Per LoSpallino.com abbiamo sentito le parole di capitan Marco Carparelli: classe 1976, detto il “Carpa” dai suoi tifosi, stiamo parlando di uno degli attaccanti più esperti della Prima divisione. E’ nel Genoa che vive la sua migliore stagione nel 1999, per poi passare ai cugini doriani, far ritorno al Grifone e poi andare a Empoli, Cremona e cominciare la sua avventura in Toscana: prima al Grosseto in B, di patron Camilli, poi nella città della torre pendente: è la storia di un calciatore che, a un certo punto della sua carriera, ha deciso di rimettersi in discussione e ricominciare tutto daccapo andando a giocare in serie D con la maglia del Pisa dove ha ripreso a segnare caterve di gol. E, stando alle sue parole, non è ancora finita.
Marco, una carriera lunghissima la tua, eppure non hai cambiato molte squadre: tre anni alla Sampdoria, cinque al Genoa, tre all’Empoli, un paio a Cremona e tre a Grosseto. E ovunque tu vada lasci il segno.
“Sì, devo ammettere che non mi piacciono per nulla i traslochi! In effetti non mi sono mai interessato della parola ingaggio o cose simili, nella mia vita non ho mai fatto scelte che non fossero dettate solo ed esclusivamente dalla mia passione di giocare a pallone, che poi costituisce anche il mio lavoro, ma questo lo considero un aspetto secondario; ciò che mi ha guidato da sempre è la passione per un progetto calcistico, il tifo della piazza, il legame con una città. E’ per questo che a trentatré anni, dopo tre anni a Grosseto, ho accettato la proposta del presidente Piero Camilli di aiutarlo nel suo progetto di riportare il Pisa nel calcio che conta, di condurlo a una nuova rinascita. L’idea del passaggio dalla B alla serie dilettanti non ha minimamente inciso sulla mia scelta, non mi sono fatto condizionare da nulla, ho subito accettato, conoscevo la piazza, una di quelle importanti, e mi sono messo a disposizione del gruppo che mi ha scelto come leader. Penso però che se la proposta fosse arrivata da un’altra squadra di serie D avrei rifiutato categoricamente”.
Più passano gli anni e più la tua forma fisica è invidiabile. Il tuo addio al calcio è ancora lontano, eh!
“Non ci penso minimamente, anzi cercherò di prolungare il contratto alla scadenza, penso che il presidente non potrà dirmi di no (ride)! Io mi sento benissimo fisicamente, sono al top della forma. Ho commesso molti errori nel passato che mi hanno precluso una carriera da serie A, stile di vita poco sano, scelte personali sbagliate, eppure il mio passaggio al Grosseto prima e al Pisa poi mi ha dato maggiore stabilità emotiva. L’entourage, il calore della piazza mi hanno fatto sentire un giocatore vero, ho ritrovato la grinta fuori e dentro al campo, ho collezionato ventisette reti negli ultimi due anni a Pisa, spero di metterne a segno almeno quattordici questa stagione, così da raggiungere i centocinquanta gol in carriera, un traguardo a cui tengo tantissimo! Non ti nascondo però che intanto sto prendendo il patentino da allenatore, ma fin quando il fisico regge mi vedrete in campo con i miei ragazzi”.
Cosa deve temere la Spal di questo nuovo Pisa?
“Uno dei punti di forza della squadra è la forte coesione del gruppo e il senso di solidarietà che il mister è riuscito a creare in una formazione obbiettivamente molto giovane dal punto di vista anagrafico, ma non per questo di poco carisma. Ci spendiamo molto durante gli allenamenti, il nostro lavoro, aldilà degli aspetti puramente tattici, è soprattutto di tipo atletico, di forza, trascorriamo molte ore in palestra, i miei ragazzi corrono tanto, sono sicuro che ci divertiremo divertendo con un bel gioco, veloce sulle fasce e cinico sotto porta quando è ora di concretizzare. Certo, nella prime partite di campionato salteranno un po’ gli schemi studiati in seduta, i primi match sono utili per trovare la forma e anche la giusta concentrazione, basti pensare che alcuni dei nostri ragazzi sono al loro debutto in Lega Pro e il fattore emotivo inciderà, ma pian piano verremo fuori e ce la giocheremo”.
Raccontaci una partita che ti è rimasta impressa nella memoria, che giochi e rigiochi la domenica ogni volta, prima di scendere in campo.
“Piuttosto che una partita ho un ricordo particolare di una rete messa a segno a San Siro, il gol del 2 a 3 contro il Milan, mancavano poco più di dieci minuti al fischio finale. Era il prima anno che giocavo con la Sampdoria, la partita aveva acceso gli animi con un rigore reclamato dal mister Eriksson e un’espulsione ritenuta ingiusta: sul punteggio di parità il tecnico mi fa entrare e dopo venti minuti metto la palla in fondo al sacco. La panchina si alza tutta in piedi, il pubblico doriano al seguito esplode, un’emozione del genere non l’ho più provata in tutta la mia carriera. Il sogno è quello di rivivere ancora un momento così prima di smettere, magari portando il Pisa in serie B”.
ANNOTAZIONI TATTICHE
Un 442 molto “largo” con Nicastro e Tremolada pronti a inserirsi dalle fasce e aggiungersi ai due attaccanti di riferimento Carparelli e (probabilmente) Perna con il capitano, in fase offensiva, pronto a scalare a trequartista e lasciare davanti il trio Tremolada-Perna-Nicastro. Bisogna conoscere le condizioni fisiche di Perna, appena arrivato e, se Pagliari lo considererà immediatamente arruolabile oppure preferirà, almeno dall’inizio, dare fiducia al giovane Strizzolo, nove reti in diciannove apparizioni l’anno scorso con la primavera del Novara. Dal campo probabile un dubbio in difesa: Benedetti o Ton per la numero tre? Il cerbero argentino Raimondi dovrebbe essere invece regolarmente al suo posto al centro della difesa: con Marconi si prevede un duello ad alti contenuti agonistici. Dal mercato è rimasto l’esperto centrocampista Passiglia (che sembrava sul piede di partenza): nei prossimi giorni si capiranno le intenzioni della società in merito anche se il ragazzo, al pari di Gimmelli e Perez non sembra rientrare nei piani futuri dei nerazzurri.
LA PROBABILE FORMAZIONE
PISA (442)
Pugliesi; Benvenga, Raimondi, Esposito, Ton; Tremolada, Obodo, Favasuli, Nicastro; Carparelli, Perna.
All.: D. Pagliari
BALLOTTAGGI
Ton-Benedetti (51%-49%)
Perna-Strizzolo (50%-50%)
SQUALIFICATI
nessuno
INFORTUNATI
nessuno
LA ROSA
Portieri
Di Salvia, Pugliesi e Sepe
Difensori
Audel, Benedetti, Benvenga, Bizzotto, Esposito, Gimmelli, Lanzolla, Raimondi, Sereni, Sodano e Ton
Centrocampisti
Berardocco. Favasuli, Gatto, Ilari, Obodo, Passiglia, Scampini e Tremolada
Attaccanti
Carparelli, Nicastro, Perez, Perna e Strizzolo