NOTARISTEFANO: “VOGLIAMO RICOMINCIARE SUBITO A VINCERE!”

CHE SPAL DOMENICA…”.  Il tecnico è pronto e carico per questa lunghissima volata finale: “Vedo i ragazzi vogliosi. Sono tornati dalle vacanze in forma, ce lo dicono gli esami che abbiamo fatto e questo è molto importante. Vogliamo fare ancora meglio di quanto fatto finora. Ne abbiamo le possibilità e soprattutto, voglio dirlo un’altra volta, qui c’è un gruppo stupendo. Gli obiettivi nostri e della società ormai sono chiari e c’è una comunione di intenti assoluta. Il mercato? Non ne abbiamo nemmeno parlato. Stiamo bene e siamo fortì anche così e poi abbiamo tutto gennaio per valutare”. Domenica c’è il Monza: “Stanno bene fisicamente. Si chiudono e ripartono e mi aspetto la solita gara con la Spal all’attacco”. Formazione: Paolino Rossi e Meloni al posto degli squalificati Smit e Cipriani con Battaglia di nuovo titolare dopo l’infortunio: “Non dico nulla ma rispetto a quello che si può immaginare ci saranno novità”.

Ricomincia da tre… ntadue, la Spal. Tanti sono i punti conquistati finora. Abbastanza per avere otto lunghezze di vantaggio sull’obiettivo massimo di inizio stagione, vale a dire i playoff. Non sufficienti, invece, per raggiungere il traguardo più ambito, quello del primo posto, lontano cinque punti. Da domenica prossima in quel di Monza, i biancazzurri sono quindi chiamati a una corsa ancora più veloce anche se sarà assai dura per Gubbio e Sorrento, le uniche squadre che precedono la Spal, mantenere un ritmo forsennato del genere. Per non dipendere da nessuno, però, Notaristefano guarda soltanto in casa sua. Dove, e fin qui si è visto bene, ce n’è abbastanza per poter affermare che non esiste impresa impossibile. Questa è la speranza, questo è diventato il punto di arrivo sperando di festeggiare qualcosa di importantissimo a fine stagione. Il problema è che quello che resta del girone di ritorno, praticamente tutto, cioè, sarà persino più impegnativo di quanto fatto sino a questo punto. Con sessantasei punti finali, salvo sorprese, ci sarà di che festeggiare. Ma per arrivare lì, considerando pure il punto di penalizzazione comminato al club di Butelli, Zamboni e compagni dovranno, appunto, migliorare ancora. A cominciare proprio da dopodomani in Brianza dove il lungo cammino ricomincerà senza gli squalificati Cipriani e Smit. Queste assenze, decisamente pesanti, il calciomercato di riparazione, la condizione dei giocatori dopo le feste e poi la formazione anti Monza, l’andamento della settimana lavorativa e i soliti argomenti settimanali diventano il centro di gravità del Notaristefano pensiero in vista della prima partita ufficiale del 2010.

Cominciamo proprio da un bilancio dell’anno passato spallino. Abbiamo già scritto che, in quanto a media punti, la tua Spal è stata la quinta squadra italiana e tu il terzo tecnico. Mica male…
“Sì, sono contento per i ragazzi perché questi numeri sono frutto del loro impegno, della loro deterninazione e dei risultati che hanno fatto. Certo, sono contento anche per me perché sessanta  punti sono tanti anche se, purtroppo, contano poco come giusto che sia visto che sono da dividere per due tornei”.

Eppure, nonostante questi numeri, l’anno scorso non sono arrivati i playoff e quest’anno la strada è ancora molto lunga. Che cosa bisognerà fare per migliorare gli ottimi dati di cui sopra?
“E’ semplice. Bisogna fare meglio, cioè più punti. E’ un concetto che dico ai ragazzi da prima delle feste. Avete fatto tanto e bene, ho detto loro, ma ora dovete fare ancora meglio per raggiungere il sogno che abbiamo. Dobbiamo avere fame come prima, più di prima e non sentirci mai appagati. Abbiamo queste possibilità perché, lo voglio sottolineare ancora, qui c’è un gruppo stupendo che ha anche grossa qualità”.

