Un’altra settimana di polemiche e recriminazioni attende la SPAL, visto che i biancazzurri tornano da Forlì a mani vuote. Pur con numerose assenze i padroni di casa hanno colto i tre punti creando appena due occasioni. Pur volenterosa la squadra di Brevi ha palesato il solito problema di mancanza di idee in avanti. Parziale attenuante può essere rappresentata dall’ennesima espulsione contestata della stagione che ha costretto la SPAL a giocare più di metà del secondo tempo in inferiorità numerica.
La SPAL si dimostra più volenterosa di fronte a un Forlì che per lunghi momenti dà l’impressione di non sapere cosa fare col pallone. Il 442 sembra permettere ai biancazzurri di manovrare un po’ di più palla a terra, soprattutto con le accelerazioni sulle fasce di Filippini e Finotto. Si tratta però di segnali, anche abbastanza deboli, perché poi in concreto la squadra di Brevi non riesce a produrre un granché. Il primo vero sussulto, se si esclude un gol giustamente annullato a Fioretti, si registra al 18′: Castellani perde palla sulla propria trequarti, Landi ringrazia, si invola a sinistra e mette al centro dove si innesca una carambola il cui beneficiario è Finotto. Il numero dieci calcia senza pensarci, ma incontra l’opposizione di Drudi. Neanche un minuto dopo Ferretti riesce ad arrivare sul fondo ed a servire Fioretti al centro dell’area: il centravanti aggancia e prova con una girata, troppo debole. La SPAL comunque non ha molte altre idee e a testimoniarlo al 23′ arriva un destro di Capece da distanza siderale che termina lontanissimo dalla porta. Il Forlì chiude tutti gli spazi con otto uomini e poi si affida alla corsa di Melandri per tentare di dar fastidio ai biancazzurri, senza successo. Il primo intervento di Menegatti arriva dopo mezz’ora di gioco, quando Fantoni, uno degli ex di turno, piazza un cross velenoso su cui il portiere deve intervenire per scongiurare deviazioni in area. Sul fronte opposto Scotti si dimostra attento su un tiro dal limite di Ferretti propiziato da un recupero ai danni di Djuric. Il centinaio di tifosi spallini alza la voce e canta “facci un gol”, ma è un’invocazione che è destinata a rimanere inascoltata. Almeno per quanto concerne il primo tempo. L’unico a provarci è Landi, ma il suo destro dalla distanza non trova la porta. A trovarla invece è Drudi con un colpo di testa che vale l’1-0. Il centrale forlivese viene lasciato libero di colpire a centro area su una punizione calciata da Fantoni.
Chi a inizio ripresa pensa a un cambio da parte di Brevi rimane deluso. A cambiare invece è il suo dirimpettaio Rossi, che rinuncia a Djuric e inserisce Forte. Tra i più frustrati dall’andamento delle cose sembra esserci Domenico Germinale. L’attaccante spallino al 3′ prova a dare la scossa ai suoi compagni con una conclusione al volo da 35 metri che per poco non vale una menzione nelle compilation dei gol della settimana, se non dell’intero campionato. La rabbia diventa il sentimento dominante per i biancazzurri, che alzano il baricentro. Finotto continua a essere uno dei principali grattacapi per la difesa forlivese e per poco non serve Fioretti per il tocco a pochi passi da Scotti. Il numero nove spallino non demorde e poco dopo sfrutta lo scivolone in copertura di Guidi per calciare da posizione defilata. Scotti si rifugia in corner. Dalla bandierina va Filippini che trova la deviazione – imprecisa- di Giani. Il Forlì non ha motivo di alzare il ritmo e si affida al contropiede. Su uno di questi Castellani e Forte hanno un’occasione d’oro per affondare la SPAL, ma Menegatti dice no con due interventi super. Fa ancora meglio il suo collega Scotti al 18′ con una prodezza sul destro a colpo sicuro di Fioretti. Nell’occasione degna di nota la triangolazione orchestrata da Filippini e dal nuovo entrato De Cenco. A complicare ancora di più la situazione ci pensa l’arbitro Valiante di Nocera Inferiore, fino a quel momento positivo. Il fischietto campano infatti sceglie di mostrare il secondo giallo a Ferretti, colpevole a suo giudizio di aver accentuato un contatto in area di rigore. Una scelta che appare eccessiva a tutti i presenti, in particolare ai componenti della panchina della SPAL che protestano ferocemente. A pagare il conto per tutti è Oscar Brevi che viene allontanato da Valente, lasciando così il ds Vagnati al timone, vista la squalifica di Ottavio Strano. Il Forlì ringrazia e si rintana dietro, lasciando alla SPAL l’ingrato compito di tentare un rocambolesco recupero dieci contro undici. La forza di volontà non manca, ma l’idea vincente sì. Lo sterile assedio ferrarese dura più di venti minuti, ma di fatto non produce gli effetti sperati. Come se non bastasse nel finale si infortuna anche Landi. Le premesse peggiori a sette giorni dal big match del Paolo Mazza contro il Pisa.
Forlì-SPAL 1-0 (1-0)
Forlì (352): Scotti; Fantini, Drudi, Guidi; Catacchini, Arrigoni, Pettarin, Djuric (dal 1′ s.t. Forte), Fantoni; Castellani (dal 30′ s.t. Turi), Melandri. A disp.: Casadei, Angeli, Casini, Bisoli, Bolelli. All.: R. Rossi.
SPAL (442): Menegatti; Ferretti, Silvestri, Giani, Legittimo; Filippini, Capece, Landi (dal 42′ s.t. Bellemo), Finotto (dal 33′ s.t. Di Quinzio); Germinale (dal 18′ s.t. De Cenco), Fioretti.A disp.: Albertoni, Gasparetto, Togni, Aldrovandi All.: O. Brevi
ARBITRO: Valiante di Nocera Inferiore (ass.ti: Grieco e Camillucci)
RETI: 42′ p.t. Drudi (F)
AMMONITI: Catacchini (F), Ferretti (S), Forte (F), Pettarin (F), Giani (S)
ESPULSI: Ferretti (S) al 21′ s.t. per doppia ammonizione. Oscar Brevi al 22′ s.t. (dalla panchina) per proteste.
NOTE: Recupero: pt 0′, st 4 Angoli 4-5