Mi perdoneranno i lettori se sottraggo un piccolo spazio all’attualità spallina per dire che c’è un nuovo giornale in città. Beh, in realtà non è un vero e proprio giornale, è un magazine online che si chiama Listone (http://www.listonemag.it/), parla di Ferrara e delle sue storie e ha aperto mercoledì 23 aprile, il giorno di San Giorgio. Il nome, lo avrete capito, è un omaggio a uno dei tratti caratteristici del cuore di Ferrara. Uno spazio di transizione, di discussione, di esposizione. Uno spazio sempre vivo e in cui la gente si è radunata persino la notte del terremoto del 2012.
Con la testata che state leggendo Listone condivide almeno un paio di caratteristiche: è un progetto ideato e costruito da un gruppo di giovani volenterosi (non necessariamente giornalisti di professione) e punta deciso sull’informazione online. Ma non su un’informazione generalista, fatta troppo spesso di comunicati stampa, dichiarazioni trite e foto d’archivio. L’intuizione di Eugenio Ciccone e Fabio Zecchi si basa piuttosto sulla necessità di uno spazio che privilegi l’approfondimento delle vicende ferraresi e dei personaggi che le animano, con contenuti originali che puntano alla qualità prima ancora che alla quantità. L’intenzione non è quella di dare un’immagine positiva a tutti i costi di Ferrara, quanto piuttosto di evidenziarne le eccellenze troppo spesso nascoste dalla frammentazione e dal rumore di fondo. Conoscerle significa rendersi conto che la città in cui viviamo, al netto di tutti i suoi problemi, è migliore di quanto si può normalmente pensare. Poco meno di un anno fa l’artista Andrea Amaducci produsse un provocatorio graffito che recitava: “Ferrara 500 anni fa era New York”, per sottolineare l’importanza culturale della città nel periodo rinascimentale. Listone ha ribaltato il ragionamento e ha scelto come slogan: “Ferrara tra 500 anni sarà Ferrara”. Si tratta solo in modo di fare in modo che resti se stessa facendo leva sulle sue qualità, senza sprofondare nella nostalgia, ma traendo lezioni dal suo passato. A Eugenio, Fabio e a tutti i ragazzi imbarcati in questa impresa un enorme in bocca al lupo.