Cuore e palle quadre, la Bondi alza la voce: stesa anche la Virtus all’overtime

Ancora una vittoria per la Bondi, ancora ai supplemantari, ancora in un match contraddistinto da un’aspra rivalità. Dopo essersi presa lo scalpo di Mantova, la squadra di coach Trullo ha messo al tappeto anche la prestigiosa Virtus Bologna, spuntandola all’overtime dopo una partita tutt’altro che perfetta, ma interpretata con grande carattere e tanto cuore. Monumentale Bowers, autore di una doppia-doppia da 24 punti e 15 rimbalzi. Si conferma fondamentale anche Mastellari (10 punti, tutti di un peso specifico non indifferente) protagonista della rimonta estense assieme al lungo USA ex Capo d’Orlando. Brutto episodio nel finale: alcuni supporters dell Vu Nere hanno cercato di entrare in campo per raggiungere Moreno (che stava imboccando il tunnel che porta agli spogliatoi), reo, secondo loro, di averli provocati.

Coach Trullo si affida al consueto quintetto iniziale: Moreno, Roderick, Cortese, Bowers e Pellegrino. Ramagli, invece, orfano dell’ex Carife Ndjoa (ai box a causa di guai a una caviglia che già l’hanno costretto a saltare due gare), manda sul parquet uno starting five un po’ rimaneggiato con Umeh e Spissu in cabina di regia, coadiuvati da Oxilia, Rosselli e Lawson. I ritmi sono forsennati sin dalla palla a due ed entrambe le squadre pensano più a correre che a ragionare, cercando di raggiungere il prima possibile l’area avversaria. Meglio i bianconeri in avvio (meno fallosi più che altro) ma Ferrara non li lascia scappare, andando a referto con due canestri a testa di Roderick e Cortese e uno di Pellegrino, e rispondendo colpo su colpo a quelli della Virtus firmati Umeh, Oxilia e Lawson (10-11 a 5’40” dalla prima sirena). Poi per tre minuti buoni non segna più nessuno, neanche per sbaglio. Vanno a bersaglio solamente Spissu (1/2 dalla linea della carità), Michelori e Roderick: 12-14 ad 1′ dalla fine del primo quarto. Sull’ennesima palla persa del quarto (la settima!) si avventa come un falco Spizzichini che si mangia il campo per poi inchiodare una bimane al ferro. Ma sul ribaltamento di fronte Mastellari senza battere ciglio completa in modo perfetto la sua gita in lunetta. Il quarto si chiude con il parziale di 14-19 in favore della Segafredo, frutto della tripla di Lawson a filo di sirena.
Nemmeno nei primi 4′ di secondo quarto cambia la musica: fanno canestro Soloperto e Michelori (16-21 quando mancano 6’22” all’intervallo lungo), gli altri non segnano nemmeno con la matita. La Bondi finalmente riesce a trovare il fondo della retina in un paio di occasioni: prima si iscrive al tabellino dei marcatori Ibarra con un tap-in, poi mette a referto due punti anche Roderick con un lay-up al termine di una penetrazione elegantissima. Ma Spissu (a segno con due triple nell’arco di pochissimi secondi) e Spizzichini ricacciano indietro i padroni di casa di sette lunghezze (20-27 a 3′ dalla fine del primo tempo). Lo strappo inferto dalla Virtus ha l’effetto di una sonora spallata per Ferrara, che torna nuovamente ad avere difficoltà in fase realizzativa. Solo capitan Soloperto, completando un gioco da tre punti, riesce a mettere fine al digiuno di canestri estensi. Ma quando si vede Bowers sbagliare una facile schiacciata si capisce che davvero non è serata. Gli ospiti, pur non facendo chissà che cosa (se non andare a bersaglio con l’ennesima volta da dietro l’arco dei 6,75 con Spissu), riescono ad allungare nuovamente. Le triple di Roderick e Cortese, però, rendono meno amara la fine del primo tempo (29-34) e lasciano viva la speranza di una rimonta.

