Anche se il primo step è stato superato, c’è ancora un altro round da aggiudicarsi prima di poter giocar la finalissima per lo scudetto di Serie A di calcio a 5. Sulla strada verso il tricolore ora il Kaos Futsal di patron Calzolari trova la Luparense campione in carica. I lupi hanno archiviato in velocità, ma non troppo in scioltezza, la pratica quarti di finale, vincendo entrambe le gare con la Lazio con il minimo scarto. Gli estensi guidati da mister Leopoldo Capurso invece non avevano mai raggiunto una semifinale play-off, e con l’impresa di Asti si sono regalati la possibilità di proseguire il sogno di vincere per la prima volta il campionato. Come avvenuto già nella serie contro gli orange piemontesi, i neri inizieranno il loro show al PalaHiltonPharma di Ferrara (diretta su RaiSport 2 questa sera alle ore 20) per poi spostarsi in Veneto, dove la Luparense (in posizione di classifica migliore al termine della fase regolare) avrà la possibilità di giocare gara-2 e l’eventuale “bella” tra le mura amiche. Sono tre i precedenti stagionali tra le due squadre, e la loro combinazione da una situazione di sostanziale equilibrio: parità (5-5) nell’incredibile match d’andata di campionato disputato a Ferrara, mentre i ragazzi di Julio Fernandez si sono imposti al ritorno al PalaBruel (5-4); successo invece del Kaos (5-2) sempre a Bassano in Winter Cup. Capurso, nella consueta intervista pre partita, ritorna ancora sulla serie appena conclusasi: “Battendo Asti, che probabilmente, a livello di organico, era la squadra più forte del lotto, abbiamo raggiunto quello che ci eravamo prefissati ad inizio stagione: sederci al tavolo delle quattro migliori del campionato, dimostrando di potercela giocare con tutti, cosa che peraltro avevamo fatto anche nella regular season, seppur in modo altalenante”.
Un risultato così prestigioso, oltretutto portato a caso con una partita che entrerà negli annali, non può che dare enfasi e coraggio per proseguire la corsa tricolore. Il tecnico originario di Bisceglie non nega, anzi fomenta l’entusiasmo dei suoi ragazzi: “Abbiamo dimostrato di meritare di poter stare con le miglior, ma di essere più forti di Asti non lo so, perché il roster a disposizione di Polido non solo è tra i più forti della penisola, ma fa anche bella figura anche fuori dai confini italiani – continua -. Si vede che noi avevamo più voglia, fame e cuore che ci hanno permesso di andare a recuperare una partita che si era messa davvero male”. Però la grande impresa ha lasciato strascichi a livello fisico, infatti, come spiega Capurso, i suoi uomini devono ancora smaltire le tossine accumulate durante la grande battaglia piemontese: “Sono tornati da Asti infortunati sia Halimi che Pedotti, e quest ultimo non so nemmeno quando possa rientrare, mentre Pedro, Kakà e Tuli non sono al meglio e hanno problemi di diversa natura”.
Insomma il bollettino medico in casa estense non è quello che ogni squadra desidererebbe prima di una gara importante, ma anche la Luparense a proposito di infortuni non se la passa proprio benissimo. I veneti, difatti, si presenteranno a Ferrara senza Honorio, capitano, bomber e uomo simbolo dei lupi, che a giorni si sottoporrà a un intervento chirurgico per la ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Il mister pugliese però, nonostante l’importante defezione nella rosa dei suoi prossimi avversari, non intende abbassare la guardia: “La Luparense non dimentichiamoci che è campione d’Italia in carica, e anche se è priva di Honorio mantiene comunque un roster di altissima qualità. Poi arriverà qui sicuramente più riposata di noi, in quanto ha liquidato la Lazio in due partite”. Le frecce nella faretra di Fernandez sono parecchie, come spiega Capurso: “Stiamo parlando di una squadra esperta abituata a questi palcoscenici, costellata di grandi campioni come Merlim, Nora e Fabiano, tutti pluri scudettati, oppure di campioni europei come Giasson e Miarelli”.
Nonostante l’obiettivo delle semifinali sia stato raggiunto non è proprio il momento di sedersi sugli allori, anche perché il difficile viene adesso. Forse è tardi parlare di salto di qualità, ma giunti a questo punto è più che plausibile chiedersi cosa sia lecito aspettarsi da questo Kaos. A tal proposito, il mister, che ha guidato il suo gruppo ad un traguardo storico, è chiaro: “Mi aspetto un’ulteriore presa di coscienza riguardo a quello che queste partite con la Luparense possono rappresentare: andare ancora avanti vorrebbe dire arrivare in finale, cosa che quest’ estate era magari solamente un sogno riposto in un cassetto”. Con Laion squalificato, Halimi e Pedotti sicuri assenti, la rotazione non sarà certamente quella vista sabato scorso al PalaSanQuirico. Scalpitano André e Titon, assenti da due partite, e Capurso è pronto ad una piccola rivoluzione: “André rientra quasi sicuramente perché non essendo al meglio Pedro, oltre all’assenza di Gio, mi serve un altro laterale difensivo, mentre Titon è in allerta perché è probabile che farò riposare qualcuno visto che ora è necessario centellinare le energie in vista di una serie che potrebbe non finire subito”. D’altronde, giunti alle semifinali di una competizione, si ha a che fare con squadre forti ed è difficile che una serie prenda una piega netta sin da subito. Sarà una sfida a scacchi e una guerra di nervi oltre ad uno scontro fisico che si spera possa, alla fine dei conti, dare ragione al Kaos.