Quante volte quest’anno il Kaos Futsal si è trovato a dover rimettere insieme i pezzi del puzzle che tanto faticosamente era riuscito a mettere insieme. Fai e disfa, fai e disfa, sempre sull’ottovolante. E anche adesso, alla vigilia dell’esordio nei play off Scudetto, lo scenario che si presenta di fronte agli occhi della squadra di Leopoldo Capurso è familiare. Venerdì 1 maggio alle ore 19 parte la post season del campionato di calcio a 5, e tutto il pubblico ferrarese si aspetta la reazione d’orgoglio dei neri dopo la sanguinosa sconfitta nell’ultima giornata contro Napoli che li ha fatti scendere sino al 6° posto, che di per sè non sarebbe nemmeno così male, ma che diventa pessimo appena si prende in considerazione il nome della rivale ai quarti di finale: Asti. Peggio di così proprio non poteva andare, ma piangere sul latte versato non ha alcun senso, e a suonare la carica è Kakà, l’uomo più rappresentativo del Kaos, l’attaccante, il bomber, colui che può far pendere la bilancia dalla parte di Ferrara e far sognare il Pala Hilton Pharma.
Assente in 2 dei 3 precedenti stagionali contro i piemontesi (in ordine cronologico: sconfitta 5 a 1 in casa nel girone d’andata, sconfitta 5 a 3 ad Asti in Winter Cup e vittoria, sempre ad Asti, per 3 a 1 al ritorno), il pivot estense è perfettamente consapevole di come la stagione del Kaos Futsal si sia improvvisamente complicata dopo la sconfitta di Napoli e non cerca alibi: “E’ stato un brutto momento che ha colpito tutti, giocatori e staff. C’eravamo preparati duramente per affrontare quell’impegno nel migliore dei modi ma purtroppo non è andata come volevamo. Comunque la forza della nostra squadra quest’anno è sempre stata quella di riuscire a rialzarsi sempre con forza e coraggio dopo le difficoltà e venerdì sera contro Asti daremo l’anima”.
Quello dell’1 maggio sarà il quarto confronto stagionale con il top team piemontese e il bilancio estense parla di 1 vittoria e 2 sconfitte. Inutile dire che conoscete alla perfezione il vostro avversario e viceversa.
“E’ una squadra composta da grandissimi giocatori, ma nei 3 precedenti, nonostante il bilancio non sia a nostro favore, non abbiamo mai demeritato, anzi, siamo sempre stati in partita, giocando per lunghi tratti anche meglio di loro. La differenza l’hanno fatta i tanti nostri errori sottoporta e le imprecisioni in fase di impostazione che contro corazzate del genere paghi a caro prezzo, ma vincendo sul loro campo appena dopo la negativa spedizione in Coppa Italia ha dato prova che il Kaos ha tutto per mettere in difficoltà ogni tipo di avversario. Poi si sa che ai play off cambia tutto, ora inizia un nuovo percorso che non ha nulla a che vedere con il campionato”.
Inutile nasconderlo, l’obiettivo stagionale è centrare almeno la semifinale e fallirne l’ingresso sarebbe una delusione, ma è altrettanto vero che contro Asti il pronostico non vi vede favoriti. Pensi sia un alibi dover affrontare la squadra che finora ha vinto tutto quello che c’era da vincere?
“No, assolutamente, non cerchiamo assolutamente scuse. Noi dobbiamo pensare solamente a noi stessi, ricordandoci che con la maglia del Kaos non abbiamo ancora vinto nulla ed è il momento di iniziare a farlo. Bisogna migliorare in alcune cose, limitare gli errori il più possibile ed essere più cinici nei momenti importanti, ma vogliamo puntare in alto, anzi, in altissimo, allo Scudetto. Lo dobbiamo al patron, al presidente, allo staff e a noi stessi”.
Asti come si batte?
“Dimentichiamoci del nome e del blasone dell’avversario. In campo si entra 5 contro 5 e chi ha più fame vince”.