I pali fermano il Kaos Futsal, Pescara con cinismo fa sua Gara 1 per 5 a 3

Pescara-Kaos Futsal, alle 20 il via alle danze. Si accendono i riflettori del Pala Giovanni Paolo II per illuminare lo show di Gara 1 delle finali Scudetto 2014/2015, ma se la presenza dei padroni di casa non desta grosse sorprese (i biancazzurri hanno chiuso al 1° posto la regular season), quella dei neri allenati da Leopoldo Capurso è una novità assoluta per l’intero movimento del calcio a 5, ma ampiamente meritata per il percorso affrontato per arrivare fino a qui. Infatti gli estensi, per accedere alla prima finale della loro storia, hanno saputo mettere in riga prima l’Asti, poi la Luparense, dimostrandosi – come si sosteneva già da mesi – attrezzati per entrare in lotta per il tricolore, e ora hanno intenzione di partire con il piede giusto per poi giocarsi il tutto per tutto nelle prossime due sfide casalinghe della serie (3 e 5 maggio). Per centrare quella che sarebbe una fondamentale vittoria nell’economia della corsa Scudetto, il tecnico pugliese decide di affidare i pali della propria porta a Laion, lasciando così fuori Andrè (e Titòn) dalla rotazione. Presente l’acciaccato Kakà, così come Bertoni, alla sesta apparizione consecutiva in una finale tricolore. Zero problemi – o quasi, manca Morgado – anche per Fulvio Colini, che per l’occasione recupera Rogerio, Ercolessi e Salas, tutti squalificati in Gara 2 delle semifinali. Capuozzo vince il ballottaggio in porta con Garcia Pereira. Pericolo Canal: il folletto italobrasiliano vede la porta come pochi altri in Serie A.

1° Tempo

C’è sempre una prima volta, e per il Kaos Futsal e questa in una finale. Concentrazione a livelli massimi per la squadra di Leopoldo Capurso, e così il furore agonistico lascia per pochi secondi spazio all’emozione e alle folate offensive del Pescara, che con Rogerio sfiora un paio di volte il gol dell’1 a 0. Gli estensi, allora, si ricompattano immediatamente e grazia alla bassa difesa impostata dal tecnico pugliese chiudono ogni spazio offensivo ai biancazzurri, che per trovare il gol dell’1 a 0 devono così approfittare di un grossolano errore di superficialità di Pedro Espindola, lento nel liberarsi del pallone in posizione da ultimo uomo e punito dalla velocità di Nicolodi, che si impossessa della sfera e la spedisce in fondo al sacco (6’17”). L’indecisione del giovane brasiliano Geppy_Toglia_kaos-4557 (FILEminimizer)non demoralizza il Kaos, che indovina subito il pareggio sull’asse Laion-Bertoni-Kakà, con quest’ultimo che segna la sua quinta rete in pochi giorni con un bel diagonale imprendibile per Capuozzo. La partita si accende, le occasioni piovono a grappoli, ma le più ghiotte terminano tutte sui legni alle spalle dei due portieri (pali per Pedotti, Rescia e Kakà) e così all’intervallo il punteggio non si schioda dall’1 a 1.

2° Tempo

Il colpo di scena arriva a 1’01” dall’inizio della ripresa, e non viene da una giocata ad effetto o da un colpo di classe, proprio no. E’ l’arbitro Di Resta a prendersi di diritto tutte le luci del Pala Giovanni Paolo II, espellendo Pedotti per un fallo che, a dir tanto, sarebbe stato da sanzionare con un normale calcio di punizione. Il fatto: contatto tra il capitano del Kaos e PC, con quest’ultimo che crolla inspiegabilmente a terra come se gli avessero sparato. Per il fischietto di Roma non ci sono dubbi, è rosso diretto, nonostante il braccio di Pedotti si appoggi solo – e anche piuttosto lievemente – sul petto dell’avversario. In inferiorità numerica, Pescara sfonda con Ercolessi per il 2 a 1 dell’1’48”, e con l’argentino Rescia arriva ben presto anche il colpo del 3 a 1, sufficiente per mettere al tappeto, fisicamente e psicologicamente, qualsiasi squadra. Ma non il Kaos Futsal, che come un’araba fenice risorge dalle proprie ceneri tessendo una fitta tela di passaggi e giocate e costringendo gli abruzzesi a caricarsi di falli in pochi minuti. Ed è proprio da uno schema su calcio di punizione che Tuli viene pescato libero per il 3 a 2 della speranza, mentre Bertoni, al 7’06”, è bravo a farsi trovare pronto sul secondo palo per correggere alle spalle di Capuozzo una sfera invitantissima. Siamo 3 a 3, tutto è ancora aperto. Ma i pali la fanno da padrona, e ad essere penalizzato è ancora il Kaos: traversa di Laion, traversa di Bertoni, e ovviamente è Pescara ad andare a segno nel momento chiave. La beffa porta la firma di Rogerio, ma l’invenzione è tutta di Salas, che sull’out destro si beve Vinicius come fosse un bicchier d’acqua e offre al compagno il più facile dei gol. Il resto è storia nota in questo sport, con il Kaos che si riversa in attacco con Coco portiere di movimento, ma senza esiti positivi, e così PC corona la sua prestazione con il gol che vale il 5 a 3 e che porta la serie a Ferrara con il punteggio di 1 a 0 per i biancazzurri.

PESCARA – KAOS FUTSAL 5 a 3

Pescara: Capuozzo, PC, Rescia, Canal, Rogerio. Garcia Pereira, Pietrangelo, Ercolessi, Nicolodi, Caputo, Salas, Leggiero. All.: Colini

Kaos Futsal: Laion, Vinicius, Pedotti, Bertoni, Coco. Timm, Petriglieri, Failla, Halimi, Tuli, Kakà, Espindola. All.: Capurso

Marcatori: 6’17” Nicolodi (P), 6’54” Kakà (K). Secondo tempo 1,48” Ercolessi (P), 3’34” Rescia (P), 6’23” Tuli (K), 7’06” Bertoni (K), 13’43” Rogerio (P), 18’37” PC (P)
Arbitri: Di Resta di Roma 2, Filippini di Roma 1, Albertini di Ascoli Piceno. Crono: Di Fabbi di Sulmona
Ammoniti: Caputo (P), Vinicius (K)
Espulsi: Secondo tempo 1’01” Pedotti (K)

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