L’AVVERSARIO. LA REGIA, ETERNA RIVALE

E fanno ventiquattro. Tanti sono i derby disputati tra Reggiana e Spal dal l992, ultima di serie B per entrambe, con un bilancio pressoché di parità (sette vittorie granata, otto ics e nove vittorie spalline) con l’ultima vittoria della Regia tra le mura amiche che risale ormai alla penultima giornata del campionato 2004/2005. Limitatamente a questo campionato, tre vittorie e due pari nelle cinque gare interne sin qui disputate ma soprattutto una inviolabilità del “Giglio” che dura dallo scorso venticinque aprile quando l’ultima squadra a tornare a casa con i tre punti è stata, udite, udite, la Spal di Egidio Notaristefano. Alla guida dei granata da questa stagione c’è il quarantaduenne Amedeo Mangone, ex difensore centrale di Bologna, Roma, Parma e Piacenza tra le altre, cinquecento gare e passa tra i professionisti in diciannove anni di onorabilissima carriera. Milanese doc, è alla sua quarta stagione tra i professionisti dopo tre anni trascorsi a Pavia con buonissimi risultati. Gioca con il 4-3-1-2.
Tra i pali Mangone può contare su due bravi e giovani calciatori. Favorito a vestire la maglia numero uno è il ferraresissimo Niccolò Manfredini, giunto due estati fa in comproprietà dalla Fiorentina, centonovantadue centimetri di grande affidabilità nonostante i ventidue anni compiuti nel maggio scorso. Il suo secondo, si fa per dire, è il pari età Daniel Offredi, arrivato in granata in prestito dall’Albinoleffe, centonovanta centimetri, scuola Milan e già autore di sette partite in questo torneo.
La difesa vede come titolari inamovibili la coppia centrale composta dagli esperti Danilo Zini (sul centrodestra) e Massimiliano Mei (sul centrosinistra). Il primo, classe 1978, nativo di Correggio, è un marcatore puro al suo sesto campionato con gli emiliani e vanta un passato di tutto anche nella serie maggiore con le maglie di Pistoiese, Ascoli, Catanzaro e della stessa Reggiana con cui esordì nel lontano 1998; il secondo, è un vero e proprio jolly di difesa, nato terzino per necessità è stato riadattato a ricoprire il ruolo di centrale che sta portando a compimento con buonissimi risultati: ventinove anni, di Lucca, è al suo terzo anno a Reggio Emilia dopo aver militato anche nel Venezia e nella Torres Sassari dopo un fugace esordio tra i cadetti con la maglia del Cagliari. Le fasce sono il rompicapo di Mangone. Vista la squalifica dell’ultimo arrivato, l’esperto Salvatore Lanna (1976), sulla corsia mancina verrà con ogni probabilità confermato il giovane Matteo D’Alessandro, classe 1989, secondo anno in Emilia, scuola Genoa, società che detiene tuttora il cartellino del giocatore: nato come esterno di centrocampo, il calciatore ha nella duttilità la sua arma migliore e può giocare indifferentemente sulle due fasce con una predilezione per la corsia mancina a cui vanno sommate una buona corsa e discreto dribbling. A destra agirà il palermitano Benedetto Iraci, ventuno anni compiuti a febbraio, già tre stagioni alle spalle tra i professionisti tra C2 e C1 dove ha vestito le maglie di Noicattaro, Paganese, Taranto e Potenza (nelle ultime due piazze si è diviso nell’ultimo campionato) che durante il mercato estivo è stato più volte accostato anche alla Spal: nasce esterno destro di un centrocampo a cinque e, al pari di D’Alessandro, è più bravo a offendere che a difendere.
A centrocampo il “cervello” della Reggiana è rappresentato dal milanese Davide Saverino, trentatré anni, il primo della lunga serie di giocatori “scartati” dalla Cremonese che a Reggio Emilia ha conosciuto una nuova vita: secondo anno in granata, dopo essere rimasto per tutta l’estate senza contratto e aver rinunciato a tutte le offerte pur di chiedere alla Reggiana la riconferma, è stato accontentato e, da vero leader, ha subito ripreso in mano le redini del gioco della squadra di Mangone andando a segno già due volte in dieci incontri disputati. Giocatore completo, dal tocco sopraffino, piedi che “pensano” come si usa dire, ottimo anche sui calci da fermo, è qui che la Spal dovrà