IL SUCCESSO CON IL COMO, LA CARTOLARIZZAZIONE DEL FOTOVOLTAICO… BUTELLI PENSA POSITIVO SU SALVEZZA E FUTURO DELLA SPAL: CI MANCA SOLO CHE NON VADA BENE NEMMENO CHE RIPIANI I DEBITI…

Sei l’unico (auto)… autorizzato a parlare ma non hai visto la partita. Come l’hai seguita e che impressione ti sei fatto?
“Come potevo, con i soliti mezzi di fortuna come faccio sempre quando non posso essere allo stadio. Computer, telefonino… A un certo punto ho temuto visto che il vostro sito aveva problemi. E’ tornato giusto in tempo… Ho fatto anche qualche telefonata ma anche leggendo la vostra webcronaca credo di poter dire che mi sembra si sia strameritato di vincere. Siamo andati un po’ confusione a un certo punto ma ho capito che è stata una gara ben controllata, a tratti addirittura dominata, e che i ragazzi hanno fatto un’ottima prestazione. Peccato per sabato scorso a Pavia perché con una vittoria potevamo essere vicini alla Reggiana e allo stesso Como che stanno rallentando molto. Io ci credo ancora, questi sono tre punti magari, chissà, anche per evitare i playout”.

Arriverà un’altra penalizzazione, però. Noi abbiamo scritto che sarà di quattro punti ma c’è chi parla e scrive di due. Speriamo di esserci sbagliati noi…
“Non sono un esperto in materia ma credo che si tratti di due punti. E guarderei anche gli altri perché a me risulta che di penalizzazioni ne arriveranno anche ad altri, quindi aspettiamo a fare i conti”.

Il silenzio stampa fino a quando continuerà? Non è che adesso pensate che porti fortuna e rimanete in silenzio?
“Non credo a queste cazzate. L’unica cabala nella quale credo è che ogni volta che vedo la partita dal vivo con Zamboni perdiamo (ride) ma forse è perché Zambo non gioca perché è il nostro leader, il nostro punto di riferimento sul campo. Riguardo al silenzio stampa si tratta di una decisione autonoma perché ormai non si parlava più di calcio ma solo ed esclusivamente dei problemi societari. Intendiamoci, capisco che sia normale e che voi giornalisti dobbiate fare il vostro lavoro ma siccome tutti parlano e a volte straparlano solo della società così stiamo tutti più calmi. E quando ricominceremo a parlare vedremo di pensare soltanto al cosiddetto calcio giocato. Il silenzio stampa serve soltanto per ritrovare un po’ di serenità e mi è dispiaciuto prendere questa decisione perché venivamo da una settimana positiva: è stato evitato il fallimento, sono arrivati i soldi per qualche stipendio, niente di eccezionale per carità, ma si parlava solo di problemi e di soldi ed è arrivata una brutta sconfitta a Pavia giocando senza mordente rispetto a tante altre volte. Forse il silenzio è servito”.

Quindi continuerà ancora?
“E’ inutile che insisti. Vediamo. Quando tutti, a cominciare dai ragazzi e dalla squadra che è la cosa che mi preme di più, saranno tranquilli finirà anche questo silenzio. Nel frattempo io e Bortolo lavoriamo, e molto, per risolvere la situazione. Sono contento che oggi sia stata fatta una gran partita, ci speravo molto. Se riuscissimo, e anche qui ci spero parecchio, a far bene anche domenica contro il Carpi si potrebbe sperare in una salvezza senza passare per i playout”.

Se così sarà, e lo speriamo tutti, ricomincerete a parlare?
“Ancora??? Non è punizione nei confronti dei giornalisti, questa che abbiamo preso. Credimi. Pensiamo sia una decisione nell’interesse della squadra e basta. Quando ci sarà più tranquillità cadrà il silenzio. Non l’abbiamo mai fatto e non piace nemmeno a noi ma è una cosa fatta in buona fede perché crediamo serva”.

L’argomento del giorno, anzi degli ultimi mesi. A microfoni spenti, il Direttore Generale Pozzi ha ammesso che siete a un passo dalla cartolarizzazione del fotovoltaico…
“Beh, non mi sembrano tanto spenti sti microfoni se mi fai questa domanda. Mi dovrò incazzare con Bortolo… Stiamo lavorando, lo dico da un po’.  Abbiamo delle possibilità, vediamo, è da luglio che stiamo lavorando su questa cosa, non mi sembra una grande novità”.

