OGGI L’INCONTRO TRA ARSLAB E BUTELLI: MERCOLEDI’ COMUNICHEREMO LA STRATEGIA COMUNE MA ANDIAMO AVANTI INSIEME E D’ACCORDO. SEMPRE PIU’ LONTANE LE ALTRE IPOTESI. I PROSSIMI MOVIMENTI DIPENDENDONO DALLA CARTOLARIZZAZIONE DEL FOTOVOLTAICO

Due ore e passa di colloquio e confronto in grande sintonia davanti a numeri, ipotesi e strategie. Stamattina alle 11 il Presidente della Spal, Cesare Butelli, ha incontrato come previsto i due fautori di ArsLab, gli imprenditori ferraresi Matteo Mazzoni e Gigi Moretti con il Presidente di Ente Fiera, il commercialista Nicola Zanardi. Un tavolo per andare avanti nell’operazione salvataggio del club, quello di oggi, dopo gli ultimi appuntamenti con i rispettivi professionisti che qualche giorno fa a Lucca si sono confrontati sui numeri definendoli in linea con le assicurazioni dell’attuale proprietà nonostante le solite indiscrezioni (meglio: illazioni) che da tempo allarmano tutti sparando cifre lontane dalla realtà. I debiti attuali della Spal sono quantificabili attorno ai tre milioni e mezzo di euro. Cifre ufficiali. Tornando all’incontro è difficile sapere i dettagli, a parte il comunicato che pubblichiamo tra qualche riga. Comunque Butelli e ArsLab sono d’accordo su tutto o quasi. Mentre il numero uno del club punta sulla cartolarizzazione a breve, ArsLab pensa più a una sorta di concordato (il concordato puro, infatti, non piacerebbe a Butelli perché farebbe perdere parecchi soldi a un buon venti percento di creditori) ma il Presidente ne fa anche una questione d’onore. Prometteva che avrebbe pagato tutti fino all’ultimo euro nel periodo più difficile se non impossibile, figuriamoci ora che ha qualche alternativa e che qualche soldo sta cominciando a entrare tra vecchi crediti con la Lega e primi introiti del fotovoltaico. Soldi che dovrebbero andare subito a sanare le situazioni più complicate prima dell’udienza del fallimento in programma il 28 (vedi istanza dell’ex Segretario Generale Schena).
Butelli ha comunque confermato di considerare Mazzoni e Moretti gli unici interlocutori in questa trattativa escludendo di fatto gli altri soggetti in causa dei quali parliamo più avanti. Le parti si rivedranno martedì prossimo, data nella quale prenderanno una strada definitiva e unica, ma tanto per dire della sintonia hanno anche affrontato alcuni aspetti della gestione sportiva per il prossimo anno. Il resto, la prassi e il normale burocratese, è tutto in questo comunicato congiunto emesso oggi pomeriggio da tutti i protagonisti dell’incontro odierno: “Si è svolto oggi presso il Centro Sportivo di via Copparo la riunione tra Arslab, rappresentata dai soci Luigi Moretti e Matteo Mazzoni, il dott. Nicola Zanardi ed il suo collaboratore dott. Trombini ed il presidente Cesare Butelli. L’incontro svoltosi nella massima cordialità e fattiva collaborazione tra le parti, è risultato assai proficuo, incentrandosi su tutti gli scenari possibili e percorribili atti a raggiungere l’obiettivo unanimemente condiviso del salvataggio della Spal 1907 spa e della futura gestione della medesima. Le parti hanno individuato tre percorsi ipotizzabili che verranno perseguiti dando alla valutazione degli stessi massima priorità nelle prossime ore con la  totale sinergia dei soggetti coinvolti che consentirà di poter prendere la decisione definitiva sullo scenario prescelto  entro la giornata di mercoledì prossimo e quindi renderla nota alla città. Rimane più che mai vivo ed attuale l’impegno di Arslab nella raccolta di adesioni al ”Progetto Spal”, sia tramite contatti con le aziende sia tramite l’azionariato popolare, al fine di costituire un capitale tutto ferrarese, in quanto una solida base patrimoniale resterà pilastro imprescindibile e fondamentale per la costruzione del futuro della Spal. Si sottolinea che i tre scenari individuati nella riunione odierna sono appunto accomunati dalla conditio di una solida base patrimoniale. Un clima mediatico sereno e che favorisca l’allargamento del consenso nei confronti del lavoro di Arslab, già diffusosi in maniera molto soddisfacente, è auspicabile ai fini della prosecuzione del lavoro”.
