Rottura del crociato, per Zampini stagione già finita. Bonacina: Tutti dovranno dare di più

Il 13, nel caso di Federico Zampini, potrebbe non essere un numero fortunato. Per lui gli accertamenti medici hanno confermato quanto già si temeva dopo l’infortunio al ginocchio sinistro di mercoledì, ossia che la sua stagione è finita dopo appena quattro partite di campionato. Il referto medico parla di rottura del legamento crociato e del legamento collaterale mediale. Per Ferrara è un duro colpo, perché Zampini era sicuramente il valore aggiunto del roster, a cui portava tanta energia e quella scossa che a partita in corso risultava fondamentale per cambiare l’inerzia delle gare.

La conferenza stampa pre-partita relativa a Bondi Ferrara-Hertz Cagliari di coach Andrea Bonacina non poteva che partire dalla brutta notizia: “Siamo tutti molto vicini a Federico, ma non mi piace quest’atmosfera da funerale. Gli infortuni fanno parte del gioco, non possiamo controllarli e nonostante il momento difficile rimango abbastanza lucido da dire che servirà grande calma ed equilibrio. D’ora in poi sarà una sfida per tutti gli altri, che dovranno vestirsi di un pezzo di Federico, in modo da utilizzare qualcosa di lui e sopperire alla sua assenza. Dovremo dimostrare che essere in tanti sarà veramente un vantaggio. Certo, è ovvio che una parte del mio cuore è toccata da quest’infortunio, perché è stata una mia scelta quest’estate, ma non dobbiamo piangerci addosso“.

Poi l’inevitabile sguardo al futuro, con una rotazione più corta, ma il coach non sembra preoccupato: “L’assenza di Zampini non mi preoccupa numericamente, abbiamo tante risorse. Lui ci dava una scossa in termini di energia, di grinta, di rimbalzi offensivi: ora tutti dobbiamo darci una scossa, se fossi un giocatore mi pruderebbero le mani perché ora saprei di poter avere l’opportunità di far vedere che posso stare in questa categoria. Ci viene a mancare una rotazione, avrà più spazio Barbon, che finora sta tirando male, ma ha la faccia giusta. Così come mi aspetto di più da Calò e non dimentichiamoci di Conti, su cui abbiamo costruito un progetto a lungo termine ma che si è già buttato nella mischia e si sta dimostrando tatticamente pronto“.

Domenica arriva Cagliari, a quota due punti in classifica e reduce dalla sconfitta in casa con Treviso, ma Bonacina dissente riguardo all’opinione diffusa in sala stampa che i sardi siano in difficoltà: “Hanno battuto Ravenna d’autorità e con Treviso sono stati in partita per tre quarti e mezzo. E’ una squadra con gerarchie chiarissime, temo molto Roberto Rullo, che se si accende può fare anche 30 punti. Sotto canestro sono solidissimi, possono contare su Johnson, Allegretti, Matrone e Diop, che l’anno scorso quando era a Udine ce ne fece 20. In più hanno uno staff di alto livello, a cominciare da coach Paolini, che prepara sempre molto bene le partite. Vincerà chi avrà più attributi mentali: alla terza gara in una settimana non saranno le gambe a darci energia, ma quello che avremo dentro di noi“.

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