Tutto pronto per questa nuova giornata di campionato, una giornata che deve servire alla Mobyt per riscattarsi dallo scivolone di domenica scorsa contro Roseto, uno degli attuali fanalini di coda del campionato. Una situazione tutta nuova, sia per gli spettatori che per i ragazzi in campo che si dovranno confrontare con la prima vera gestione del nuovo coach Martelossi. La squadra che si parerà sul cammino dei biancazzurri questa volta è la Proger Chieti (6-5), reduce da due vittorie consecutive, l’ultima delle quali in casa contro Imola.
Rispetto all’anno scorso la dirigenza abruzzese ha deciso di affidarsi quasi esclusivamente a volti nuovi nel giro delle Furie, come testimoniano le sole due riconferme dell’estate: il giovane Di Emidio e il neo capitano Marco Cardillo. Attorno a loro è stato costruito un roster abbastanza ambizioso, fatto di giocatori validi, tutti accomunati da un solo fattore: l’età anagrafica piuttosto bassa (il più anziano infatti ha solo 29 anni). Così il ds Brandimarte ha chiamato alle armi gente come Ancellotti, Monaldi e il giovane Di Giacomo, già visti l’anno scorso in Adecco Silver, oppure giovani di ottime speranze e grandi aspettative, soprattutto provenienti da categorie superiori, come Palermo e Sergio. Per quanto riguarda i due posti disponibili per atleti extracomunitari, si è scelto di affidarsi a Adam Sollazzo, proveniente da Ravenna e ad un esterno con già un anno di esperienza in Europa, Jeremy Saffold.
Anche all’interno dello staff tecnico ci sono state grandi novità, a guidare la panchina abruzzese, infatti, è stato chiamato un nome piuttosto altisonante nel settore, coach Massimo Galli. Varesino di 54 anni, ha una grande esperienza sia da vice che da capo allenatore in club professionistici di Serie A e LegaDue, con la perla dello scudetto, conquistato da vice di Recalcati sulla panchina dei Roosters Varese (1998/99). L’anno successivo viene promosso head coach della squadra scudettata e vince la Supercoppa Italiana, prima di lasciare il posto a Bianchini. Tra il 2001 e il 2004 allena nelle serie minori Campus Varese, Robur Varese e Busto Arsizio. Nel 2004 torna in LegaDue sulla panchina di Rimini come vice e vi resta fino al 2008, quando riveste anche il ruolo di capo allenatore. Nel 2011, dopo una parentesi come vice a Biella, parte per Bisceglie, ma in seguito approda sempre come vice alla Nazionale femminile. Due stagioni fa, il suo arrivo a Forlì in LegaDue come vice allenatore e, l’estate scorsa, la promozione a capo allenatore. Galli vanta inoltre una grande esperienza in materia di settori giovanili e nel far crescere giovani talenti, essendo stato capo allenatore delle nazionali giovanili Under 15 e Under 18.
IL ROSTER
9.Marco Cardillo (1985, ala piccola, 196 cm): visto a Ferrara solo per il girone di ritorno (è arrivato a Chieti a gennaio 2014) durante l’estate oltre ad essere stato uno dei due confermati dalla passata stagione, si è anche visto consegnare dalla dirigenza teatina la fascia di capitano. Atleta di origini campane, ha trascorso tutta la trafila delle giovanili a Salerno, guidato da coach Andrea Capobianco. La sua prima stagione tra i pro è quella 2006/2007, in B2 con la maglia di Trento, mentre l’anno successivo si sposta a Brindisi con la quale vince il campionato di A Dilettanti. Ogni anno Marco cambia casacca rimanendo sempre tra DNA e DNB: Sant’Antimo (2008/09), Agrigento (2009/10), Ferentino (2010/11) e CUS Bari con la quale rimane fino alla chiamata di Chieti. È un’ala piccola di grande scuola, atletico e molto potente soprattutto nell’1vs1; ha grande dinamismo e una spiccata propensione al rimbalzo d’attacco. Tiratore di striscia, segna da 3 punti spesso nel momento decisivo della gara. In difesa è una furia, sia sulla palla che sull’uomo senza, è in grado di annichilire qualsiasi tipo di attaccante. In queste prime 11 partite ha fatto registrare 7,2 punti, 4,5 rimbalzi e 2,4 assist di media a partita.