Comunicato a parte, come si capisce bene dalla nostra scherzosa copertina, l’evolversi della situazione si capirà soltanto cammin facendo. La sensazione, e pure qualcosa di più, è che le parti in causa, più o meno direttamente, siano comunque parecchie anche se non tutte tenute in considerazione. Da una parte, come scritto, c’è ovviamente l’attuale numero uno del club, Butelli, che continua a puntare sulla cartolarizzazione sperando di riuscire a farcela entro il 28. Il Presidente non parla ma chi l’ha incontrato in questi giorni, tra gli altri i tecnici del Settore Giovanile che hanno visto mantenuta la promessa del pagamento di una parte dell’ampio arretrato, assicura di averlo trovato ottimista. E qui, ma si tratta ovviamente di ipotesi, a garantire la serenità di Butelli potrebbero esserci anche quegli imprenditori toscani messi nero su bianco dallo stesso Presidente davanti al giudice nell’ultimo appuntamento in tribunale. Perché se la cartolarizzazione non avvenisse entro il 28 la carta da giocare dovrebbe essere per forza questa a meno che Butelli non abbia in serbo una sorpresa che però nessuno conosce.
Poi c’è ArsLab che, come noto, continua il suo lavoro per convogliare attorno al proprio progetto una serie di imprenditori locali capaci di arrivare a quei tre milioni di euro obbligatori per completare l’opera. Da quanto ci risulta mancherebbero ancora un milione e duecentomila euro e le voci (infondate o meglio completamente destituite di ogni fondamento) circa un’indagine della finanza sulla Spal circolate e pubblicate nei giorni scorsi non hanno certo portato acqua al mulino di Mazzoni e Moretti. Anche qui proviamo a fare chiarezza. Gli organi competenti nei giorni scorsi hanno sentito Mazzoni e Moretti e anche il Presidente Butelli ma per altri argomenti che non riguardano assolutamente la situazione finanziaria della Spal. Il problema è che, si sa, le voci si allargano sempre con il passa parola e con il chiacchiericcio, a maggior ragione se finiscono sui giornali, tanto da arrivare a spaventare qualche soggetto fino al giorno prima interessato eccome a incrementare il “bottino” di ArsLab. Ma il tempo stringe e l’opera di Mazzoni e Moretti dipende dalla Ferrara imprenditoriale che finora ha risposto ma non ancora a sufficienza.
Poi ci sono altri soggetti e altre possibilità. Il gruppo (ancora non conosciuto ufficialmente, almeno dal punto di vista dei nomi e delle forze reali) legato a Oreste Pelliccioni procede, per così dire, a scatti. Qualche settimana fa aveva mandato un ultimatum: o ci fate vedere i conti o ci ritiriamo. In realtà, Pelliccioni e i suoi sono rimasti a guardare e a trattare cercando un legame con ArsLab forti anche di qualche aggancio in città. Da qui l’operazione del marchio della quale abbiamo già scritto e sulla quale non abbiamo cambiato idea. Stamattina, però, lo stesso Pelliccioni, in un’intervista sempre a “Il Resto del Carlino” si dichiarava amareggiato perché si ritiene osteggiato tanto da (ri)ipotizzare una nuova ritirata. Staremo a vedere anche qui ma, come già scritto, questa strada Butelli l’ha già esclusa e non da oggi ed è piuttosto difficile che cambi idea.
Nell’ombra, ma con forza, continua a interessarsi alla Spal anche il finanziere romano Piero Santarelli che non ha affatto mollato l’osso Spal e di recente si è rifatto vivo. Infine è apparso un altro gruppo, stavolta veneto ma nei dettagli ancora sconosciuto, almeno a noi, che avrebbe contattato direttamente il Sindaco Tagliani tanto da avere fissato, così pare, un appuntamento per domani con lo stesso primo cittadino.
Sullo sfondo, poi, c’è sempre l’ex Presidente Tomasi, l’unico che in quanto a disponibilità economica la Spal potrebbe ricomprarla anche domani con o senza fotovoltaico, con o senza debiti. Ma anche qui restiamo nel campo delle ipotesi se non addirittura delle illazioni. Di sicuro, se Butelli riuscisse da solo a risanare la Spal anche giocandosi il suo (!) fotovoltaico, una società pulita farebbe gola a chi vuole fare sport e basta senza speculazioni o altri interessi e guadagni (leggi fotovoltaico). Ecco perché il nome di Tomasi potrebbe ritornare d’attualità anche con Butelli e ArsLab. L’ex Presidente è ancora risentito per quella che a suo tempo giudicò una campagna di stampa e dei tifosi contro di lui ma ha anche capito che non fu tutta colpa dell’ambiente se fu convinto a vendere la Spal e se pregato come si deve crediamo che un pensierino possa ancora farcelo. Tanto per cambiare, comunque, anche qui staremo a vedere. Oggi come oggi il pallino, e la Spal quindi, continua ad averli Butelli. Sarà lui e soltanto lui, nel bene o nel male, a decidere il futuro della Società Polisportiva Ars et Labor. Che piaccia o meno anziché parlare e annunciare e promettere chi è seriamente intenzionato a rilevare la società ha soltanto una possibilità: contattare i diretti interessati. Che sono ancora lo stesso Butelli e poi ArsLab. Punto. Appuntamento alla prossima puntata, presumibilmente martedì prossimo. Almeno per parlare, quindi scrivere, di fatti e non di parole.

 

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