L’eredità della Spal 1907 continua a riservare strascichi decisamente spiacevoli: nella serata di ieri è infatti arrivato il deferimento (l’equivalente del rinvio a giudizio) della vecchia società e dell’ex capitano Marco Zamboni nell’ambito del filone napoletano del calcioscommesse. Zamboni è accusato della violazione di due articoli del Codice di Giustizia Sportiva (art. 1 e art.6) riguardanti l’obbligo di lealtà sportiva e il divieto di scommessa per i tesserati. L’ex difensore spallino è chiamato in causa per “Contatti finalizzati all’effettuazione di scommesse”.
Si legge nel dispositivo, disponibile sul sito della Figc: “[…] avendo in concorso con soggetti appartenenti all’ordinamento federale ed altri non appartenenti allo stesso, posto in essere condotte disciplinarmente rilevanti: ovvero, fra l’altro, un’illecita attività conoscitiva e/o informativa finalizzata a scommettere su gare dall’esito sicuro, dei campionati delle serie professionistiche, fra l’altro anche presso soggetti non autorizzati a riceverle, così fornendo informazioni e notizie a M. C. (Michele Cossato, ex compagno di squadra di Zamboni ai tempi del Chievo – ndr) sui risultati delle gare che avrebbe disputato la propria squadra di appartenenza nell’immediato futuro, oltre che su altre gare dei campionati di serie A, B e di Prima e Seconda divisione della stagione 2010-2011, e, inoltre, per aver scommesso sulle stesse gare per il tramite dello stesso M. C.”.
Il deferimento della vecchia società Spal 1907 per responsabilità oggettiva è direttamente connesso al provvedimento nei confronti di Zamboni. Accuse pesanti, che l’ex capitano ha sempre respinto con forza: ne avevamo parlato lo scorso 2 luglio, quando lo stesso giocatore venne sentito dalla Procura Federale a Roma (qui il link: https://archivio.lospallino.com/varie/item/2876).
Ovviamente l’attuale Spal non rischia nulla. Diversi e illustri i nomi coinvolti in questa nuova ondata di deferimenti. Le altre società chiamate in causa sono Napoli, Portogruaro, Albinoleffe e Crotone. I tesserati: Matteo Gianello, Silvio Giusti, Paolo Cannavaro, Gianluca Grava (per omessa a denuncia); Claudio Furlan, Andrea Agostinelli, David Dei, Gianfranco Parlato, Federico Cossato e Dario Passoni.