedure prenderanno in considerazione tre voci: classifica finale dell’ultimo campionato (50%); tradizione sportiva della città (25%); numero medio degli spettatori dalla stagione 2008/2009 alla stagione 2012/2013 (25%). Anche per il settore dilettantistico, il Consiglio federale ha approvato la norma per la graduatoria 2014/2015 dei ripescaggi per le società provenienti dal Campionato Interregionale. Su questo tema il portale Tuttolegapro.com ha raccolto le dichiarazioni del presidente della Lega Pro Mario Macalli:
“[…] non è detto che una squadra che non vada in finale non possa essere ripescata. Aggiungiamo che le squadre che non hanno i campi a norma è inutile che facciamo richiesta di ripescaggio, altrimenti non si va da nessuna parte. Inoltre è stata abolita la fideiussione suppletiva, quindi le società che volessero chiedere il ripescaggio non debbono spendere quei seicentomila euro che servivano oltre ai seicentomila euro di prammatica. Queste sono le regole per chi vuole essere ripescato”.