BOMBER DE VECCHIS, OSSERVATO SPECIALE DELLA VIRTUS CASTELFRANCO: QUI HO IMPARATO A ESSERE UMILE NONOSTANTE I GOL

Alessio De Vecchis è il capocannoniere della Virtus Castelfranco di mister Chezzi con nove gol messi a segno. Nelle ultime due stagioni il ragazzo, classe 1989, ha dimostrato di avere una certa confidenza con la porta, segnando trentatre reti in cinquantotto presenze con la squadra modenese.

Alessio, raccontaci un po’ la tua storia calcistica.
“Ho fatto tutto il settore giovanile nell’Ascoli. Poi sono passato al Matera in serie D, dove ho giocato solo un anno e abbiamo vinto sia la Coppa Italia sia i play-off. Alla fine di quella stagione mi chiamò il direttore Chezzi e arrivai qui a Castelfranco. Questo è il terzo anno che gioco qui”.

Cos’è stato per te giocare al sud?
“Sicuramente da quelle parti si gioca un calcio più fisico, più duro. A volte veramente duro. Il calcio qui al nord è sicuramente diverso, molto più tecnico. E anche come seguito il clima e differente. Le tifoserie del sud sono sempre molto molto calorose e molto più esigenti, diciamo così. Ho imparato molto laggiù. E’ stata una grande palestra per me. Umanamente soprattutto”.

Qual è stata l’esperienza più importante?
“Direi che è stata proprio questa. Qui è dove ho avuto più possibilità, anche di mettermi in mostra. Sono maturato molto come giocatore”.

Come sei arrivato al Castelfranco?
“Grazie ad un amico che giocava con me a Matera e mi faceva anche da procuratore. I quel periodo pare che fossero interessati al nostro portiere. Vennero a visionarlo in una partita e invece venni notato io”.

Ti senti definitivamente stabilito a Castelfranco o aspiri ad altre categorie?
“Beh, la famosa chiamata si aspetta sempre. Non nego che mi piacerebbe fare esperienze anche in categorie superiori”.

La cosa più importante che hai imparato in questa esperienza in Emilia?
“L’umiltà. Da quando sono arrivato qui ho sempre segnato abbastanza, e questo mi ha fatto diventare un po’ un beniamino, sia nello spogliatoio sia in città. Ma il mister e la società hanno sempre saputo tenermi con i piedi per terra, trattandomi come tutti gli altri. Questo mi ha fatto crescere molto”.

Com’è essere il bomber della squadra?
“E’ una gran bella sensazione”.

Com’è cambiato il Castelfranco in questi anni?
“La squadra di ogni anno è sempre un po’ una storia a sé. Comunque il direttore ogni anno fa un ottimo lavoro. Con budget molto contenuti riesce a costruire squadre di ottimo livello”.

Il mister?
“Beh, il mister mi fa sempre giocare, quindi non posso che reputarlo un ottimo allenatore (ride). Scherzi a parte è davvero molto bravo. Molto preparato. Studia ogni partita in maniera meticolosa e la prepara sul campo con grande attenzione. Lavoriamo moltissimo con lui”.

Che squadra è la tua?
“La classica squadra da D. Sono anni infatti che militiamo nella categoria. Ma la caratteristica principale credo sia il legame tra i giocatori, sia giovani sia anziani, e il mister”.

Hai già segnato nove gol. Non male come inizio.
“Sì, ho segnato tanto ma ne ho anche mangiati tanti. Sono contento di come sto andando, però speravo di fare un po’ meglio, e cercherò di fare meglio nel proseguo della stagione”.

Il gol più bello e l’errore più clamoroso?
“Non saprei dire qual è il più bello. Giuro. È difficile pensarlo per me. Invece gli errori più clamorosi rimangono in testa piuttosto bene. Quest’anno ho sbagliato due rigori, uno col Tuttocuoio e uno col Riccione. E quando sbaglio un rigore vado davvero fuori di testa”.

Come vi preparate per la partita con la Spal?
“Ci stiamo preparando molto bene. Stiamo lavorando moltissimo e sicuramente ce la metteremo tutta in campo. Si fa così quando si sta per incontrare una delle squadre più forti del campionato”.

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