Come ampiamente preventivabile il Coni ha scelto di accogliere il ricorso presentato martedì dal Seregno riguardante l’organico di Lega Pro. Il presidente del Collegio di Garanzia del Comitato Olimpico ha quindi fissato per giovedì 3 settembre la data dell’udienza in cui si deciderà la sorte della terza serie. Al tempo stesso il Collegio ha invitato la Figc a depositare la propria memoria di costituzione in udienza entro le ore 12 del 2 settembre.
In altre parole se nell’udienza del 3 settembre verrà stabilito che il Seregno ha ragione, si assisterà inevitabilmente ad un altro slittamento del campionato di almeno una settimana. La Lega Pro verrebbe riportata a sessanta partecipanti e probabilmente i gironi verrebbero ritoccati, non si sa quanto. Oltre al Seregno anche il Taranto ha presentato un ricorso analogo, che a rigor di logica verrà accolto al pari di quello dei brianzoli.
Da qualunque parte la si veda è una situazione indegna per un campionato che si supporrebbe essere professionistico: in pratica, a meno di ravvedimenti della Figc (un rinvio incondizionato del campionato?) le squadre sapranno solo con 72 ore di anticipo se cominceranno il loro campionato o meno. Auguri soprattutto a chi deve organizzare delle trasferte, magari a Sassari.
Per completare un eventuale organico da sessanta squadre servirebbero sette tra ripescaggi e riammissioni: Seregno e Taranto ovviamente sono della partita, così come lo è il Monopoli, dato da tutti come favorito per il ripescaggio in caso di Lega Pro a 54. Interesse per il ripescaggio è stato manifestato anche da Sambenedettese, Fondi e Viterbese. Nel caso rimarrebbe un posto che potrebbe interessare alla Pro Patria, al San Marino al Messina, mentre sembra più complicato (se non altro in termini regolamentari) vedere rientrare dalla porta sul retro realtà come Grosseto e Parma.