Trieste si prende gara 3 e infrange il sogno dei biancazzurri: cala il sipario sui playoff

Siamo al gran finale, Trieste Ferrara: gara 3. Ferrara parte forte, Hasbrouck-Pipitone-Huff ed è subito 0-7. Trieste respira con le conclusioni dei suoi americani. Si accende Pipitone ma ancora i padroni di casa rimangono a contatto e addirittura superano con Candussi. Hasbrouck con le mani in faccia da tre e Holloway dalla lunetta impattano il risultato sul 13 pari al quinto minuto. Ad una prima metà di quarto scoppiettante, segue un secondo giro di lancette in cui si segna solo dalla lunetta e da tre(Hasbrouck e Greyson). Si inizia a rivedere la fisicità delle prime due gare e i giuliani riescono a mettere la testa avanti prima con Prandin e poi con Candussi che corregge in tap-in la preghiera del suo playmaker. 21-18. Il secondo quarto inizia nel segno triestino, i padroni di casa si prendono l’inerzia di una partita finora equilibrata con l’intensità a rimbalzo di Mastrangelo, mentre Ferrara continua a tirare male i liberi, al quindicesimo è 28-22. Al nono minuto, commette il terzo fallo Amici, probabilmente il miglior giocatore nelle prime due gare. Coronica entra facile dal fondo per il massimo vantaggio friulano ma Huff riporta freddamente Ferrara a -3. Pipitone cancella Tonut e Casadei segna in backdoor il -1, il parziale ferrarese è servito: timeout per Dalmasson. Trieste non reagisce e Ferrara allunga con i liberi di Pipitone; Coronica non ci sta, entra e segna col fallo, si va negli spogliatoi sul 34-36. Ferrara è avanti ma tre falli a gravano sulle schiene di Castelli e Amici.

Proprio Riccardo Castelli prova a partire forte segnando in semigancio, ma vedendosi fischiare il quarto fallo finisce la sua partita con un tecnico per proteste. Una Mobyt costretta ad una rotazione di soli otto giocatori soffre oltremodo a rimbalzo e va sotto al terzo minuto della ripresa. Tonut, che era apparso ingolfato nella prima metà, buca la difesa biancazzurra prima in contropiede e poi in transizione. Coach Martelossi prova a ributtare dentro Amici, Hasbrouck trova la tripla su uno scarico ma dall’altra parte Greyson gli risponde per le rime. 46-41 è il punteggio a metà parziale. Il -5 può apparire confortante, ma la partita è descritta più chiaramente dal 9-2 a rimbalzo offensivo, Trieste ne ha di più, lo strappo è dietro all’angolo; arrivano infatti con Tonut altri due contropiedi che portano al quarto fallo di Amici sul 48-42. Casadei e Candussi si parlano dall’arco dei tre punti, Prandin e Pipitone in post-basso. Un vivace terzo quarto si chiude con la tripla, annullata sulla sirena, di Casadei. 55-47.
Prandin apre l’ultimo quarto con la tripla spezzagambe del +11, Ferrara va alle corde. Amici colpisce in transizione ma poi arrivano in sequenza la bomba di Greyson e il quinto fallo del pesarese che esce tra i fischi del PalaRubini. 61-49. Ferrara, rimasta col solo Bottioni ad entrare dalla panchina, si arrende nell’ultimo quarto di una serie estremamente equilibrata; serie che non avrebbe sicuramente meritato di finire con 6 minuti di garbage time. Il totale vede i friulani imporsi 71-61 con 18 punti di Grayon e una doppia-doppia stellare di Holloway che chiude con 15 punti e 21 rimbalzi.

PALL. TRIESTE 2004 – MOBYT FERRARA 71 – 61
(21-18); (34-36); (55-47)

Ferrara: Castelli 4, Ferri 5, Pipitone 10, Bottioni 2, Casadei 12, Hasbrouck13, Huff 10, Amici 5, Sita, Ghirelli, Bereziartua. All.: Martelossi.

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