SPAL (4-2-3-1): Capecchi ; Ghetti (dal 1′ s.t. Meloni) , Zamboni, Lorenzi, Cabeccia ; Bedin, Schiavon ; Quintavalla, Centi, Laurenti (dal 15′ s.t. Bracaletti) ; Bazzani (dal 32′ s.t. Cazzamalli).
A disposizione: Righetti, Bortel, Rossi, Valtulina.
POTENZA (4-4-2): Gragnaniello ; Lolaico, Cardinale, Langella, Vanacore ; Frezza (dal 39” s.t. Lucenti), Berardi, Giannusa (dal 18′ s.t. De Simone), Catania ; Polani (11′ s.t. De Cesare), Aquino.
A disposizione: Tesoriero, Porcaro, Profeta, Smith.
Arbitro: Di Francesco di Teramo (Assistenti: Piovera di Seregno, Lunardon di Busto Arsizio)
Marcatori: 23′ p.t. Berardi (P), 3′ s.t. Meloni (S)
Note: giornata serena, terreno in pessime condizioni. Per tutto il primo tempo le tifoserie organizzate di Spal e Potenza sono rimaste all’esterno dello stadio in segno di protesta nei confronti della tessera del tifoso.
Spettatori: paganti 1.110 (più abbonati 1.937) per un incasso di poco superiore ai tredicimila euro
Angoli: 6a5 per la Spal
Ammoniti: Zamboni (S), Frezza (P), Berardi (P)
Minuti di recupero: 2′ p.t., 5′ s.t.
La Spal si presenta con la formazione annunciata, priva di Migliorini con Quintavalla dirottato sulla fascia destra e Schiavon a far coppia con Bedin in mediana: per i dieci undicesimi è la stessa squadra uscita vincente da Taranto una settimana fa. Si vede subito invece la mano di mister Monaco nel Potenza che tra gli altri deve rinunciare a Chiavaro per motivi di salute: oltre a dirottare Lolaico a destra vengono tolti dalla naftalina Vanacore (sarà tra i migliori) e Frezza mentre a Catania e Giannusa sono consegnate le chiavi del centrocampo lucano.
Comincia la partita, passano appena quattro minuti quando è la Spal che per prima si fa vedere in attacco con Ghetti ma la sua conclusione al volo dai trentacinque metri è velleitaria e si perde a lato della porta difesa da Gragnaniello. All’undicesimo l’azione gol più nitida di tutto il primo tempo: angolo di Centi dalla destra e Ghetti colpisce a botta sicura di testa ma Langella, un po’ fortunosamente, respinge la palla in fallo laterale. La Spal è prevedibile e leziosa e appare fin troppo sicura dei propri mezzi, il Potenza è sornione e guardingo, abile a ripartire in velocità sulle fasce con Vanacore e Catania in giornata di grazia. Al diciassettesimo sono ancora i padroni di casa a farsi vivi dalle parti di Gragnaniello: punizione di Centi e testa di Bazzani, bravissimo nel duello con Cardinale ad avere la meglio, ma la conclusione termina a lato. Passano tre minuti e va in scena l’azione fotocopia con Bazzani che ancora una volta non inquadra lo specchio della porta. Quando meno te lo aspetti il Potenza va in vantaggio. Minuto ventitré, Vanacore lungo l’out di sinistra serve Catania che, grazie ad un rimpallo favorevole su Ghetti, riesce a servire al centro Polani su cui rinviene Lorenzi lesto ad allontanare di testa e a servire involontariamente il pallone suii piedi di Berardi che da trenta metri lascia partire una staffilata rasoterra che si infila alla sinistra di un incolpevole (e coperto), Capecchi. La reazione della Spal tarda ad arrivare ed è tutta in una ennesima punizione che ha sempre come protagonisti Centi e Bazzani il cui colpo di testa termina ancora fuori. Poco prima della fine del primo tempo è Laurenti dalla sinistra a lasciar partire uno splendido cross su cui però sia Centi che Bazzani sono in ritardo. Il primo tempo è tutto qui e si chiude tra i fischi del pubblico. La ripresa si apre con la novità Meloni al posto di Ghetti, con Quintavalla arretrato sulla linea dei difensori e con Bedin (gladiatorio e anche oggi tra i migliori) con un turbante in testa, testimone della durissima battaglia del primo tempo con Giannusa. Passano tre minuti e la Spal pareggia. L’azione nasce dai piedi di Centi che trova il pertugio tra Cardinale e Giannusa e serve con il contagiri Meloni che sul filo del fuorigioco sguscia via al suo diretto avversario Langella e con un’abile finta supera Gragnaniello in velocità e deposita la palla in rete: tripudio del “Mazza” e gara che torna in parità. I biancoazzurri ci credono ed è Centi (tra i meno peggio) ancora a provarci dalla distanza ben servito da Meloni, palla fuori. All’ottavo si fa vedere il Potenza con un tiro cross di Frezza su cui Capecchi, non senza qualche difficoltà, ripiega in angolo. La gara si gioca prevalentemente a centrocampo con rapide incursioni da una parte e dall’altra ma senza effetti di rilievo. Sono innumerevoli le palle perse da una parte e dall’altra così come tantissimo è il tempo che si perde nel soccorrere i giocatori che troppo spesso finiscono per le terre senza interventi fallosi particolarmente vistosi e il gioco ne risulta inevitabilmente spezzettato e frammentario. Al trentacinquesimo il Potenza invoca il gol: angolo a rientrare di De Cesare e Capecchi respinge, secondo noi, sulla linea. Assalto finale dei lucani che, seppur stanchi, non lesinano a sortite offensive pericolose come quella dello stesso De Cesare in pieno recupero su cui Zamboni compie un intervento decisivo. Finisce tra gli assordanti fischi dello scontento pubblico ferrarese. Continua a non convincere la Spal tra le mura amiche e gli appena due punti conquistati sui nove disponibili sono un dato emblematico che inizia a far riflettere. Inconcludente, confusionaria, pasticciona e per tutto il primo tempo irritante, questa in sintesi è la prova offerta sul campo dai biancoazzurri. A fronte di un gioco deficitario e prevedibile di positivo è arrivato il punto e la prima rete stagionale di Meloni ma tra una settimana occorrerà tutta un’altra Spal per cercare di portare via un risultato positivo dal difficilissimo campo di Andria.