LE PAGELLE. SPAL-BASSANO

RAVAGLIA 7 – Il ragno nero dei biancazzurri si dimostra ancora una volta determinante. Due sole parate in novanta minuti ma con un coefficiente di difficoltà decisamente elevato a cui risponde in maniera eccellente. Attento e concentrato sulle uscite, riesce a infondere ai propri compagni di reparto una grande sicurezza. L’involontaria leggerezza di Como è solo un lontano ricordo.

BELLERI 6 – Chiede a gran voce il calcio di rigore nel primo tempo dopo essere andato a saltare (!) di testa anticipando il legnoso Porchia ma ha la sfortuna di incappare prima nell’arbitro che non vede e poi nell’assistente che non si addossa alcuna responsabilità decisionale. Prima, ma soprattutto dopo, non è che si metta particolarmente in luce in una giornata che lo vedeva tornare in campo dopo due settimane forzate di stop.

ZAMBONI 7 – Il capitano è sempre il capitano. Il reparto arretrato può contare su una autentica colonna che lascia nulla al caso e porta per mano i suoi compagni meno esperti. Eccellente in anticipo, di testa che siano Baido o Crocetti non fa differenza: non ne prendono una che sia una in novanta minuti. Per scuotere i suoi dal torpore iniziale della prima frazione si lancia anche all’arma bianca lungo la fascia e per due volte si sostituisce a Melara andando a sovrapporsi e crossare e il risultato che ne viene fuori è il solito, grande cuor di leone del nostro numero cinque.

BORTEL 6 – Sufficienza stiracchiata. La sua partita inizia con il rimpallo involontario che favorisce Venitucci e per poco non compie la frittata. Qualche campanile di troppo nella prima frazione, qualche momento di scarsa lucidità tamponato per sua fortuna da un Zamboni onnipresente. Si rifà nella ripresa, paradossalmente, in dieci uomini, si mostra più sicuro e più autoritario.

G. ROSSI 6 – Un primo tempo di generale sofferenza da quella parte, dove né lui né Bortel riescono a cavarci un ragno dal buco per i primi venticinque minuti. Si riprende poi bene e porta a casa una sufficienza meritata a fronte di un ordine e un impegno corrisposti da altrettanta affidabilità quando c’è da spazzare e chiudere in occasione dei timidi tentativi offensivi dei giallorossi.

MIGLIORINI 5.5 – L’anno solare che si chiude ha visto questo ragazzo deliziare il “Paolo Mazza” solo in rare occasioni. Troppo poco se confrontato con il gigante che si dimostra in trasferta. Anche oggi sbaglia troppi passaggi che sono ampiamente alla sua portata e quando c’è da cambiare marcia e velocizzare la manovra non è su di lui che questa squadra riesce a far leva. Un vero peccato perché ha talento. E pure tanto.

(COPPOLA 6)Quindici minuti di legna e generosità in mezzo al campo a quantità industriali che fanno da diga là dove il Bassano stava cercando di prendere vanamente il sopravvento.

BEDIN 6.5 – Una piacevolissima riscoperta di giornata dopo aver spesso “mancato” in questo girone di andata le partite che lo vedevano titolare al Mazza. Concentratissimo e, come accaduto un anno fa di questi tempi, in costante ascesa di forma tanto da permettergli di giostrare senza problemi il frenetico Venitucci che nel secondo tempo sparisce letteralmente dal campo.

MELARA 6.5 – La corsia di destra è come sempre quella preferenziale su cui arrivano in soccorso i palloni per Cipriani spediti con il radiocomando da “Gas” Melara. Nel primo tempo lo si vede anche andare a sinistra e guadagnare tre dei cinque corner che alla fine la Spal batterà; nella ripresa mette due volte il pallone sulla testa di Cipriani e in un’altra occasione è troppo egoista e preferisce il tiro (da dimenticare) all’ultimo passaggio.

CORSI 5.5 – Potrebbe essere stata l’ultima partita del ragazzo davanti al pubblico del “Paolo Mazza” che saluta con una prestazione che solo per bravura del portiere ospite non viene bollata con il gol di giornata. Primo tempo da dimenticare in un ruolo che ancora però, a pelle, non gli vediamo cucito addosso, in appoggio a Cipriani, da trequartista, dove la sua velocità viene tremendamente limitata. Lento e macchinoso nel girarsi e nell’offrire ai compagni il supporto giusto. Come detto la ripresa lo vede, almeno nei primi dieci minuti, più brillante e caparbio, alla costante ricerca del gol del vantaggio. Ma è troppo poco in un contesto di generale appannamento.

(COLOMBA 5.5)Venti minuti e passa a disposizione ma si vede poco, per non dire mai. Offre una mano in copertura ma è troppo lento quando si tratta di ripartire. E la Spal soffre anche per questo.

SMIT 5 – Troppo presto abbiamo parlato, troppo presto abbiamo cantato vittoria. Lo Smit delle ultime due gare era apparso un altro giocatore, trasformato, in positivo, dopo una prima parte di stagione assolutamente al di sotto delle proprie potenzialità. E oggi? Ci ricasca e lo fa nel peggiore dei modi, facendosi espellere in maniera sciocca per un fallo di reazione: c’è chi ha visto un pestone, chi una manata, chi tutti e due. Fatto sta che ha lasciato la Spal in dieci per venticinque minuti dopo aver fornito l’assist superbo per il gol a Cipriani. Assurdo. Inconcepibile per chi ha calcato la serie A. Che il 2011 ce lo restituisca più sereno. Il voto è una media tra il 7 della prestazione e il 3 per l’errore che poteva costare carissimo.

CIPRIANI 7Letale, come mai lo è stato in carriera, all’alba dei suoi trent’anni ha riscoperto il profumo del cannoniere vero, dodici gol in diciassette partite sono un bottino di tutto rispetto che coronano, al momento, una carriera meritevole di ben altri palcoscenici. Da tenere stretto e coccolare. Che la fortuna lo preservi così. Decisivo, appunto.

(FOFANA n.g.)Squillino le trombe, suonino le fanfare: Momo è tornato. Dieci minuti a fare la boa nella desolazione dell’attacco estense. Palloni toccati un paio, giusto per ritornare a prendere confidenza con  lo stesso pallone e con  il campo da gioco. L’anno che verrà deve restituircelo letale come si era presentato ad agosto. Questa Spal ha bisogno anche di lui.

NOTARISTEFANO 6 – L’ultima gara dell’anno al “Paolo Mazza” si chiude come tutti volevamo, cioè con i tre punti in tasca e la certezza che questa squadra viaggi a ritmo promozione. Peccato che anche Gubbio e Sorrento stiano facendo cose… disumane. Inizia con il 4231 con Smit, Corsi e Melara in appoggio a Cipriani e la Spal nel primo tempo fa, come al solito, tanta, troppa fatica a costruire azioni da gol e qualche lancio lungo di troppo in campo lo si vede. Nella ripresa torna all’antica, 442 con Corsi più vicino a Cipriani e qualcosa di meglio si vede, almeno fino all’espulsione che stravolge tutto quello che poteva eventualmente avere in mente.

 

BASSANO

Grillo 6; Basso 6, Pellizzer 6, Porchia 6, Ghosheh 6; Lorenzini 5.5, Caciagli 6.5 (Criaco n.g.), Mateos 5.5; Venitucci 6; Crocetti 5.5, Baido 6.

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