Il Kaos sfida la Lazio in trasferta. E’ ora di sfatare il tabù

Il quarto appuntamento del Campionato della Divisione Calcio a 5 vedrà il Kaos di scena a Roma, sempre alle 18.00, ma questa volta di domenica. Trasferta capitolina dunque per i ragazzi di Mister Leopoldo Capurso, nella quale si troveranno di fronte la Lazio, squadra che da sempre può essere vista dai più scaramantici come la bestia nera dei ferraresi. I fatti d’altronde parlano chiaro e, per di più, i biancocelesti sono stati gli artefici dell’eliminazione estense negli quarti di finale dei play off scudetto il maggio scorso.

E’ d’obbligo dunque analizzare la situazione di avversari così quotati. Quest’anno al PalaGems la Lazio si presenta con un roster fortemente rimaneggiato ed un allenatore nuovo, Massimiliano Mannino. Fiore all’occhiello del mercato estivo è Paulinho, capocannoniere dell’ultimo campionato; insieme a lui sono arrivati altri due giocatori che l’anno scorso hanno militato nelle fila del Martina: Saùl e Manfroi, a detta di Capurso “Uno dei migliori a saltare l’uomo in Italia”. La squadra presenta un giusto connubio tra una talentuosa gioventù e giocatori d’esperienza; questo fattore sicuramente è incrementato con l’ innesto in rosa di Vinicius Duarte e Douglas Corsini. Tra i pali c’è ancora Francesco Molitierno, l’anno scorso una vera e propria saracinesca contro i neri. Mister Capurso li analizza in modo analogo: “Le qualità della Lazio sono risapute, in Italia sono protagonisti da anni e poi in queste prime uscite hanno dimostrato di giocare un futsal di ottimo livello  – e precisa -. Pur avendo cambiato molto rimane una squadra temibile: in rosa ci sono giocatori forti e che conoscono bene il gioco; hanno tanto frecce nel loro arco, ma noi dovremmo essere bravi a spuntarle con la nostra grinta”. Mancheranno comunque due pedine importanti come Marquinho e Angelo Schininà.

Il Kaos invece, va verso Roma con la consapevolezza che è giunto il momento di cambiare l’inerzia del suo campionato, dato che nelle ultime due partite è riuscito a portare a casa solamente un punto. il tecnico pugliese vuole chiudere il capitolo amaro della Luparense e dettare la traccia per una nuova story-line: ”Ora abbiamo la testa sgombra: non sono certo quei quattro minuti in cui abbiamo sbagliato una tattica a minare la fiducia che abbiamo nei nostri mezzi, siamo una buona squadra”. In settimana si è lavorato più sul piano mentale che fisico, perché, spiega Capurso ”La squadra c’è, sia dal punto di vista atletico che tattico, ho riscontrato solamente un calo di attenzione nel finale ci ha portato ad avere un atteggiamento remissivo in campo: queste circostanze si pagano a caro prezzo in un campionato così equilibrato; non succederà più“. In situazioni del genere vengono fuori le grandi doti comunicative che da sempre caratterizzano il gruppo Kaos: ”Andava resettato un po’ tutto; ho scelto di parlare tanto perché talvolta è più importante il dialogo del lavoro sul parquet”. Tralasciando i risultati per un attimo, non si può non notare che il gioco Cococomunque non è mai mancato; difatti si sono sempre viste delle ottime prestazioni a livello collettivo e l’intesa fra compagni è parsa essere ottima; probabilmente il Kaos è stato vittima di un susseguirsi di circostanze sfortunate. Riguardo a questo argomento, il mister è convinto: “Giocando bene si perdono poche partite”.

Focus sui giocatori: Coco si è allenato poco in settimana a causa di un fastidioso mal di schiena; sarà comunque della partita. Non è un problema da poco questo perché dalle condizioni del numero 10 dipende anche la scelta che Capurso dovrà fare riguardo Laion: schierarlo oppure continuare con Timm? Il giovane portierone ha fatto benissimo in  questo spicchio di campionato ed è difficile non farlo giocare, ma Laion, anche se ha visto per ora le partite solo dalla tribuna, si sta dimostrando un grande professionista e su di lui Capurso spende belle parole: “Si sta comportando egregiamente: lavora sodo in palestra e dispensa consigli a Timm ed Evandro; dispiace sempre per la sua esclusione, ma si deve capire che è dettata da una questione per lo più regolamentare”.

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