12.Matteo Palermo (1991, guardia, 191 cm): cresce cestisticamente nel settore giovanile degli Angels Santarcangelo con cui esordisce in DNC a soli 17 anni. Con la prima squadra degli Angels compie la scalata fino alla DNA, vincendo la DNB nel 2010/11 con un ruolino personale di 9,4 punti, 4 rimbalzi e 2,1 recuperi di media. Nel 2011/12 compie un salto di categoria approdando a Capo D’Orlando in LegaDue dove rimane per due stagioni acquisendo un enorme bagaglio di esperienza. La passata stagione l’ha giocata in Serie B ad Orzinuovi, mettendosi in luce con 10,6 punti e 5,2 rimbalzi di media.
13.Edoardo Di Emidio (1993, playmaker, 190 cm): secondo e ultimo riconfermato dalla passata stagione (3,1 punti e 1,1 assist in 11 minuti di utilizzo medio). Teatino doc, ha trascorso tutta la sua carriera in maglia Proger, tranne una stagione in cui è stato mandato a farsi le ossa in DNC con la maglia del Lanciano. È un playmaker di grande tecnica, abilissimo nel ball handling e nelle penetrazioni in 1vs1; unica sua pecca forse, la difesa dove tende a prendersi qualche turno di riposo in più del necessario.
18.Alessandro Paesano (1993, ala grande, 203 cm): arrivato in prestito da Ferentino (A2 Gold), il prodotto del settore giovanile della Stella Azzurra Roma è reduce da una buona stagione con i ciociari in cui, in 7 minuti di utilizzo medio, ha fatto registrare 1,8 punti e 1,3 rimbalzi a gara. E’ reduce dal Training Camp di Delray Beach (Florida), in cui ha passato dieci giorni lavorando a stretto contatto con giocatori eleggibili al draft, ma soprattutto sotto l’occhio esperto e vigile di scout, preparatori e allenatori NBA. Paesano è un lungo per così dire “vecchia scuola”, uno di quelli con talento naturale per giocare sotto i cristalli: ottimi movimenti spalle a canestro in attacco, una spiccata tendenza ad arpionare i rimbalzi e ottimo difensore in post basso.
20.Andrea Ancellotti (1988, centro, 213 cm): già visto l’anno scorso con la maglia della Torrevento Basket Nord Barese (1,8 punti e 1,3 rimbalzi a presenza), dopo la rinuncia a partecipare al nuovo anno di Silver da parte della società pugliese, ha deciso di rimanere in categoria passando in sponda Proger. E’ un lungo dotato di ottimi fondamentali e di un buon tiro da fuori, fisico imponente e stoppatore incallito.
25.Luigi Sergio (1988, ala piccola, 195 cm): arrivato ad inizio dicembre dopo il taglio di De Angelis, è un ragazzo che nonostante la giovane età ha già un ricco bagaglio di esperienza. Era già nel mirino del mercato estivo delle Furie dato che coach Galli lo conosce piuttosto bene avendolo allenato l’anno scorso a Forlì (8,2 punti e 3,6 rimbalzi di media), ma l’affare non si è concretizzato a causa delle legittime aspirazioni di Luigi di volersi giocare la carta dell’A1. Cresciuto cestisticamente nel settore giovanile della sua città (Maddaloni), fa la sua prima esperienza tra i pro nel 2008 a Campobasso, con il quale rimane per tre stagioni, prima di passare a Bisceglie per l’annata sportiva 2011/12. Nel 2012 compie il salto di categoria con la chiamata della Juve Caserta in Serie A, dove gioca 19 partite con 6,7 minuti di utilizzo medio e 1,3 punti a gara. Un elemento forte fisicamente, valido sotto il profilo tecnico, come dimostra il suo ottimo tiro dalla distanza, ed utile tatticamente, dato che può ricoprire più ruoli.