Hai detto più volte che bisognerà aspettarsi una seconda parte di torneo più dura e faticosa. Spiega perché e quali saranno gli avversari più diretti?
“Perché storicamente così va in questa categoria. Molti faranno delle rivoluzioni sul mercato e si vede già in questi giorni, e questo porterà maggior equilibrio. Si rinforzeranno i più deboli e, certo, a volte facendo tanti cambiamente si può anche sbagliare. Per quanto riguarda i nostri avversari, dico Gubbio e Sorrento per forza di cose, poi lo Spezia che ha potenzialità economiche importanti così come la Cremonese e il Verona. Le solite note, insomma. Vedremo anche che cosa farà la Reggiana sul mercato. Ci aspetta un altro campionato, vedrai”.

Dove chiederai ai tuoi di migliorare? In continuità? In concretezza? In punti da fare in casa. Dove?
“Come dico sempre: in tutto. La crescita è tale se è generale e noi dobbiamo crescere anche dove siamo già forti. In quanto a continuità, invece, non più di tanto visto che sono nove gare che non perdiamo”.

Faccio una parentesi. Hai letto in questi giorni le nostre interviste esclusive al Presidente Butelli e al Direttore Pozzi? Dovrebbero esserti fischiate le orecchie…
“Sì, ho letto, mi sono fischiate, certo (ride). Quello che dicono e vogliono loro lo vogliamo anche noi. Anzi, noi vogliamo dare a loro, ma anche a noi, grandi e nuove soddisfazioni”.

Oggi sappiamo che eri a pranzo con gli stessi Butelli, Pozzi e con il tuo vice Ceramicola. Non ci dirai mai tutto ma hai chiesto rinforzi tu o il primo posto loro?
“Guarda, credimi, non abbiamo nemmeno parlato di mercato, del resto sì, ne abbiamo parlato eccome. Ci hanno chiesto ancora  di fare girone di ritorno alla stragrande, non solo bellissimo come l’andata. Ma c’è una comunione d’intenti assoluta con la società”.

Nel bilancio del girone di andata tra punti guadagnati e persi immeritatamente credo vi manchino un paio di punti. Sarebbero trentaquattro più uno, quello della penalizzazione…
“Sono d’accordissimo. Quelli di Crema ci mancano e pure tanto. Ce ne manca anche uno a Lumezzane. Arrivare a trentacinque nel ritorno sarebbe buono, anzi firmo subito perché secondo me dovrebbero bastare”.

Ecco, quale quota immagini sarà quella della promozione?
“Direi sessantaquattro”.

Quali sono stati i giocatori che ti hanno sorpreso maggiormente finora e quali quelli a cui chiederai un altro salto di qualità?
“Non mi ha sorpreso nessuno perché i miei li conosco bene e sapevo cosa potevano dare. Anzi, ti dirò che sono sicuro possano dare ancora di più. Fofana, per esempio, può certamente crescere visto che è stato fuori tanto. Chiedimi se sono convinto di quello che ho appena detto…”.

Sei convinto?
“Di più!”.

Durante la vostra cena prenatalizia e poi in un’intervista esclusiva qui su Lo Spallino.com il presidente, Cesare Butelli, è uscito allo scoperto. Dobbiamo puntare al primo posto, ha detto… Lo ha chiesto anche a te privatamente?
“Sì, come dicevo prima se n’è parlato più volte. E me lo ha chiesto anche privatamente. Siamo lì, dobbiamo e possiamo fare meglio, logico che si debba puntare a vincere”.

Ha anche aggiunto, “il Pres”, che la società è attenta e non ha alcuna intenzione di lasciare nulla di intentato per raggiungere la serie B. Traduci tu la disponibilità in fatti concreti…
“Non lo so, penso parlasse di eventuali bisogni di materiale umano e calcistico, di giocatori quindi. Ma vedremo se ce ne dovesse essere bisogno. Abbiamo un mese per pensarci”.

