E’ fuori da quasi un mese, Andrea Migliorini. Lo strappo al muscolo retto dell’addome lo sta tenendo fermo ormai da diverse settimane. E’ un infortunio davvero fastidioso quello occorso al centrocampista spallino, come lui stesso spiega: “Sì perché quel muscolo lo utilizzi per fare qualsiasi cosa, dallo starnutire all’allacciarti le scarpe. E’ difficile riuscire ad isolarlo per non sollecitarlo. Comunque le cose stanno andando meglio, domani o venerdì avrò l’ecografia di controllo per verificare se lo strappo si è rimarginato. Ora ho cominciato a corricchiare in campo e a fare palestra ma devo dire che un po’ di fastidio lo avverto”.
Come si era verificato l’infortunio?
“Un po’ di fastidio lo sentivo da tempo, poi durante la sosta, con i carichi di lavoro intensi, ho sentito una stilettata al muscolo. Mi sono ovviamente fermato e dall’ecografia è risultato che mi ero strappato. Non mi era mai successo in quella zona muscolare, è davvero fastidioso”.
Se l’ecografia darà esito positivo quando potrai tornare a disposizione?
“Di certo non per la gara a La Spezia. Ma se tutto va bene conto di rientrare per la partita successiva contro la Reggiana. Ci terrei molto anche perché restare fuori così tanto è davvero dura. Sto soffrendo parecchio perché pensavo fosse una cosa da massimo un paio di settimane e invece si sta prolungando troppo. E guardare le partite dalla tribuna non è piacevole”.
Tra le tante, anche la tua assenza può aver influito sul periodo negativo spallino?
“Questo non sta a me dirlo. Sicuramente l’assenza di Cippo ha pesato tantissimo, la mia non sono così presuntuoso da pensarlo”.
Dopo i pareggi contro Sorrento e Gubbio si era sperato di vedere una Spal in via di guarigione, ma contro il Sud Tirol la smentita è arrivata puntuale.
“Da fuori è vero, è stato un brutto pareggio, soprattutto perché arrivato dopo un due a zero a cui nessuno si sarebbe mai immaginato di dover assistere nel posticipo. Ma comunque i pareggi non sono da buttare via, sono sempre punti. Se abbiamo avuto il record negativo di fare due punti in otto gare dico che magari qualche pareggio in più sarebbe stato utile. Infatti pur con quel ruolino di marcia disastroso nel girone di ritorno siamo ancora solo a tre punti dalla zona playoff. Questo vuol dire che anche le altre squadre non stanno facendo chissà quale campionato. E, dato che sembrano in arrivo altri punti di penalizzazione per alcune squadre, bisogna navigare a vista”.
Da qui alla fine del campionato cosa aspettarsi?
“Bisogna aver fiducia anche se capisco che sia difficilissimo. Dobbiamo pensare solo a lavorare perché mancano ancora diverse gare. A La Spezia non sarà facile. L’importante sarà non perdere e tutto quello che verrà di più sarà tanto di guadagnato”.
Migliorini e i tifosi. Un rapporto di amore-odio sin dal tuo arrivo alla Spal, forse anche per le grandi aspettative che si riponevano nel ruolo che saresti andato a ricoprire in campo. Hai patito questa situazione?
“Sono sincero. Al mio arrivo il primo anno ho sofferto abbastanza questa cosa forse anche perché ero più giovane. Poi capisci che il tuo mestiere è fatto anche di questo e i tifosi vorrebbero sempre veder vincere. Però succedeva che anche alla prima palla sbagliata mi si fischiasse contro e questo non ho mai capito bene perché accadesse. Le aspettative? Sì, certo, però in campo c’erano giocatori ben più esperti di chi ha vent’anni e forse le aspettative dovevano ricadere anche su di loro o per lo meno allo stesso modo… Invece nei miei confronti c’è sempre stato un atteggiamento un po’ diverso. Da un lato questo mi ha fatto un po’ soffrire ma dall’altro mi sono anche sentito importante perché capivo che ci si aspettava molto da me”.