fermare sul nascere le azioni pericolose dei granata. Al suo fianco agiranno a destra il classe 1990 Marco Augusto Romizi e, a sinistra, il napoletano Antonio Maschio. Il primo, ex capitano della primavera della Fiorentina, personalità a palate che ne fanno uno tra i giovani più promettenti in assoluto della categoria, è in prestito per il secondo anno consecutivo dalla società gigliata dopo aver collezionato diciannove presenze la scorsa stagione in Emilia; il secondo, nativo di Somma Vesuviana, è ormai un veterano dei granata: trentadue anni, è alla sua quinta stagione con oltre centoventi gare all’attivo e tredici gol dopo una carriera trascorsa tra Salerno, Benevento, Fermo e San Benedetto del Tronto, sempre tra C1 e C2.
Tra le linee, nella consueta posizione di trequartista puro, il secondo “cervello” granata, Giuseppe Alessi, classe 1977, quarto anno da numero dieci a Reggio Emilia e una carriera funestata da mille infortuni che ne hanno pregiudicato un percorso meritevole di ben altra categoria nonostante il suo curriculum racconti di appena quaranta gare in B e duecento in C1. Devastante su calcio piazzato, rigorista e autentico uomo squadra della formazione di Mangone, una media di cinque gol e dieci assist a stagione. In panchina, pronto per ogni evenienza, c’è il brasiliano André Fabiao Viapiana, brevilineo di centosettantaquattro centimetri, classe 1981, rivelazione dello scorso campionato che lo ha visto protagonista anche nel derby di andata a Ferrara in cui ha castigato Capecchi con un gran tiro dal limite dell’area, la sua specialità: dopo una parentesi nella B svizzera con la maglia del Lugano, arriva da trenta gare da titolare con la Reggiana e quattro gol ma in questo primo scorcio di campionato non sembra che Mangone abbia particolare fiducia in lui e gli preferisce sovente il giovane Romizi.
L’attacco poggia le basi su altri due giocatori che hanno vestito la maglia della Cremonese: Gianluca Temelin e Massimiliano Guidetti che, proprio a Cremona come tandem titolare proprio non riuscivano a integrarsi a differenza di adesso. Il primo, trentaquattro anni compiuti, ha vestito la maglia della Spal  dal 2000 al 2003 ed è rinato dalla cura Mangone dopo una stagione travagliata in Emilia; sin qui, in dodici partite ha già messo a segno quattro reti. Il secondo, classe 1976, non è stato riconfermato in Lombardia nonostante le dieci marcature della stagione passata e ha scelto di rimettersi in gioco a Reggio Emilia dove ha già trovato la via della rete cinque volte in dieci presenze, mica male: carriera di tutto rispetto per la seconda punta comasca soprattutto in terza serie dove non è mai andato sotto le dodici reti di media a stagione riuscendo anche a segnarne diciannove con la maglia dello Spezia nel 2004. Dalla panchina una possibilità a gara in corso potrebbe averla l’ex primavera del Lecce Piergiuseppe Maritato, cosentino di Cetraro, classe 1989, poche e sparute presenze l’anno scorso a Giulianova e già due gol invece quest’anno in otto presenze, giunto in estate in prestito dalla Fiorentina. Mancherà per squalifica l’altro gioiellino del reparto avanzato Matteo Chinellato, classe 1992 e protagonista indiscusso della formazione primavera del Genoa la scorsa stagione.

LA ROSA

Portieri
Bellucci, Manfredini e Offredi

Difensori
Adamo, Aya, Bettoni, D’Alessandro, Iraci, Lanna, Mei e Zini

Centrocampisti
Alessi, Arati, Bovi, Di Chiara, Maschio, Migliaccio, Romizi, Saverino e Viapiana

Attaccanti

Chinellato, Guerra, Guidetti, Mangiarotti, Maritato e Temelin

 

IL CAMMINO

1a 22/08/2010 SudTirol – Reggiana 1-1
2a 29/08/2010 Reggiana – Spezia 1-1
3a 05/09/2010 Sorrento – Reggiana 4-3
4a 12/09/2010 Reggiana – Monza 3-2
5a 19/09/2010 Como – Reggiana 0-2
6a 26/09/2010 Reggiana – Verona 0-0
7a 03/10/2010 Lumezzane – Reggiana 2-2
8a 10/10/2010 Reggiana – Paganese 2-1
9a 17/10/2010 Gubbio – Reggiana 2-1
10a 24/10/2010 Reggiana – Cremonese 3-0
11a 31/10/2010 Alessandria – Reggiana 0-1
12a 07/11/2010 Ravenna – Reggiana 2-0

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