Day after piuttosto turbolento per il Kaos Futsal. Come prevedibile, la rocambolesca sconfitta di venerdì contro il Real Rieti per 4 a 2, maturata nel finale dopo una prestazione generosa ma poco brillante, ha lasciato pesanti strascichi sul morale della squadra, ma soprattutto della società. Nessuno si è preso l’onere di parlare a caldo alla sirena conclusiva, ma a mente più serena è il presidente Angelo Barbi ad esprimere il malcontento che aleggia anche nella mente del patron Marco Calzolari: “Certe riflessioni è sempre meglio lasciarle al giorno dopo, così come non si possono prendere decisioni importanti nell’immediato post partita. Bisogna razionalizzare, ma quel che è evidente ormai da qualche partita è che il Kaos Futsal di oggi è un lontano parente di quello che qualche mese fa è arrivato a giocarsi la finale scudetto con Pescara. Da quel giocattolo perfetto siamo passati ad un corpo apparentemente senza idee e senza cattiveria. Dov’è finita la determinazione di un tempo? Sappiamo quali sono i problemi da risolvere e prenderemo le dovute contromisure per uscire da questa situazione, anche a costo di stravolgere tutto”.
Impossibile, quindi, non prendere in considerazione anche il divorzio da mister Leopoldo Capurso: “Nel calcio, spesso cambiare allenatore è la soluzione più semplice per dare una scossa a tutto l’ambiente, ma non penso che con questa mossa si risolverebbero le cose. In più, nella storia della nostra società solamente una volta siamo arrivati alla drastica misura dell’esonero. Valutiamo un po’ tutto, ma ogni decisione finale spetta comunque a Calzolari”. Anche il roster è in discussione: “Sicuramente in settimana avremo un faccia a faccia con tutta la squadra, perchè alla fine sono i giocatori ad andare in campo e vogliamo sapere cosa passa nelle loro teste. Il problema, a questo punto, è psicologico, ma i ragazzi devono capire che chi indossa questa maglia deve sputare sangue sul parquet, e figure come quelle che abbiamo raccolto in questo inizio di campionato sono inammissibili. Dobbiamo ritrovare lo smalto perduto, perchè non si diventa scarsi dall’oggi al domani e questo gruppo, fatta eccezione per un paio di elementi, nella scorsa stagione ha raggiunto traguardi impensabili”.
Parlare di mercato è presto, ma nell’occhio del ciclone sono finite alcune prestazioni inconsistenti di un paio di giocatori ritenuti chiave nell’economia della squadra: “Far nomi non mi piace, ma sicuramente tutti sanno di essere responsabili in egual misura in questo momento critico. Il Kaos non ha mai fatto pressioni per ottenere risultati, ma il rispetto è alla base di tutto e se dovessimo vedere ancora atteggiamenti sbagliati non esiteremo ad intervenire sul mercato a gennaio anche in maniera pesante”.