Kaos Futsal, si comincia. Ma è un ritorno al passato, con la mente al presente e lo sguardo rivolto al futuro. Sarà un tourbillon di emozioni domenica sera al PalaHiltonPharma; alle 20,25 (diretta RaiSport 2) arriva il Pescara di Fulvio Colini per l’attesissimo debutto in campionato, proprio come lo scorso anno, ma a campi invertiti. Al PalaRigopiano 12 mesi fa finì con un 3 a 3 condito da una sterile polemica abruzzese relativa al presunto tesseramento non regolamentare di Kakà, e ovviamente il ricorso effettuato fu rispedito al mittente. Pure a fine torneo il presidente biancazurro, Fabrizio Iannascoli, non si risparmiò frecciate alla squadra di Marco Calzolari e Angelo Barbi, a suo modo di vedere troppo debole per pensare di lottare per lo Scudetto.
Forse aveva ragione, una volta. Ora, invece, la musica è decisamente cambiata, il Kaos in estate ha messo a segno tre importantissimi colpi di mercato, assicurandosi le prestazioni sportive di Vampeta e Bertoni, oltre a quelle di Halimi, “italiano” che risulterà importantissimo nelle rotazioni di mister Leopoldo Capurso, consapevole più che mai di avere per le mani una vera e propria fuori serie dal numero ancora indefinito di cavalli. Solo il parquet ci dirà qual è la reale forza dei neri, ma il precampionato ha già indicato le linee guida. Solida la vittoria su Rieti per 1 a 0, concreta quella con il Came Dosson e addirittura strabordante il 7 a 0 sui malcapitati campioni d’Italia della Luparense. Qualcosa si sta muovendo nella direzione giusta, ma adesso la palla passa nei piedi del tecnico pugliese: “Non vediamo l’ora di cominciare, finora abbiamo lavorato bene, il precampionato è stato ottimo e siamo curiosi di vedere fin dove possiamo arrivare. La crescita estiva è stata costante, in qualità e forma fisica, e per il momento questo ci fa ben sperare. Però è ovvio che quando in palio ci sono i 3 punti tutto cambia”.
Pescara rappresenta un ostacolo difficilissimo da superare. In sede di mercato i delfini hanno rivoluzionato totalmente l’organico che l’anno scorso ha clamorosamente fallito l’ingresso alle Final Eight di Coppa Italia, e per risollevarsi da terra hanno chiamato lo Special One del calcio a 5, Fulvio Colini, campione d’Italia in carica alla guida della Luparense: “Li conosciamo bene e sappiamo cosa fare per affrontarli. Pescara sarà una delle pretendenti al titolo e ha le carte in regola per arrivare in fondo a ogni competizione, ne sono sicuro, perchè oltre all’allenatore più vincente in circolazione ha preso anche giocatori dal rendimento garantito come Canal, Rogerio, Caputo e Rescia. Abbiamo di fronte una corazzata, ma la sfida è sicuramente stimolante”.
Ma la vera regina del mercato, rapportando qualità e quantità degli innesti, è sicuramente il Kaos, che ha aggiunto a una rosa già competitiva di suo elementi capaci di risolvere la partita da soli con una singola giocata: “Sì, siamo soddisfatti del nostro operato. Abbiamo preso grandi uomini oltre che grandi giocatori e questo è importante se si vuol far leva su tutto il gruppo. Sapranno mettere le loro qualità al servizio della squadra per aiutarla a fare quel salto di qualità che ci è mancato lo scorso anno per arrivare fino in fondo”. E a questo punto si parla di ambizioni: “Vogliamo vincere qualcosa di importante. Non sarà facile, devono coincidere tante componenti per far sì che vengano raggiunti risultati prestigiosi, ma la fiducia nell’ambiente è alta, nonostante l’infortunio di Kakà”.
Kakà, appunto. Il bomber di Serrana, reduce dalla doppia amichevole contro la Norvegia nella Nazionale di Menichelli, ha accusato col tempo un problema al ginocchio destro e la società, in accordo con lo staff medico, ha deciso di procedere con l’operazione chirurgica: “E’ andato tutto per il meglio. Contiamo di averlo tra noi tra massimo un paio di mesi”. Sicuramente, quindi, il brasiliano salterà la prima parte di stagione, costringendo i compagni agli straordinari in zona gol. Ma per battere Pescara non servirà solamente segnare: “Dobbiamo entrare in campo concentrati, cattivi e rabbiosi, metaforicamente parlando. Mentalità e cuore possono fare la differenza. Poi in casa dobbiamo dimostrare di essere una squadra che sa quello che vuole. Con umiltà ed equilibrio cercheremo di ottenere il massimo attraverso una grinta che deve essere fuori dal comune”.