Per quanto riguarda i nomi e il calciomercato sei più ermetico del Direttore Generale, Gianbortolo Pozzi, ma le chiacchiere stanno a zero nel senso che da oggi vi mancheranno Marongiu, Laurenti e tra un po’ Zamuner e si tratta di operazioni obbligatorie visto che eravate troppi. Ora siete ventidue più Cosner che però, e purtroppo, rientrerà soltanto in Primavera. Lo stesso Pozzi dice che acquisterete ancora soltanto se qualcuno, ma non i big, vi chiederà di partire… Confermi?
“Sì, sì e aggiungo che in questa categoria rispetto, per esempio, alla serie B non servono rose ampissime, ci vogliono ventidue o ventitrè giocatori per non far sentire escluso nessuno. E finora a volte i nostri rincalzi sono stati determinanti e questo è importante. Molto”.

Ritornando ai ragazzi andati in prestito avranno finalmente l’occasione di giocare e dimostrare di essere da Spal il prossimo campionato. Hai detto loro qualcosa di particolare? Vuoi farlo da qui?
“Non ho detto nulla di eccezionale se non quanto dicevo loro anche prima. Che hanno un’occasione per dimostrare che cosa vogliono fare da grandi. Avranno possibilità di giocare di più e noi speriamo di rivederli maturi qui con noi”.

Due indiziati a partire sono Ghetti, chiuso da Belleri, e Meloni che vorrebbe giocare di più. A te che cosa hanno detto?
“Assolutamente nulla”.

Dài, mettiamola così. Se Ghetti e Meloni partiranno che cosa chiederai dal punto di vista dei ruoli?
“In quel caso coperture in quei ruoli specifici”.

Sei più faticoso del Comandante! Allora i nomi, che peraltro abbiamo già fatto qui sul nostro sito, te li rifaccio io. Agnelli, che è un tuo pallino, per il centrocampo e Germinale per l’attacco. Visto il rendimento degli esterni temo che Tulli resterà un desiderio, magari per l’estate prossima.
“Eh eh… rido perché giri al largo e poi zac che butti lì la domanda sul mercato. Sei un fenomeno. Lo sai che nomi non ne faccio. Posso dirti che quelli che hai fatto sono nomi interessanti ma adesso noi, e non è una frase fatta, dobbiamo pensare a vincere e a vedere che cosa faremo a gennaio per capire se eventualmente ci sarà bisogno di qualcosa. Ora siamo questi e va molto bene così”.

Non rischiate di essere troppo pochi dietro se Ghetti, ammesso che parta, non verrà sostituito? Oppure vi fidate di Vecchi?
“Guarda, io di Ale (Vecchi) sono molto contento. Ha avuto una grande crescita e glielo ho detto prorio ieri. E’ arrivato come esterno ma lo vedo meglio in mezzo e di fianco a Marco (Zamboni), Francesco (Battaglia) e Milan (Bortel) è cresciuto giorno dopo giorno”.

E se non dovesse partire nessun altro chiederai comunque almeno un rinforzo? E in quale ruolo?
“No, non chiederò nessuno”.

Ho finito di tormentarti con il mercato ma alla voce rinforzi, di fatto c’è anche un certo Locatelli…
“Sì, ci aspettiamo tutti molto da Tomas per le sue qualità, per la conoscenza che ha del calcio, per le sue invenzioni. Ci può dare una grossa mano. Lo aspettiamo con tranquillità e con molta voglia di vederlo”.

Torno un attimo indietro con l’ultimissima domanda sul mercato, giuro. Hai avuto la promessa che Cipriani e gli altri big non partiranno?
“Non mi sono nemmeno posto il problema perché conosco benissimo le ambizioni della società e qui con noi Giacomo non sta bene ma benissimo. Alla Spal, con i giocatori della Spal e a Ferrara!”.