32.Diego Monaldi (1993, playmaker, 185 cm): già visto l’anno scorso di passaggio a Ferrara con le maglie del CUS Bari prima (16 punti e 2,5 assist di media) e della Viola Reggio Calabria poi (9,7 punti e 2,4 assist). Nativo di Aprilia, muove i primi passi nella squadra locale prima di passare alla Virtus Roma e finire il suo percorso giovanile nella Mens Sana Siena. Nel 2011 arriva la prima esperienza da senior in DNA con Firenze, poi l’anno dopo il salto di categoria fino alla LegaDue con la maglia di Casale Monferrato. Nel suo palmares vanta anche una medaglia d’oro agli Europei Under 20 in Lettonia nel 2013. Playmaker dall’ottima visione di gioco, è un ottimo giocatore di 1vs1 dal quale può concludere con un tiro personale oppure con un’assistenza per i compagni. In difesa è molto bravo sul regista avversario, ma spesso si dimentica del suo uomo in fase di movimenti lontano dalla palla.
33.Emanuele Di Giacomo (1994, centro, 201 cm): è arrivato in estate con la formula del prestito dalla Virtus Roma. Il giocatore è cresciuto nel prestigioso vivaio della Stella Azzurra Roma, prima di passare al principale team capitolino, con il quale si è messo in evidenza nelle giovanili disputando le finali nazionali di Udine 2013. La sua prima esperienza da senior la passa a farsi le ossa in DNC, precisamente con Marino; l’anno scorso inizia la stagione con la maglia dell’Arcanthea Lucca (2,6 punti e 2 rimbalzi), poi, a seguito dell’estromissione dei toscani dal campionato, si sposta a Vasto in DNB (2 punti e 1,2 rimbalzi) con i quali conquista i playoff.
34.Jeremy Saffold (USA, 1991, ala piccola, 198 cm): primo americano di questa nuova stagione per le Furie teatine, che hanno superato nella concorrenza anche alcuni team di categoria superiore. Nato in Illinois, ha trascorso gli anni del college alla University of Wisconsin, militante nel campionato di Division II chiudendo la stagione da senior (2012/2013) con 18,6 punti e 5,5 rimbalzi. L’anno scorso la sua prima stagione tra i professionisti: infatti ha firmato un contratto con il Batumi, nel massimo campionato georgiano segnando 17,3 punti, catturando 7,9 rimbalzi e distribuendo 1,8 assistenze. È un giocatore giovane, che vanta esperienza professionistica in Europa e che ha grande voglia di mettersi in luce grazie ai suoi notevoli mezzi atletici, il buon tiro frontale e l’ottimo gioco uno contro uno. Nelle prime 11 partite di quest’anno ha messo a referto 10,5 punti e 4,2 rimbalzi.
43.Adam Sollazzo (USA, 1990, guardia, 200 cm): un nome che tutti i tifosi biancazzurri conoscono bene, soprattutto dopo il primo turno di playoff della passata stagione, quello finito a gara 5 con la vittoria della Mobyt. Quest’anno Sollazzo ha deciso di lasciare Ravenna per accasarsi in Abruzzo, dove ha già messo in mostra le sue doti di grande realizzatore con 16,9 punti, 5,2 rimbalzi e 3,2 assist di media. Come detto è un signor realizzatore, sia all’interno dell’area con tiro piazzato e penetrazioni, sia fuori dall’arco dei tre punti dove però ha un po’ meno continuità nel trovare la retina. Giocatore molto atletico (spesso lo si vede ad altezze proibitive ai più), è anche un difensore piuttosto grintoso, capace di mettere in difficoltà anche il migliore attaccante della categoria. Sicuramente uno dei primi punti su cui focalizzare l’attenzione difensiva, per sperare di portare a casa i 2 punti.