Davide Vagnati ha sempre un occhio di riguardo per la Massese, squadra di cui è stato faro e guida dal 2003 al 2006. Nelle scorse settimane l’attuale diesse spallino, quando ancora però sapeva di essere stato riconfermato come uomo mercato della Giacomense, era riuscito a strappare a una nutrita concorrenza le prestazioni dell’eclettico Diego Vita, uno dei migliori esterni offensivi di serie D del campionato scorso. Classe 1993, il giovanissimo calciatore apuano salirà a Ferrara lunedì 22 (insieme a Coletta e Montorsi) per la presentazione ufficiale, per poi partire giovedì 25 con la truppa per il ritiro di Sant’Agata Feltria (RN). Si giocherà inizialmente il posto con Di Quinzio ma non è detto che i due possano anche coesistere. A questo penserà naturalmente Leo Rossi che non può non essere soddisfatto della squadra che sta nascendo.
“Devo dire che per me era già tanto tornare tra i ‘Pro’ con la maglia della Giacomense, adesso che sono alla S.P.A.L. è quasi un sogno, non ci credo” – attacca l’esterno di Massa – “Ho cominciato nelle giovanili del Pisa, quattro anni fino al fallimento poi sono stato a Carrara dove in un anno e mezzo tra campionato e Coppa Italia di categoria ho giocato 10 partite. Avevo voglia di giocare con maggiore continuità però, sono di Massa e proprio la squadra della mia città mi ha cercato. Non potevo dire di no anche se eravamo in Eccellenza. Abbiamo vinto il campionato e per poco anche quest’anno non ci siamo riusciti”. Corre Diego, corre come un dannato su e giù per la fascia, lui, ambidestro che preferisce giocare a sinistra per accentrarsi e scaricare in porta, quando capita, qualche sassata delle sue: “Quest’anno a Massa ho segnato otto reti, è stato un peccato non coronare quel girone di ritorno praticamente perfetto, il rigore a San Lazzaro contro il Castenaso in pieno recupero ci ha definitivamente tagliato le gambe. I Play-off? Una lotteria difficile, è andata così, ma per come avevamo iniziato il campionato non so in quanti avrebbero creduto che saremmo riusciti ad arrivare fino a lì”. E ora la S.P.A.L., una nuova avventura, stimolante e ambiziosa con la benedizione di un certo Marino Taddeucci, capocannoniere del girone D e bomber indiscusso della Massese che senza alcuna remora ritiene Diego capace di ambire alla cadetteria nell’arco di un paio di stagioni: “Marino è un giocatore incredibile, lo ringrazio perché è una brava persona. Ma tutta la Massese quest’anno ha dimostrato di essere un gruppo fantastico da Biagini, allo stesso Marino passando per Bartolomei con cui ho legato di più. Ferrara è una piazza importante, ha un tifo che ricordo ancora molto bene e mi aveva impressionato. Ci sarà tanto da fare e da migliorare, a 20 anni appena compiuti sarò a disposizione del mister e poi lui deciderà come impiegarmi in campo”. E quando gli chiediamo se i problemi fisici di inizio stagione sono definitivamente alle spalle risponde: “Assolutamente sì. Ho perso i primi due mesi di campionato per colpa di una serie di tanti piccoli strappi tra inguine e coscia che mi impedivano di fare anche i movimenti più semplici. Poi, per fortuna, tutto si è sistemato, sono tornato in campo e ho anche iniziato a segnare. Sto bene e non vedo l’ora di arrivare a Ferrara. Il modulo che preferisco? Il 433, senza alcun dubbio”. L’appuntamento è per lunedì 22, quando la campanella suonerà per la prima volta in via Copparo. All’appello non mancherà nessuno e anche Vita è già pronto a recitare un ruolo da protagonista nella S.P.A.L. che verrà.