La Mantova degli ex aspetta la Bondi: virgiliani ancora a secco di vittorie, ci sarà da sudare

Seconda trasferta stagionale per una Bondi che deve continuare a battere il ferro finché è caldo. Dopo la convincente vittoria Roseto, Soloperto e compagni faranno visita alla Mantova degli ex (Martelossi, Seravalli, Amici) per un derby sempre molto sentito. La squadra di coach Martelossi ha iniziato come peggio non poteva, incassando tre sconfitte in altrettante partite e c’è da credere che darà tutto per evitare un ko casalingo.


IL QUINTETTO

Con Vencato in via di guarigione dopo l’infortunio di fine settembre, Martelossi schiera al suo posto il veterano ex Nazionale Giachetti in cabina di regia, per una buona e concreta impostazione del gioco sul parquet. Nel ruolo di esterni troviamo l’ex di turno Amici, sempre stimolato da questo tipo di partite, e Corbett che riparte dopo essere diventato noto per questioni extra-campo. Il reparto lunghi è composto dall’altro USA Daniels a garantire fisicità sotto canestro e da Candussi, giovane di talento e tecnica offensiva, ma ancora un po’ troppo poco malizioso per la categoria. La dirigenza virgiliana ha deciso di ricostruire completamente il roster, puntando però su un quintetto simile a quello dell’anno scorso. Playmaker di esperienza con punti potenziali nelle mani, esterni veloci e dinamici per sfruttare il campo aperto e un reparto lunghi solido ma adattabile al gioco esterno, anche se l’assenza di uno come Ndoja si fa certamente sentire.

5. Jacopo Giachetti (1983, playmaker, 190 cm): colpo di mercato dell’estate, è un giocatore di grande esperienza e di enorme caratura. Dopo i primi canestri nelle giovanili di Livorno, fa il suo esordio in Serie A nel 1999 con la maglia di Caserta e rimane in categoria fino al 2013 accasandosi prima a Livorno, poi per sette anni a Roma e infine due stagioni a Milano. È reduce da due buone stagioni a Torino (4 punti, 1.8 rimbalzi e 1.8 assist l’anno scorso) con la quale ha vinto la Serie A2 nel 2015. La sua esperienza, sommata all’ottima visione di gioco, la capacità di palleggio e le sue doti di leadership ne fanno un giocatore fondamentale sia dentro sia fuori dal campo.

21. Lamarshall Corbett (USA, 1988, guardia, 191 cm): è un grande tiratore da fuori, ma è capace anche di attaccare le difese in 1vs1 concludendo spesso sopra il ferro con spettacolari schiacciate. Ama il gioco in campo aperto dove può sfruttare tutto il suo atletismo e i piedi veloci. In difesa è spesso sulla linea della palla ad anticipare il passaggio per correre poi in contropiede. L’anno scorso l’abbiamo visto con la maglia di Treviso con la quale però ha giocato solo dieci partite (18 punti e 2.1 assist di media) prima di risultare positivo ad un test antidoping. Nelle prime tre uscite stagionali è stato uno dei migliori per gli Stings con 13.7 punti e 1.7 assist a referto.

19. Alessandro Amici (1991, ala piccola, 200 cm): è uno dei due confermati della scorsa stagione (9.5 punti, 3.5 rimbalzi e 2 assist) insieme a Gergati. Le sue doti e qualità le conosciamo tutti: grandissimo difensore in grado di stare faccia a faccia con tutti, energia e voglia di vincere quasi inesauribili e giocatore da striscia se ce n’è uno. È in grado di segnare canestri pesanti, soprattutto in momenti difficili e poi di accendersi continuando a segnarne ancora. Partito con il freno a mano in attacco in questo inizio, per lui solo tre punti conditi da 5 rimbalzi e 3.3 assist di media in questo inizio di stagione.