La Bondi tuttavia rientra dagli spogliatoi come peggio non avrebbe potuto: tre palle perse, una in fila all’altra. La Virtus ringrazia e segna con Spissu e Lawson. Potrebbe farlo anche Spizzichini, ma l’ex Mobyt sbaglia un facile appoggio in contropiede. Che i ragazzi abbiano definitivamente alzato bandiera bianca? Neanche per idea, e con fatica rimangono aggrappati alla gara: prima Cortese, poi Bowers vanno a bersaglio da tre punti e rimettono in partita, in un sol colpo, sia i loro compagni sia il pubblico del Pala HiltonPharma. L’ex Capo d’Orlando prende ritmo in attacco e segna tre volte consecutive andando in post basso. Ferrara però non riesce a trovare il bandolo della matassa in difesa e questo permette alla truppa di Ramagli di mantenere le giuste distanze di sicurezza (45-51 a 1′ dalla fine del terzo quarto). Il penultimo periodo si chiude (47-51) con un appoggio al vetro di Mastellari, perfettamente assistito da Pellegrino.
Tutto lascia presagire ad una lotta serrata per la conquista dei due punti in palio che andrà avanti fino all’ultimo possesso, fino all’ultimo secondo. Anche perché nessuna delle due squadre sembra essere in grado di assestare un colpo da KO in grado di chiudere definitivamente la contesa. Il leitmotiv dell’incontro non cambia nemmeno durante l’ultimo quarto e la via del canestro continua ad essere un miraggio. Rompe gli indugi la Virtus, grazie al canestro di Michelori (47-53 a 8’42” dalla sirena finale), poi si accendono Mastellari (due bombe) e Bowers (6 punti, di cui due frutto di una schiacciata al volo che è materiale da highlights) che con i loro canestri permettono a Ferrara di mettere la testa avanti per la prima volta (59-55 quando mancano solamente 3’52” alla fine). L’urlo rabbioso del Pala HiltonPharma, però, viene ammutolito dalla tripla di Umeh e dal lay-up di Spizzichini e a poco meno di 2′ dalla fine le squadre sono in perfetta parità. Girandola di emozioni. Segnano Bowers, Lawson (due volte, sia da due che da tre punti) e Roderick (64-65 per la Virtus con appena 30″ sul cronometro). Ferrara potrebbe andare in vantaggio, ma Soloperto fa 1/2 dalla lunetta. Roba da niente se si considera quello che succede nei dieci secondi successivi: la Segafredo sciupa due match point clamorosi non sfruttando altrettanti errori madornali della Bondi (palla persa di Roderick, scippato da Spissu in contropiede e infrazione di 5′ durante la rimessa dopo il time-out). Allora Moreno (evanescente fino a quel momento) segna da dietro l’arco dei 6,75 e manda tutti all’overtime.

Nell’extra-time Ferrara dà il colpo di grazia a una già frastornata una Virtus. Protagonista è Pellegrino: il lungo ex Sassari prima si dimostra glaciale dalla lunetta (2/2) poi stoppa Umeh e lancia il contropiede, concluso in grande stile da Bowers con un’inchiodata poderosa. Gli ospiti segnano ancora con Rosselli, ma Bowers, Pellegrino e Moreno mandano i titoli di coda. La festa del Pala HiltonPharma può iniziare.

Bondi Pallacanestro Ferrara–Segafredo Virtus Bologna 86-75
Parziali: (14-19), (15-15), (18-17), (20-16). Overtime: 19-8.

Bondi Pall. Ferrara 2011: Soloperto 6, Mastellari 10, Ardizzoni ne, Zani ne, Mastrangelo ne, Cortese 13, Bowers 24, Moreno 5, Pellegrino 8, Roderick 18, Ibarra. All.: Trullo.

Segafredo Virtus Bologna: Spissu 14, Umeh 15, Pajola, Spizzichini 8, Rossi ne, Petrovic ne, Rosselli 9, Michelori 6, Oxilia 4, Penna, Lawson 19. All.: Ramagli.

Arbitri: Stefano Ursi (LI), Daniele Yang Yao (VR), William Raimondo (RM)

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