Parliamo un attimo del mercato degli altri. Salvo colpi di scena Gubbio e Sorrento faranno come la Spal, sistemeranno qualche cosina, cioè, senza ovviamente stravolgere la squadra. Spezia, Cremonese e Verona, tra le grandi, invece, si rafforzeranno molto. Parecchio faranno anche le formazioni più attardate rendendo più equilibrate anche le partite fin qui più facili. Tu che cosa ti aspetti?
“Quello che dici è normale, chi non ha fatto benissimo, come dicevamo prima, cercherà di migliorare. Però bisogna stare anche attenti e ne avete avuto una dimostrazione qui a Ferrara due anni fa: eravate in zona playoff e i quattro arrivi hanno scombussolato un po’ il tutto”.

Per quello che hai potuto leggere quale credi sarà il colpo grosso di questo mercato?
“Se è vero quello che dicono senza alcun dubbio Buzzegoli allo Spezia”.

Concordo totalmente. Per me è da serie A, nemmeno da B dove con il Varese è finora il secondo miglior centrale della serie cadetta. Ma ti chiedo: come fa uno in lotta per andare in serie A con il Varese a scendere in Prima Divisione?
“Me lo chiedo anche io e  francamente non capisco”.

Ritorniamo a Locatelli. Ci hai già detto che lo userai rischiando un po’. Nel senso che schiererai comunque le due punte. Per non penalizzare Melara dovrai chiedere un po’ di sacrifico ai centrocampisti centrali e a Giovannino Rossi, quindi…
“Sì, beh, per il pensiero che ho, che magari in qualche gara varierà, l’idea di massima è questa proprio per non togliere Fabrizio dalla fascia. Ma poi i numeri contano poco. Ti faccio un esempio. Anche ieri voi de LoSpallino.com avete scritto che nella partitella abbiamo giocato con il 4411 mentre altri tuoi colleghi hanno visto un 4231… Sai qual è la verità? Che un modulo si vede soprattutto in fase difensiva e di fatto avete ragione tutti perché si tratta di moduli uguali!”.

Dal punto di vista fisico come sta Locatelli e quando pensi di riaverlo davvero al massimo?
“Ha ripreso, sta facendo bene, e la cosa più importante è che non salti gli allenamenti. Così facendo cercheremo di fargli fare sempre più minuti per averlo entro un mesetto al top pronto per giocare tutta la partita”.

A proposito di condizione come stanno gli altri recenti infortunati Battaglia, Belleri e Fofana?
“Bene, bene. Ma tutti stanno lavorando bene. Manuel ha avuto un problema ieri allo stomaco ma  oggi si è allenato, quindi nessun problema”.

A Ravenna, nell’ultimo impegno dell’anno, abbiamo visto per la prima volta la squadra un po’ sulle gambe. Mi riferisco soprattutto a Belleri, Fofana e Melara. Un calo fisiologico, credo. Adesso come state, come hai ritrovato il gruppo?
“Bene, confermo. Riguardo al calo fisiologico di Ravenna era dovuto alla partita precedente giocata soltanto quattro giorni prima. Certo, era così anche per loro ma la struttura fisica è diversa. A Ravenna abbiamo accusato un po’ di stanchezza, ma abbiamo ritmi alti anche ora, in questi giorni, quindi siamo tranquilli”.

Ci sono stati problemi… di bilancia, alla ripresa degli allenamenti? Cipriani e Fofana, tra gli altri, si sono allenati molto anche durante le feste…
“Non sono stati i soli, Cippo e Fofa. Sono molto contento di questo. Si vede dai dati telemetrici che abbiamo. Ci sono ottimi riscontri per tutti. Dal punto di vista del peso al massimo abbiamo riscontrato qualche etto in più per qualcuno ma in per altri il peso è addirittura calato. E sai cosa vogliono dire queste cose? Che i ragazzi sono dei grandi professionisti”.

