UNO SPALLINO A VENTOTENE – Edizione… saltuaria
di Enrico Testa
E poi raccatti un giornale perché non sai più che giorno è. La data è addirittura un mistero. Qui puoi sbagliare anche di una settimana. Allora vai a vedere nell’angolo a destra del quotidiano rimediato per caso dove eri rimasto. A me è successo domenica, l’ultimo giorno di vacanza, l’occasione perfetta per perdere ogni cognizione del tempo soprattutto in questi posti davanti al mare, la solita isola di Ventotene, cioè. Stavo facendo una specie di conto alla rovescia via via sempre più vicino. Ero partito scegliendo la destinazione finale come l’inizio del prossimo campionato. No, troppo lontana. Allora ho accorciato all’inizio del ritiro spallino. Più di un mese. No, ancora non ci siamo. Così ho virato sulla fine, di fatto, del calciomercato. Ecco, ci può stare. Poco più di un mese. Comunque abbastanza per avvertire l’astinenza pesante. Devo, anzi dobbiamo, in sostanza, far passare questo mese di giugno. Trenta giorni lunghissimi. Trenta giorni di voci, ipotesi che si smentiscono da sole un giorno dopo l’altro, di dichiarazioni ovviamente sempre tutte uguali. E’ durissima, insomma. Per i tifosi e anche per i giornalisti. Quindi pure per Lo Spallino.