Magari avete qualche certezza in più… Se riuscirete a farcela azzererete i debiti per poi vendere la Spal?
“Parliamone a cose fatte. Noi abbiamo fatto un accordo con gruppo (Mazzoni e Moretti) che manterremo, l’idea è di passare la mano. Per tante questioni, soprattutto per l’onore, la cosa che mi interessa di più è rimettere tutto a posto, anche per la mia dignità, non lo nascondo, e più che altro per il bene di una cosa che sia chiama Spal alla quale tengo più di quanto si immagini, dica e soprattutto scriva. Poi se Butelli ha fatto il suo tempo, e credo anche io di sì, non vuol dire che bisogna lasciarsi da nemici, anzi… Prima ce la facciamo e prima finiscono offese e insulti e prima siamo tutti più tranquilli a cominciare da squadra, dipendenti, creditori, settore giovanile, eccetera…”.

Con la cartolarizzazione si risolverebbe tutto ma si perderebbero contributi importanti per gli per anni futuri…
“Io dico che tutti quelli che parlano della Spal hanno interesse per il fotovoltaico che a volte è stato anche deriso, che tutti dicevano che non sarebbe andato in porto e per il quale abbiamo dovuto fare una battaglia pazzesca sostenuta anche dai media nazionali. Il fotovoltaico, per la cronaca, l’ha pensato, portato avanti, fatto, pagato questa dirigenza con l’appoggio del Sindaco di Ferrara. Questa cartolarizzazione la aspettiamo da circa un anno e anche da prima. Se noi dopo un anno e passa in cui lavoriamo allo scoperto riusciamo a coprire certi buchi dovuti a tremila motivi che hanno causato altri problemi, vedi contributi saltati sui giovani, interessi più alti, debiti con i fornitori… eccetera, non mi sembra una cosa negativa. O vogliamo criticare anche su questo? Ho sempre detto, anche quando avevo tutti, ma proprio tutti, contro che avrei pagato tutti i debiti. Dall’anno prossimo ci saranno contributi più importanti per la Lega Pro e chi sarà al posto nostro se sarà più virtuoso avrà più aiuti. E poi vedrete che ci saranno parecchie novità regolamentari, credo ci sarà una rivoluzione nei prossimi due anni che porterà le società a spendere molto meno. Quindi se mi rinfacciano anche la  cartolarizzazione siamo posto!”.

Ma quello che ti verrà contestato è che anche se il fotovoltaico è stato fatto e pagato da voi, cartolarizzando la Spal perde soldi nel futuro anche se tu ripiani i debiti nel presente ma così facendo la cessione del club ti consentirebbe di guadagnare, o quanto meno di rifarti di una parte dei soldi spesi fin qui.
“Scusa ma perché questa domanda?”.

Perché non ci vuole molto a immaginare che la cartolarizzazione verrà interpretata anche, se non soprattutto, così.
“Ma da chi, scusa?”.

Da una parte dei tifosi, da una parte della stampa, da chi segue e/o ha a cuore le sorti della Spal.
“Prima di tutto si tratta di un’operazione finanziaria che stiamo portando avanti da mesi e l’abbiamo sempre detto. Sempre! Ma io, veramente, non ci posso credere. Rileggiti le interviste che ho rilasciato e non soltanto al tuo sito. L’abbiamo, ripeto, sempre detto! Daremo conto a chi di dovere, comunque. Ma se qualcuno si azzarda a gettare ulteriore discredito sulla società e su di me verrà immediatamente querelato. L’ho già detto, è ora di finirla ma di finirla veramente, non va mai bene nulla. Chiariamo un fatto: si parla da tempo di cifre e numeri che nessuno conosce. Noi non siamo tenuti a fare i conti con la stampa. Sono stato molto quieto sulle varie accuse ma questa è assurda perché si basa su cazzate, tipo le cifre dei debiti, quelle dei crediti e anche sul valore del fotovoltaico. Cifre sparate a caso e molto discordanti tra loro per un motivo semplice: sparano e sparate tutti a caso. Rispondo quindi che se qualcuno fa illazioni, da dietro una tastiera o dietro a una testata, sul fatto che proverò a fare questa operazione per guadagnarci misuri bene le parole perché la misura è colma e tutto viene fatto per la Spal. Insisto: per la Spal. E vedremo se non sarà così! Sono sei mesi che cerchiamo qualcuno che vuole rilevare la società e il fotovoltaico. C’è qualcuno? Eccoci qui, può prenderla subito. Se riuscirò a fare questa operazione, e sottolineo se, sarà per la Spal. Punto. Non si può gioire per una vittoria che buttate sempre lì accuse, sospetti e chissà quali manovre. Ma dài!”.

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