Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato di ArsLab mandato alle stampe dopo il previsto incontro di oggi del quale avevamo scritto ieri sera.
“A seguito dell’incontro svoltosi nel pomeriggio di oggi che vedeva riuniti al tavolo dei lavori Mazzoni e Moretti di Arslab, Ricciuti, Zanardi e Trombin, insieme a Butelli e Pozzi, sono state stilate alcune linee guida sul percorso che verrà intrapreso per conseguire l’obiettivo di evitare il fallimento della Spal e garantirne il futuro nella prossima stagione. Per rispetto dell’imminente appuntamento in sede di udienza del giorno mercoledì 28 marzo, tali linee guida verranno esplicitate successivamente, nelle opportune sedi, anche al fine di evitare possibili strumentalizzazioni. Arslab pertanto chiede che anche i media rispettino tale linea di condotta al fine di agevolare lo svolgimento del progetto, confermando che permane inalterato l’impegno profuso da tutti i soggetti coinvolti, nella direzione dell’unico obiettivo condiviso, che è la tutela del patrimonio SPAL, in tutte le sue accezioni”.
Rispettiamo e comprendiamo, anzi apprezziamo, la riservatezza che viene chiesta soprattutto a noi giornalisti in questo comunicato, ma per ovvia responsabilità professionale e quindi per rispetto nei lettori più tardi pubblicheremo un articolo per cercare di spiegare l’avanzamento dei lavori in casa Spal anche se senza parole e interviste dei vari protagonisti. Sia ben chiaro visti i tempi che corrono… Non è, la nostra, una presa di posizione risentita perché rispettiamo davvero, soprattutto in un (lungo) momento in cui parlano tutti, compresi quelli che non avrebbero titoli per farlo, la riservatezza da sempre messa in atto da ArsLab. E’ soltanto, ripetiamo, che i tifosi della Spal, ovviamente preoccupati, necessitano di notizie in vista di una settimana cruciale visto che manca pochissimo all’imminente ed ennesimo ritrovo davanti a un giudice fallimentare. Che i vari protagonisti dell’incontro odierno scelgano il silenzio, dunque, la consideriamo una scelta non solo comprensibile ma addirittura saggia. et