LA SICUREZZA DEL CAPITANO. ZAMBONI: “SIAMO NOI I PIU’ FORTI!”

Ormai le prestazioni eccellenti di capitan Zamboni non fanno più notizia: puntuale, deciso e determinato sia nelle chiusure difensive sia nel guidare il reparto arretrato.

Marco, domenica a Como la Spal è stata nettamente superiore all’avversario, più di quanto emerga dal punteggio finale…
“E’ vero, abbiamo portato a casa tre punti con merito senza grandi sofferenze. Peccato solamente per i due gol subiti, entrambi evitabilissimi, nel contesto di una gara dove i nostri avversari, non hanno mai quasi mai tirato in porta. Personalmente tengo molto al fatto di risultare la miglior difesa del campionato, comunque giocare e vincere sul  terreno di gioco trovato in riva al Lario, ai limiti della praticabilità, è stata un’impresa importante, che sicuramente poteva anche finire con un punteggio più rotondo a nostro favore”.

A proposito del campo, ti è capitato altre volte di giocare su un terreno in condizioni così disastrose?
“Pochissime, era penoso. Forse visto dalla tribuna e dalle immagini televisive non rendeva l’idea a sufficienza: da una parte completamente ghiacciato con il pallone che rimbalzava dove voleva lui, e dall’altra pieno di sabbia da sprofondare con il piede d’appoggio quando si calciava, in mezzo sconnesso al punto da rendere ogni pallone incontrollabile. Ma noi non ci siamo fatti impressionare, e nonostante tutto siamo riusciti ugualmente a imporre la nostra manovra”.

L’unico a tornare da  Como senza sorriso è stato il tuo compagno di reparto Battaglia, che oggi è stato operato al naso e domenica infoltirà ulteriormente il gruppo degli indisponibili…
“Dispiace molto per Francesco, ma chi lo sostituirà sarà all’altezza della situazione. E’ un nostro punto di forza avere una rosa ampia e di ottima qualità, chi subentra diventa spessissimo un valore aggiunto per noi, e come è successo in diverse circostanze risulta anche determinante ai fini del risultato, l’esempio eloquente è Smit che nell’ultimo impegno casalingo, appena subentrato, ha firmato la rete del pareggio”.

Domenica contro il Bassano sono necessari i tre punti per non rischiare di farsi scappare le due battistrada…
“Sì, ma non dobbiamo arrivare a domenica con l’assillo della vittoria al Mazza. Dobbiamo rimanere tranquilli, avere pazienza. la partita è lunga, e non sarà facile, ma noi abbiamo tutto per riuscire a imporci”.

Sarebbe anche un bel regalo di Natale ai tifosi, dato che sarà l’ultimo impegno interno della stagione…
“Ci teniamo proprio a fare questo regalo natalizio ai nostri tifosi, anche se i pareggi casalinghi, sempre seguiti da vittorie in trasferta, significherebbero un cammino da promozione: io ci farei la firma…”.

Attualmente le due formazioni che precedono la Spal in classifica sono Gubbio e Sorrento, quale temi maggiormente? Pensi che le due battistrada possano mantenere questa andatura fino al termine del campionato?
“Il Gubbio no, la stagione è ancora lunghissima e non credo che gli umbri possano mantenere a lungo questo ritmo. Quando li affrontammo a Ferrara poco tempo fa non mi fecero un’impressione eccezionale”.

Continuando a parlare di avversarie, pensi che Cremonese, Verona e Spezia, abbiano i mezzi per recitare un ruolo da protagonisti nel girone di ritorno?
“Non credo più al Verona, ormai penso che sia fuori dai giochi di prima fascia, per noi è un motivo d’orgoglio avere distaccato in classifica di dieci punti gli scaligeri che a inizio stagione erano la formazione più accreditata dai pronostici. Noi lo scorso anno, a fine girone d’andata, occupavamo una posizione di classifica analoga a quella attuale del Verona, e nonostante un’andatura da primato nel girone di ritorno non riuscimmo a raggiungere i playoff. Per quello che riguarda Cremonese, Spezia e aggiungo Reggiana, sarà importantissimo mantenere sempre questo margine di vantaggio, anche se a dire il vero, questi discorsi sono effimeri: la verità è che noi siamo i più forti, nessuno è al nostro livello, a testimonianza della mia convinzione c’è il nostro rendimento attuale pur privi di giocatori del calibro di Belleri, Locatelli e Fofana”.

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