Ora lo si può dire con assoluta certezza: la stagione del Kaos Futsal è finita. Purtroppo non con l’acuto tricolore dell’Under 21, battuta nel doppio confronto in finale Scudetto dalla Lazio, la vera e propria nemesi del club estense sia a livello maggiore, che giovanile. Infatti è arrivata sempre dalla sponda biancoceleste del Tevere l’eliminazione dai Play Off di Serie A della prima squadra allenata da Leopoldo Capurso, costretta ad abbandonare i sogni di gloria troppo presto rispetto alle previsioni post regular season, conclusa con il miglior record di punti nel girone di ritorno ed un percorso lontano dal PalaMit2B immacolato. Contro i capitolini, però, è stata la poca esperienza a fare la differenza, ma per il tecnico pugliese – confermatissimo anche per la prossima stagione sulla panchina del Kaos dal patron Marco Calzolari e dal presidente Angelo Barbi – non tutto il male vien per nuocere, e proprio da questa ferita difficile da sanare ripartirà ad agosto l’avventura della squadra più sorprendente dell’intera Serie A.
Ora l’estate, fatta di riposo e relax, ma anche di bilanci e, soprattutto, duro lavoro per portare miglioramenti ad una formazione già altamente competitiva. Ed è dal gruppo 2013/2014 che Capurso vuole ripartire per costruire i successi della prossima stagione: “Questo è il periodo delle valutazioni, per me e per l’intera società. Apporteremo qualche modifica, magari qualche giocatore lascerà Ferrara, mentre altri sicuramente arriveranno per rinforzare sempre di più la squadra in modo da darci quel qualcosa in più nella corsa al tricolore, ormai l’obiettivo dichiarato per il quale crediamo di sentirci pronti. In chiave mercato sono 4 i nomi che sicuramente resteranno nel roster, e parlo di Pedotti, Kakà, Coco e Tuli, quattro risorse importanti su cui dobbiamo puntare. Visti i risultati di quest’anno non è da escludere una conferma in massa, per me possono anche rimanere tutti, ma la Serie A va verso una parità numerica di “italo” e italiani, e le società dovranno tenere in considerazione anche questa normativa in sede di mercato. Il Kaos non ha intenzione di sperperare denaro, quindi la rosa non dev’essere troppo ampia. Non cerchiamo stravolgimenti, ma vogliamo essere competitivi, quindi non ci tireremo indietro di fronte ad occasioni irripetibili. Siamo una società sana e seria, sono tanti i giocatori che vogliono venire qua, ma il bilancio è importante, quindi è necessario agire con lungimiranza, proprio come abbiamo fatto fino a questo momento”.
Il mercato da dove comincia?
“Dipende. Pereira potrebbe diventare presto comunitario, e se questo dovesse avvenire allora potremmo anche prendere eventualmente uno straniero in più, ma questo è un discorso secondario. Per non rimanere indietro, noi come Kaos siamo già partiti programmando i miei consueti viaggi in Brasile, volti a scoprire talenti da formare, coltivare e preparare al grande salto nel nostro calcio a 5 prima dei 18 anni, sulla falsa riga di campionissimi come Coco, Lima, Follador e tanti altri. Ripeto, è chiaro che se dovessimo imbatterci in occasioni clamorose non ci tireremo certamente indietro. Siamo attivi a 360°, abbiamo informatori e reti di scuole calcio in tutta Italia per tenere d’occhio il nostro fronte dal momento che si va sempre di più verso un futsal prevalentemente a tinte tricolori, forse un lieve passo indietro per lo spettacolo, ma un chiaro segnale di quanto questo sport voglia entrare nei cuori e nelle abitudini del nostro Paese”.
Altro bacino da cui attingere è sicuramente la vostra Under 21.
“Molti dei giocatori presenti attualmente nella rosa di mister Andrejic li ho portati direttamente io in quest’ultimo biennio di lavoro. Failla, Timm e i fratelli Petriglieri sono tutti elementi in grado di fare la differenza a questi livelli. E’ innegabile che l’obiettivo del settore giovanile del Kaos – territorio nel quale primeggiamo, come dimostra la strepitosa annata di tutte le nostre “covate” – è formare italiani che un giorno possano tornare utili anche per la prima squadra, perchè i principali sforzi della società puntano al rafforzamento della Serie A”.
Abbiamo parlato dei giocatori; ora parliamo del tecnico: Capurso confermato per il terzo anno consecutivo sulla panchina del Kaos. Quali sono le motivazioni per la prossima stagione?
“Sicuramente la delusione per l’andamento dei Play Off è un chiodo che tutti vogliamo scacciare il prima possibile. Non sarà facile, ma io e il mio staff sentiamo il dovere di dare a questa dirigenza le soddisfazioni che merita. E’ stato un peccato non essere riusciti a dar seguito ad una regular season fantastica, ma il gruppo ha dimostrato di essere poliedrico. Mai come quest’anno abbiamo pensato di essere pronti per lottare fino alla fine. La ferita è ancora aperta ma ripartiamo con la consapevolezza di avere a nostra disposizione mezzi importanti per tornare alla carica. Non abbiamo necessità di cedere, stiamo bene così. E’ fisiologico cambiare, ma non ci strapperemo certamente i capelli se il mercato non dovesse portarci chissà quali scossoni. In due anni tutti hanno svolto un lavoro importantissimo e restare a Ferrara per me è un onore, non dimentichiamo che al mio arrivo la situazione era piuttosto complicata, non per colpa di qualcuno, ma per dinamiche che avevano portato ad una retrocessione dolorosa. Da Calzolari e Barbi ho sempre avuto la massima fiducia per gestire ogni dettaglio con grande serenità, questo è importante per iniziare un ciclo. Conoscendo la loro serietà, io potrò andar via da qua solamente quando saranno loro a decidere di sostituirmi con qualcun altro. Intanto io lavoro per vincere lo Scudetto, obiettivo raggiungibile in 3/4 anni. I presupposti per far bene ci sono veramente tutti”.
Fine anno è anche tempo di ringraziamenti. Doverosi quelli al fedele staff: “Sono tutte figure importanti, a partire dal mio vice, Roberto Chiereghin. Un grazie particolar anche al preparatore atletico Simone Manfredini, al Direttore Sportivo Alessandro Caputo, fino ai miei più stretti collaboratori, Matteo Giovanardi e Ignazio Lugas. La loro presenza è stata fondamentale nell’arco di questa splendida stagione, la prima di una lunga serie che vedrà il Kaos sempre più protagonista in campo nazionale”.
Italia – La ciliegina sulla torta in questo finale di stagione è la prima convocazione di Giuseppe Failla nella Nazionale maggiore allenata da Roberto Menichelli. Il jolly di Andrejic e Capurso, a Ferrara dallo scorso settembre, è stato chiamato dal Ct per il raduno di Pesaro (11-15 giugno) dedicato ai giovani nati dal 1990 in poi.