Questa settimana ha seguito gli allenamenti spallini un tuo amico ed ex compagno, Annoni. Come ha visto la tua squadra?
“Intanto ha visto il Monza dal vivo a Crema con noi oltre ad altre gare che abbiamo visto insieme in televisione. Mi ha detto che è rimasto impressionato dai nostri ritmi, dalla voglia di lavorare e dalla serenità di questo gruppo”.

A Monza, a parte gli squalificati, avrai tutti a disposizione?
“Sì, assolutamente”.

Locatelli comincerà in panchina. Quanto potrebbe giocare oggi?
“Una mezzoretta ma alla fine quando i ritmi calano”.

Come sono andati questi giorni di allenamenti?
“Bene, come dicevo, è tutto a posto”.

Si ricomincia da Monza. Avversario non impossibile che ha giocato anche mercoledì il recupero. All’andata, però, vi ha costretto a giocare forse la vostra peggiore partita stagionale…
“Sì, è vero, la ricordo ancora. C’era un campo orrendo ma dopo un brutto primo tempo abbiamo avuto occasioni importanti nella ripresa. Loro fecero una buona partita giocando molto chiusi e usando le ripartenze nelle quali erano e sono ancora veloci. Sono rimasti praticamente gli stessi”.

Come hai visto i brianzoli nelle gare che hai potuto visionare anche dal vivo?
“Come una squadra che sta bene fisicamente e pur giocando su campo brutto, a Crema, ha retto bene fino al termine”.

Quali sono i giocatori che temi maggiormente?
“Ferrario, la punta, e Ricci che è un esterno sinistro alto molto bravo. Iacopino lo conosciamo tutti e poi, dietro, Fiuzzi è un ottimo elemento”.

Quale tipo di partita ti immagini?
“La spal che attacca e loro che si difendono e ripartono anche se spero possano spingere di più rispetto al recupero di questa settimana”.

Parliamo di formazione. Non la comunichi mai prima ma credo che questa volta avrai poco da inventarti. Ritorna Battaglia, Paolino Rossi confermato al posto di Smit, Meloni ritorna titolare al posto di Cipriani. Tutto giusto?
“No!” (ride)

Potrebbe esserci qualche altra novità?
“Sì, ci saranno ma non dico niente”.

Ti butto lì due dati. Uno l’ha scovato qualche giorno fa Paolo Negri, su La Nuova Ferrara. Nelle prime nove trasferte di questo torneo la Spal è andata in vantaggio ben otto volte. Soltanto a Lumezzane, ovviamente, non siete andati avanti. Per il resto quando avete poi vinto (Bassano, Cremona, Bolzano, Reggio Emilia e Como) o pareggiato (Crema e Ravenna) e persino perso (Sorrento) siete sempre andati sopra. Vorrà pur dire qualcosa…
“Sì e aggiungo che molte volte siamo andati in vantaggio presto. E questa è una cosa che mi piace molto perché vuol dire che non facciamo calcoli ed entriamo in campo per vincere, sempre e ovunque. E significa avere una grande mentalità. Questa è la strada giusta”.

Il secondo dato, che speriamo porti fortuna, è del nostro mitico statistico Andrea Tebaldi. Due anni fa la prima partita dell’anno solare 2009 fu proprio a Monza. E la Spal vinse per 2 a 1…
“Speriamo… perché io, a Novara, nella prima partita dell’anno ho perso in casa contro il Monza!”.

Numeri, mercato, infortuni… mettiamo tutto da parte. C’è da vincere. Tanto e subito. Sei, anzi: siete, pronti?
“Sì, sì, sì… assolutamente! Non ci fa paura pensare di dover vincere. Dobbiamo mantenere umiltà voglia e concentrazione. Così il resto verrà di conseguenza”.

PROBABILE FORMAZIONE
SPAL 442
Ravaglia, Belleri, G. Rossi, Coppola, Zamboni, Battaglia (Bortel), Melara, Migliorini, Fofana, P. Rossi, Meloni.
All.: Notaristefano.
A disp.: Capecchi, Bortel (Battaglia), Ghetti, Bedin, Pallara (Colomba), Corsi, Locatelli.

 

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