2. DeAndre Daniels (USA, 1992, ala grande, 206 cm): ala grande di scuola UConn, ha vinto il titolo NCAA 2014 (12.1 punti, 5.5. rimbalzi e 1.5 stoppate), prima di essere scelto al draft NBA dai Toronto Raptors. Ha giocato la summer league 2014 con la squadra canadese, ma a settembre si è accasato in Australia al Perth (14.8 punti, 7.7 rimbalzi). Nel 2015 un brutto infortunio al piede infrange i sogni NBA e al rientro viene dirottato in D-League sempre a Toronto. È un giocatore poliedrico che riesce bene ad adattarsi alle esigenze della squadra. Il suo atletismo gli permette di essere pericolo in situazioni di rimbalzo e nel gioco sotto canestro, mentre in difesa ha grande tempismo negli aiuti e nel prendere il tempo al tiro avversario. 16.3 punti 1.7 rimbalzi e 2 stoppate le sue cifre in maglia Stings.

13. Francesco Candussi (1994, centro, 211 cm): centrone solido e di carattere nonostante la giovane età, è passato per Ferrara nel 2014 con la maglia di Trieste, squadra che lo ha definitivamente lanciato nel panorama nazionale. L’anno scorso infatti, è arrivata la chiamata di Pesaro in Serie A, alla quale ha risposto portando alla causa 1.7 punti e 1.8 rimbalzi in 8.8 minuti di media a partita. È dotato di buoni fondamentali in post basso, con movimenti a volte old school, ma con mano affidabile anche dal piazzato dalla media distanza. In difesa è un agonista, uno che ci mette l’anima per difendere il canestro e catturare più rimbalzi possibili.


LA PANCHINA

Dalla panchina oltre ai giovani Magni, (ferrarese di nascita) Rinaldi, Morello e il talentoso Timperi, le scelte di coach Martelossi si possono spostare su pedine importanti per diverse situazioni della partita. Il confermato Gergati per esempio, oppure Silvere Bryan nel caso ci voglia più sostanza sotto canestro. Casella è il sostituto ideale di Amici per qualità e attitudine, anche se forse meno “scheggia impazzita”.

12. Marco Timperi (1997, guardia, 194 cm): inizia la sua formazione nelle giovanili di Pescara dove fa parte anche del roster della Serie C, mentre nelle ultime tre stagioni ha cambiato sponda con la canotta degli Armatori Pescara in Serie B (8.7 punti e 4.1 rimbalzi di media l’anno scorso). Considerato da molti uno dei giovani più promettenti dell’intera Serie B, quest’anno avrà la possibilità di imparare molto dai suoi compagni partendo dalla panchina.

14. Andrea Casella (1990, guardia/ala piccola, 194 cm): cresciuto nelle giovanili della Don Bosco Livorno con la quale ha disputato l’allora LegaDue e le Finali Nazionali Under 19. Le successive due stagioni viene mandato a farsi le ossa in A Dilettanti, Ozzano prima e Agrigento dopo, mentre nel 2011 ritorna in LegaDue con Piacenza. Tra il 2012 e il 2015 sale e scende tra le due categorie: Cantù, Veroli, Varese e Omegna (10.5 punti, 4 rimbalzi e 1 assist l’anno scorso). Ha la mano abbastanza affidabile al tiro dalla linea dei 3 punti, inoltre può mettere giù il pallone ad attaccare 1vs1 con buoni risultati.

31. Lorenzo Gergati (1984, playmaker, 188 cm): insieme ad Amici unico confermato dalla passata stagione (8.8 punti e 2 assist le sue cifre). È un playmaker tattico, non si scompone eccessivamente, ma è capace di far girare bene la squadra ed impostare il gioco con ordine. Ha una buona visione del campo e un’intelligenza cestistica che gli permettono di imbeccare i compagni giusti al momento giusto. In difesa è uomo di sostanza, uno di quelli che rimangono attaccati all’avversario rendendogli la vita difficile.

40. Silver Bryan (DOM/ITA, 1981, centro, 208 cm): un’altra vecchia conoscenza del basket ferrarese, ormai divenuto un veterano del gioco dopo dodici stagioni passate tra Serie A e A2, di cui l’ultima in maglia Roseto Sharks (7.7 punti e 6.8 rimbalzi). In difesa può ancora dire la sua grazie alle sue lunghe braccia che arrivano ovunque a contrastare tiri o catturare rimbalzi e in attacco la sua esperienza gli permette di “mangiare in testa” anche a giocatori più fisici e giovani di lui. Un giocatore che, entrando dalla panchina, riesce ancora a dare minuti di intensità e qualità, oltre a far da professore in allenamento per i pari ruolo più giovani.

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