L’Under 21 fa sua l’andata, è Failla a regalare il 2 a 1 al Kaos

KAOS FUTSAL-LAZIO 2-1 (fine primo tempo 0-1)

KAOS FUTSAL: Timm, Brugin, Failla, Tuli, F. Petriglieri, Poltronieri, Fadiga, Missanelli, Lucchese, Zannoni, Mariani, Guennounna. All. Andrejic.
LAZIO: Basile, Salas, Schininà, Serranti, Mentasti, Ciliberto, Egidi, Cutrupi, Di Eugenio, Miranda, Ruggeri, Di Bartolomeo. All. D’Orto.

MARCATORI: 18’23” Salas (L) su t.l. nel primo tempo; 6’35” Tuli (K), 17’25” Failla (K) nel secondo tempo.
AMMONITI: Guennounna (K), Di Bartolomeo (L), Egidi (L), Di Eugenio (L), Zannoni (K).
ARBITRI: Ferruccio Prisma (Crotone), Tullio Graziano (Palermo). CRONO: Riccardo Davì (Bologna).
NOTE: al 19’50” del p.t. Salas (L) calcia alto un tiro libero, al 19’06” del s.t. allontanato il tecnico della Lazio.

In rimonta, al termine di una gara spettacolare, il Kaos ha la meglio 2-1 sulla Lazio. La finale scudetto Under 21 di andata si decide a 3′ dal termine, con Failla che recupera palla e in contropiede è più veloce di tutti, dimostrandosi poi lucido nel battere Basile in uscita. Gol che pesa soprattutto per il morale, in vista della finale di ritorno di giovedì 5 maggio al PalaGems di Roma. I ragazzi di mister Andrejic avranno una rete di vantaggio e due risultati a disposizione su tre, in una partita che sarà tiratissima.

Una bella cornice di pubblico accompagna l’ingresso in campo delle due squadre. Andrejic – che deve fare a meno degli indisponibili Kapa e Cesare Petriglieri – parte con Timm tra i pali, Brugin, Failla, Tuli e Francesco Petriglieri, D’Orto risponde con Basile, Salas, Schininà, Serranti e Mentasti. In avvio, dopo 5′ senza occasioni particolari, è la Lazio a rendersi più pericolosa ispirata dall’asse portante composto da Salas, Mentasti e Schininà. Timm, infortunato, deve abbandonare il campo neanche a metà primo tempo e al suo posto entra Guennounna. Cresce col passare dei minuti l’azione di Fadiga e compagni, che però non trovano il gol contro una Lazio che si difende molto bene. Sul finire di tempo, però, il Kaos arriva al quinto fallo di squadra e nel giro di un minuto gli ospiti possono usufruire di due generosi tiri liberi: Salas va a segno col primo, mentre spara alto il secondo ad appena dieci secondi dall’intervallo.

Gara vera anche il ritorno in campo, con la squadra di Andrejic che sfiora ripetutamente il pareggio rischiando, al tempo stesso, di subire il possibile raddoppio. Si fa vedere Failla, ma il gol del pari arriva dopo 6′ con una magia di Tuli che in mezzo a due avversari lascia partire un gran tiro dal versante destro che supera Basile: 1-1. E’ una finale e, come tale, l’agonismoFailla figurina è alle stelle in un PalaBoschetto particolarmente vivace. Brugin coglie un palo, anche alla Lazio le occasioni non mancano, ma l’inerzia è nelle mani dei padroni di casa che vanno più volte vicino al gol. La rete del 2-1 arriva da un raddoppio su Di Eugenio, con Failla che ruba palla nella propria tre quarti difensiva e corre in campo aperto verso la porta avversaria. Subito dopo il gol è decisivo Guennounna che in uno contro uno con Mentasti blinda la porta. Nel finale allontanato per proteste D’Orto, allenatore della Lazio.

Al termine della partita, mister Andrejic ha parlato della vittoria, preparando i suoi ad un difficilissimo viaggio a Roma: “Sapevamo che sarebbe stata dura ed era prevedibile che, a meno di un crollo di una squadra e di una formidabile prestazione dell’altra, il risultato sarebbe stato in equilibrio fino alla fine. Ci teniamo stretti questo 2 a 1, frutto di una buona partita, ma non abbiamo ancora fatto nulla”. Gara tesa, a tratti troppo nervosa e difficile anche per gli arbitri: “La troppa frenesia può aver condizionato l’andamento della partita. Il Kaos si è trovato spesso a disputare finali di questa importanza, ma questa volta non siamo riusciti a trasformare questa tensione in carica positiva. Comunque la reazione dopo l’1 a 0 della Lazio è stata positiva, abbiamo comandato le danze contro avversari di altissima qualità, alzando l’asticella nella ripresa. Dispiace il parapiglia all’intervallo. Ora ci aspetta una trasferta di fuoco, ma era stata ampiamente preventivata. Resta il rammarico di non aver segnato di più, ma ad onor del vero anche la Lazio avrebbe potuto punirci in ripartenza”.

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