IL “NUOVO” SMIT SI SCHIERA IN DIFESA… DEI COMPAGNI

Quasi quasi realizzava la sua prima doppietta da quando tira calci al pallone, Vlado Smit. Domenica infatti, partito dalla panchina e subentrato alla mezzora del secondo tempo al posto di Locatelli, ha messo la sua firma sul gol della Spal, con il suo “solito” micidiale sinistro al volo su assist di Paolino Rossi. E per poco non regalava alla Spal anche i tre punti, a tempo scaduto, con un’altra sciabolata che però il numero uno dei grigi, Servili, è stato bravo ad intercettare. Il secondo tiro, parola di Vlado, è stato anche più preciso ma, come spesso succede, sono le palle più “sporche” ad entrare in rete.
“Proprio così – commenta Smit –. Su quel secondo tiro ho preso benissimo la palla ed è andata troppo addosso al portiere che è anche stato bravo a pararla. Il tiro era molto potente ma lui è stato abile a reagire. Peccato, per me sarebbe stato pazzesco segnare due gol. E soprattutto avremmo finalmente vinto in casa dopo i pareggi scorsi…”.

Il tiro del gol invece com’è stato?
“In realtà su quella palla ero anche un po’ sbilanciato e mi sono dovuto allungare per calciarla. E ha anche toccato il palo… E’ andata dentro la palla calciata peggio delle due”.

Quanto i problemi alla schiena ti stanno realmente condizionando?
“E’ un problema con cui convivo da tempo ma che ho imparato a gestire negli anni. So quali esercizi in palestra magari devo fare in più degli altri, ma non ho avuto un peggioramento nelle ultime settimane. Se non sono partito dall’inizio nelle ultime gare (un non si è giocata, quella con il Ravenna)è stata una scelta tecnica. E’ probabile che nelle ultime due gare che ho giocato il mister mi abbia visto un po’ spento, forse non  mi riuscivano cose che prima facevo, tipo cross e assist, e quindi abbia preferito farmi tirare il fiato. Per me non è un problema, ci mancherebbe. Ovvio che restare fuori non piace a nessuno, ma so che non sarà per sempre quindi nessun problema”.

Da quanto convivi con il problema alla schiena?
“Da tanti anni il nervo sciatico mi dà dei problemi. Ho una vertebra che non è a posto ma i medici mi hanno detto che la situazione è questa, non si può far nulla se non conviverci. Poi negli ultimi sei mesi a Gallipoli ci siamo allenati sempre sul sintetico e lì mi sono rovinato la schiena. Ci ho messo tanti mesi a ristabilirmi. Ma ora sto bene, so come devo curarmi”.

Al tuo posto dall’inizio sulla fascia sinistra domenica e anche nella formazione che avrebbe dovuto giocare a Ravenna, Paolino Rossi. Come l’hai visto contro l’Alessandria?
“Paolo sta facendo benissimo, sia quando gioca dall’inizio sia quando entra a gara in corso. Ripeto, stare in panchina per ora non è un problema. Quando sarò più in forma giocherò. Poi è anche vero che io mi diverto a stare più alto in fascia ma il mio ruolo in carriera è stato sempre dietro”.

Ma Smit là dietro non è un po’ “sprecato”?
“Fare gol mi piace, ci mancherebbe, e quando ne ho occasione ci provo eccome a tirare. Così come fare cross e assist. Ma a volte viene visto quasi come un obbligo e se non mi capita per una gara ecco che si dice che sono in calo…”.

Forse ci hai abituato troppo bene.
“Ecco, può darsi – ride Smit –. Quel gol ad inizio campionato a Bassano mi ha un po’ fregato…”.

La fatica che in casa la Spal sta attraversando come te la spieghi?
“Non c’è molto da spiegare. Tante volte non si capisce che le altre squadre vengono qui in casa nostra sapendo di affrontare una squadra con certe potenzialità. Si chiudono tutti, ci sono pochissimi spazi… Se poi sei anche un minimo sfortunato e non riesci a fare gol, ecco che arrivano i pareggi. Tutte le squadre attraversano periodi un po’ meno brillanti e forse questi tre pareggi casalinghi rappresentano proprio il nostro periodo. E comunque a mio parere domenica contro l’Alessandria noi non abbiamo giocato male, anzi per me meglio delle ultime due interne. Poi si tratta di squadre tutte molto buone. Si coprono bene e chiudono gli spazi. Io domenica dalla panchina vedevo che la loro seconda punta era sempre sulla linea di centrocampo, tornava sempre a difendere”.

Ora vi attende il rush finale prima della pausa lunga natalizia.
“Stiamo cercando sempre di vincere, non andiamo mai in campo con intenzioni diverse, perché abbiamo i giocatori per vincere il campionato. Noi con queste tre partite vorremo fare bottino pieno, vedremo”.

Il nuovo arrivato Locatelli quanto potrà aiutarvi?
“Lui è un fenomeno, livelli proprio alti. Abbiamo giocato insieme a Bologna. Per la qualità che ha avrebbe anche dovuto fare una carriera a maggiori livelli, tipo rimanere sempre nell’orbita delle squadre maggiori, come quei due anni che fece al Milan. Tecnicamente fa paura e quando starà bene sarà devastante. Per gli avversari ovviamente”.

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