LA RABBIA DI NOTARISTEFANO: “DOBBIAMO RESTARE SEMPRE CONCENTRATI MA NON CAPISCO CERTE CRITICHE”

CHE SPAL DOMENICA… Il tecnico, mai così diretto e arrabbiato, dice tutto nella nostra consueta intervista del venerdì: “Ci sono cose esterne alla squadra che non mi piacciono. Serve equilibrio. Abbiamo buttato dei punti, è vero, ma i ragazzi hanno sempre giocato e meritato. Il Sorrento è molto pericoloso e l’insidia maggiore sarà il sintetico ma abbiamo i mezzi per farci rispettare”.  Formazione: Migliorini e Bortel sembrano in vantaggio su Bedin e Ghetti.

Mancano pochissimi minuti alla fine di Spal-Salernitana. I biancazzurri continuano a provarci perché credono ancora nei tre punti. Invece succede l’impensabile. Minuto ottantasette. L’ultima beffa si è appena consumata. Lo stadio non ci crede. Lo sguardo di Zambo è tutto un programma. Soltanto a leggere nel pensiero del capitano si rischia di essere blasfemi. Gli altri giocatori della Spal si guardano l’uno con l’altro. Increduli. In panchina le righe del gessato di Pozzi assomigliano a un elettrocardiogramma di un infartuato. Notaristefano guarda per terra, sconsolato. Persino lo speaker del Paolo Mazza annuncia il gol dei campani con un tono da “non ci posso credere”. Ai bordi del campo Ubaldo Pantani alias Pettinato fa prevalere il tifoso al comico e si fa scappare una parolaccia. Nessuno ha le parole giuste per commentare una partita che si poteva vincere o al massimo accettare di pareggiare. Una partita che invece si è persa. Morale? Bassissimo perché non si tratta della prima beffa. Da tre gare nelle quali i biancazzurri hanno dimostrato di poter esultare – Lumezzane, Pergocrema e Salernitana – portano invece a casa solamente un punto. Incredibile ma vero e soprattutto preoccupante. Cinismo, cattiveria, concentrazione: ognuno ha la sua motivazione per spiegare numeri decisamente contrari a quanto fatto vedere sul campo. Parole, parole, soltanto parole, però. Perché i risultati che finiscono in archivio sono questi e hai voglia stare ad analizzare la situazione. Non è questione di aver perso il primato. Piuttosto è importante imparare, crescere, capire perché siamo ancora in tempo e ancora all’inizio. Quindi meglio lasciare da parte i musi lunghi e le facce da tragedia, anche se sportiva.
Personalmente mi preoccupano di più le ultime dichiarazioni e il tono usato dall’allenatore Notaristefano nelle stesse interviste. Uno bravissimo a mantenere il timone a dritta, il tecnico, a ripetere sacrosantamente che serve equilibrio e mai euforia o rassegnazione, uno che vederlo demoralizzato è decisamente improbabile. Invece, stavolta, all’ennesima beffa subita, l’impressione è che il tecnico sia poco sereno, o soltanto arrabbiato, e per nulla contento, ovviamente. Cominciamo da qui l’intervista solita con un Egidio diverso. Arrabbiato, appunto, e poco diplomatico. L’intervista più interessante, parere personale, da quando il tecnico è arrivato a Ferrara.

Una settimana fa ti avevo stuzzicato criticando le troppe attese e pressioni che arrivano dall’esterno. Stavolta critico, invece, voi, cioè la Spal tutta. Va bene che si sono persi per strada parecchi punti anche se senza mai demeritare ma mi pare che la sconfitta di domenica vi abbia demoralizzato molto più del dovuto. Non è che anche voi vi siete dimenticati da dove siete partiti?
“No e abbiamo la possibilità di dimostrarlo. Non mi sembra come dici tu. Vedo voglia, attenzione e anche questa partita l’abbiamo preparata bene nonostante si tratti di una partita difficile per via dell’avversario e per un’altra variante nuova rispetto al solito. Mi riferisco al campo. Abbiamo comunque i mezzi per sopperire a questa nuova difficoltà”.

 

 

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