La Real S.P.A.L. è fatta: almeno per il momento la situazione è delineata. Tornano a casa gli attaccanti Rocchi (ha offerte migliori di quella dei biancazzurri) e Varallo (“serve qualcosa di diverso all’allenatore” dice Ranzani), mentre domani toccherà al trentaduenne argentino e pari ruolo Pignatta mettere il nero su bianco e il cerchio si chiuderà in attesa della prossima settimana quando sono in arrivo altri giocatori in prova che, per forza di cose, andranno a rimpolpare una rosa che si è pericolosamente assottigliata, almeno dalla cintola in su.
Sicuri indisponibili per domenica Marongiu (squalificato), Shqypi (il transfer dell’albanese arriverà mercoledì) e gli infortunati di lungo corso Marcolini e Mazzoli, a cui si aggiungono i due centrali di centrocampo Massaccesi (c’è da risolvere una pendenza con il Novara che riguarda la passata stagione) e Negri (che vorrebbe la certezza del posto da titolare prima di firmare a quanto pare). Hanno invece sposato il progetto di Ranzani e Benasciutti tutti gli altri e domenica, contro il Castenaso in Coppa, mister Sassarini potrà contare, tra gli altri, sui vari Cintoi, Nodari, Sartori e Gallo la cui situazione sembrava essersi arenata nelle ultime ore della giornata di ieri. “Sarà una formazione sperimentale e rimaneggiata quella di domenica, ma non andiamo a San Lazzaro per fare figuracce, sia chiaro”, tuona Ranzani. “La sensazione”, continua la massima carica della dirigenza biancazzurra, “E’ che l’allenatore stia facendo un lavoro sontuoso con quel poco che siamo riusciti sin qui a mettergli a disposizione. Ci stiamo impegnando quotidianamente affinché questa squadra diventi competitiva, siamo assolutamente perfettibili, ci mancherebbe altro”. Ma Ranzani non si ferma all’aspetto tecnico e va oltre: “La prossima settimana penso sia giusto che sia io, sia Benasciutti incontriamo il sindaco Tagliani. E’ un nostro dovere informare la massima autorità cittadina su quello che sta accadendo che, come si è capito, è molto semplice: necessitiamo di aiuto perché da soli io, ma soprattutto Benasciutti, che ha già messo quattrocentomila euro, non possiamo fare i miracoli e garantire una stagione di alto livello come merita la città di Ferrara. Se vogliamo andarcene subito dall’inferno in cui siamo caduti c’è bisogno di fare un salto di qualità a livello societario, penso che qualcosa si muovi ma è chiaro che parliamo di sensazioni, non di certezze. Perché dovremmo nasconderci o vergognarci di dire la verità? Voglio che la gente sappia come stanno le cose, la trasparenza deve essere alla base del nostro rapporto con chi, in questo momento, crede quanto noi in questo progetto”. E sulla questione Pelliccioni e di un suo eventuale reinserimento in società, l’attuale presidente biancazzurro è chiaro e taglia corto: “Non esiste più Pelliccioni, la S.P.A.L. siamo io con il cinque per cento delle quote ed è, soprattutto, Benasciutti con il restante novantacinque”.
Chiusura su Capecchi che continua ad allenarsi in ritiro con il gruppo ma che a oggi non ha ancora trovato l’accordo: “A me Capecchi piace, io con lui mi sento sicuro, penso siano poche le società che non vorrebbero avere in campo e fuori un uomo e un atleta del genere. Abbiamo ancora da limare l’aspetto economico, lui vuole una cifra, noi gliene offriamo un’altra, le solite schermaglie di rito in fase di mercato, ma spero che tutto alla fine si risolva per il meglio”.