ESCLUSIVA. CERAMICOLA, MOLTO PIU’ DI UN VICE ALLENATORE

In due anni la sua voce, a parte in campo, non si è mai sentita. Eppure lui è molto più che un secondo. Giampaolo Ceramicola, infatti, non è solo il tecnico di fiducia che affianca Egidio Notaristefano alla guida dei biancazzurri, ma è un vero proprio uomo spogliatoio, pronto a raccogliere le confidenze dei giocatori, sempre in prima linea quando c’è da ridere o da architettare scherzi. Questa spiccata vena guascona è un po’ inaspettata. A vederlo sembra una persona quasi seriosa, Ceramicola: “Io sono sempre stato, anche quando giocavo, il primo tra i casinari. Mi piace tenere alto lo spirito dello spogliatoio, scherzare con i giocatori. Poi sono romagnolo, quindi diciamo che la simpatia ce l’ho nel sangue… Da fuori non si direbbe? Inganno, io in realtà sono un allegrone, uno da compagnia”.

E la vita sul campo?
“Innanzitutto mi piace fare le cose seriamente, ma questo è quasi scontato. Sento molto le partite, molto più ora che sono dall’altra parte che non quando ero giocatore. Allora se la gara iniziava alle due e mezza, fino alle due e venti ero lì a dire cavolate, poi mi scaricavo in campo. Mi sento una responsabilità quasi pari a quella che ha Egidio, ovviamente tra virgolette, cerco sempre di smussare i problemi che possono presentarsi, sono il confidente di tutti. Mi raccontano tante cose che forse neanche ai familiari dicono. E’ un lavoro che mi piace e poi essendo caratterialmente molto estroverso forse sono anche predisposto”.

L’amicizia con Egidio risale ai tempi di Lecce?
“Sì, eravamo sempre insieme in quei quattro anni, eravamo proprio culo e camicia. Ci capiamo con uno sguardo, ora”.

Ti aspettavi la chiamata dell’anno scorso per seguire Egidio a Ferrara?
“Ma va. E’ stato un fulmine a ciel sereno. Mi ha chiamato una domenica sera alle 11 chiedendomi se volevo seguirlo a Ferrara. Detto, fatto, siamo partiti. Io allenavo le giovanili a Misano, vicino a casa, non mi aspettavo proprio niente del genere”.

Caratterialmente siete simili?
“No, opposti. Nessun scontro, ma ognuno ha le sue idee e ci confrontiamo. Lui è silenzioso, tranquillo, super tecnologico. Io il contrario, casinaro, il computer ce l’ho con la muffa. Siamo due poli opposti e credo si vada molto d’accordo anche per quello”.

La soddisfazione maggiore da quando sei a Ferrara?
“L’anno scorso è stato un insieme di cose. Siamo arrivati in una situazione assolutamente non facile, tanto che spesso ci siamo chiesti chi ce l’aveva fatto fare. Secondo me l’anno scorso il mister, insieme ai giocatori, ha davvero fatto un miracolo… Quest’anno abbiamo l’obiettivo di migliorarci e, ok, serie B serie B, anche se non è mica così facile eh… Comunque se vogliamo parlare di soddisfazioni personali, per me sono sì sono i risultati in campo ma anche il contatto con i giocatori. Certo, sono l’allenatore in seconda e quindi conto fino a un certo punto, ma sentire che i giocatori hanno fiducia in me è molto gratificante”.

Con chi c’è maggiore confidenza?
“Con Zambo, Coppola, ma un po’ con tutti. I più giovani? Sì, anche con loro, hanno l’età dei miei figli e quando c’è bisogno e fanno arrabbiare arrivo anche con gli scapaccioni”.

Ma il desiderio di Ceramicola è di diventare primo allenatore?
“Onestamente no. Io mi sento super gratificato così a fare l’aiutante di Egidio, non ci ho mai pensato. Dopo aver smesso di giocare ho staccato del tutto col calcio, ho aperto perfino una pizzeria al taglio a casa mia, a Riccione… Facevo io le pizze, lavoravo venti ore su ventiquattro, insieme ad un mio amico panettiere. Poi lì a vicino a Misano ho iniziato ad allenare in Eccellenza e Promozione, infine alla scuola calcio e così mi sono un po’ riavvicinato al pallone. Poi è arrivata la chiamata di Egidio ed io sono felice così, nel mio ruolo di secondo”.

Pensi di poter temere un po’ troppo le pressioni?
“Ma no, quelle me le sono sempre prese, sono sempre stato in prima fila in tutte le squadre in cui sono stato, anche in ruolo da capitano. Mi piace prendere i problemi di petto. Però questo ruolo che ho ora di aiutante mi soddisfa molto, non penso ad altro”.

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