Dice il saggio che le urla di mister Vecchi, ieri, si sentivano fin sul Montagnone. Scherzi a parte, da Budrio a Ferrara, l’eco del malumore del tecnico spallino ha fatto il giro della provincia. Non è piaciuta (eufemismo) la Spal che ha perso con il Mezzolara, all’allenatore bergamasco. E lo ha detto forte e chiaro ai suoi, negli spogliatoi, e alla stampa tutta concentrando il suo fastidio in dichiarazioni che non hanno bisogno di molte spiegazioni. Atteggiamento sbagliato, voglia zero, coraggio anche di meno e poi un paio di messaggi diretti e assai poco sibillini. Roba tipo: ragazzi svegliatevi perché sta per cominciare l’ora delle scelte. Ecco perché, partendo proprio da qui, abbozziamo una sorta di borsino dei biancazzurri ruolo per ruolo in vista della Coppa Italia che non era, e non è, l’obiettivo della Spal ma è pur sempre un appuntamento importante in vista dell’imminente campionato. Senza dimenticare che in campo ci dovranno essere sempre due giocatori tra gli under Teodorani, Canzian, Ghiringhelli, Vecchi, Beduschi, Pallara, Taraschi, Piras.
PORTIERI
Teodorani. La maglia numero uno è sua. Per quel ruolo la società ha scelto di giocarsi una delle due obbligatorie carte “under”. A lui il compito di meritare la fiducia. Fin qui è in giudicabile visto che si sono fatte soltanto amichevoli ma contro il Racing Santander ha fatto molto bene.
Capecchi. Luca è la garanzia. Un uomo spogliatoio. Un bravo ragazzo. Un giocatore esperto. E, non ultimo, un portiere all’altezza di una Prima Divisione. Se c’è bisogno, lui c’è. E nel precampionato lo ha dimostrato ancora una volta.
TERZINO DESTRO
Cosner. In principio il titolare era, e forse è ancora, lui. Ma attenzione al rivale Ghiringhelli che sta crescendo molto ed ha anche il vantaggio di essere un under. Cosner, però, garantisce più spinta visto il passato da esterno alto.
Ghiringhelli. Finora, e soprattutto nelle ultime amichevoli, è una delle sorprese positive di questo precampionato. Giovane, diligente, molto attento in copertura. L’ex milanista sta conquistando posizioni.
TERZINO SINISTRO
Canzian. Vale il discorso fatto per la maglia numero due. L’ex atalantino, sulla carta, parte favorito per una maglia da titolare. nelle ultime prove, però, è apparso in calo mentre l’altro candidato al ruolo è invece in ascesa.
G. Rossi. Giovannino è sempre un po’ troppo snobbato. Eppure è duttile e può fare le due fasi, difensiva e offensiva, anche se lo status di non under, nonostante la comunque giovane età, un po’ lo penalizza.
CENTRALE DESTRO
Zamboni. Qui è inutile ogni discorso. La maglia numero cinque è sua senza se e senza ma. Se sarà il Zambo che tutti, denigratori compresi, conoscono la sua esperienza guiderà ancora una volta la difesa biancazzurra.
Beduschi. Ecco una delle principali sorprese del nuovo corso. Questo difensore l’anno scorso nel mirino di Genoa e Milan ha stupito tutti. E’ uno dei più giovani e davanti ha Zamboni ma può benissimo giocare anche terzino destro o centrale sinistro.
CENTRALE SINISTRO
Pambianchi. Viene da una stagione condizionata da infortuni e la società lo ha preso per farlo giocare ma il campo, spesso, inverte le gerarchie e la sensazione è che il posto dovrà sudarselo fin da subito.
Vecchi. Il ragazzino che l’anno scorso tutti apprezzavano… ma intanto lui restava a guardare è cresciuto e mica poco. E in questo mese di precampionato l’ha dimostrato a suon di buone prove. Anche le sue quotazioni sono decisamente in ascesa.
ALA DESTRA
Melara. Altra maglia assegnata. L’esterno rimarrà a Ferrara e partirà titolare perché Vecchi punta molto su di lui e fa bene. Il Melara vero è quello dell’andata dell’anno scorso. Cioè un treno. Che può anche migliorare soprattutto in zona gol. Uno come lui quattro o cinque gol deve assicurarli.
Piras. Giovanissimo e ancora da sgrezzare ma potenzialmente il giocatore c’è. Deve fare di più, crescere in fretta, avere pazienza e farsi trovare pronto perché l’allenatore spallino non guarda ai nomi né alle carte d’identità.
ALA SINISTRA
Laurenti. E’ senza dubbio la sorpresa, ma soltanto per chi non lo conosceva, di questo precampionato. L’esperienza a Mezzocorona gli ha fatto benissimo. E’ in forma, ha mezzi notevoli e se non s’impigrisce e resta umile giocherà parecchio quest’anno anche se non è più un under.
Taraschi. Ottime gare e partite anonime. Tipico dei giovani. Ma questo giovanissimo esterno ha tutto per diventare un giocatore ad alti livelli: corsa, piede, tiro. Deve crescere, come molti suoi compagni di squadra. Dipende soltanto da lui.
CENTROCAMPISTI CENTRALI
Migliorini e Agnelli. Oggi i titolari sono loro. Quando arriverà il nuovo acquisto (arriverà e come abbiamo già scritto il favoritissimo è Castiglia) staremo a vedere. Per ora Agnelli ha convinto in quasi tutte le apparizioni. Migliorini, invece, è più indietro ma questo deve essere il suo anno.
Bedin e Pallara. Il guerriero paga una preparazione tosta e da sempre entra in forma più tardi. Ha fatto di tutto per restare convinto di poter dare una mano. vecchi se lo augura di cuore perché la sua prestanza fisica serve come il pane. Pallara, invece, potrebbe andare a fare un’esperienza salutare perché sarebbe assurdo tenerlo un altro anno a non giocare.
PRIMA PUNTA
Arma. La maglia numero nove, in partenza, è appiccicata sulle spalle di Arma. Che sta crescendo partita dopo partita e che in Lega pro, nonostante due stagioni quasi buttate resta un signor giocatore.
Marconi. Per caratteristiche sarebbe il meno indicato a fare coppia con Rachid. Ma se diventa più pratico e meno lezioso il suo acquisto potrebbe diventare una delle carte in grado di fare la differenza. Anche qui dipende solo da lui.
SECONDA PUNTA
Mendy. Lo volevano in tanti. Quello che gli manca ancora è la continuità perché alterna partite incredibili a gare deludenti. Fisico, progressione, potenza: ne ha tanti di pregi senza contare che di fianco alla prima punta è il più adattabile.
P. Rossi. Premessa d’obbligo. Paolino non è una seconda punta ma è il jolly biancazzurro. Potrà trovare spazio nel 4411 dietro la punta centrale, nel 4231 e anche nel 442 in uno dei quattro posti del centrocampo. E ancora una volta metterà di sicuro in archivio le sue belle presenze. Con un po’ di pazienza, però, perché per colpa dell’infortunio non è ancora pronto.