A margine della conferenza stampa di questa mattina alla sede dell’Avis dove è stata presentata la partita a scopo benefico tra Nazionale Italiana Attori e la rappresentativa All Stars Ferrara che si terrà al Paolo Mazza sabato 27 aprile alle 17 a tenere banco è stato il difficile momento vissuto in casa spallina data la presenza in sala del presidente del Consorzio La Spal nel Cuore Matteo Mazzoni e l’assessore allo Sport del Comune di Ferrara Luciano Masieri.
Luciano Masieri (assessore allo Sport del Comune di Ferrara)
“Lunedì scorso ho incontrato Ranzani e Benasciutti per cercare di risolvere i problemi che si erano creati nell’ultimo periodo. La situazione attuale è figlia di due fattori mancanti: l’origine dei problemi è la mancanza di risorse economiche; l’aggravante è che non c’è stata competenza comunicativa. In alcuni casi la presenza della seconda può consentire di venire fuori da problemi economici, ma se manca anche quella è difficile. L’imprenditoria cittadina ha risposto per quello che ha potuto testimoniando che in fondo amore per la Spal c’è ancora. Tuttavia le risorse dell’imprenditoria locale risentono della crisi che vive l’intero Paese. Come amministrazione comunale non pensavamo in nove mesi di ritrovarci di nuovo in una situazione simile a quella della gestione precedente. Con alcune differenze però. In questa gestione non c’è l’arroganza della dirigenza precedente. Benasciutti lancia da mesi appelli per dichiarare le sue difficoltà. Sta girando e intavolando trattative, ma nel mondo del calcio esiste chi fa promesse e poi ti lascia con un pugno di mosche in mano, con una strana concezione delle trattative commerciali. Come Amministrazione proveremo a risolvere questo problema. In estate ho fatto da garante quando con Pelliccioni siamo stati ricevuti a Roma da Abete e Tavecchio. Ricordo della sicurezza mostrata da Pelliccioni anche in quella sede circa i cinque milioni e mezzo per fare la serie D. Sappiamo poi tutti che Pelliccioni per l’iscrizione non ha messo un euro e ci ha pensato Benasciutti facendo sacrifici. Per il futuro vogliamo trovare persone che diano garanzie diverse. Ho ascoltato anche persone interessate, ma ho chiesto di fare un progetto seriamente credibile. Nei prossimi giorni spiegheremo come intendiamo muoverci. Come amministrazione abbiamo a cuore il problema e vogliamo risolverlo. Per quel che riguarda i giocatori sono dell’idea che occorra tutelare chi lavora. E’ un diritto sacrosanto essere pagato. Noi come amministrazione comunale abbiamo anticipato l’erogazione del contributo previsto alla società (trentatré mila euro serviti per un terzo a pagare gli stipendi del mese di dicembre lo scorso tre marzo, ndr), ma non possiamo pagare di tasca nostra, va ricordato che la Spal è una società privata. Sulla ‘questione facebook’, come già detto in precedenza, ritengo ci sia stato un errore da parte dei giocatori di mettere le foto riguardanti il luogo di ristoro e di conseguenza una mancata capacità di gestire la comunicazione da parte di chi vi è addetto. Una società di calcio è come un’azienda. C’è il proprietario, il direttore generale e via via tutti gli altri. In questo mi pare manchi un’organigramma ben definito nei ruoli e nelle mansioni”.
Matteo Mazzoni (presidente del Consorzio La Spal nel Cuore)
“Martedì (9 aprile, ndr) ho avuto modo di confrontarmi al Centro di via Copparo con i giocatori provando a ricucire lo strappo palese che si è venuto a creare con la dirigenza. Noi come Consorzio siamo soci al 5% della Spal e non abbiamo un ruolo all’interno della dirigenza quindi facciamo quello che ci è possibile nei limiti della nostra posizione. C’è un proprietario della Spal al 90% delle quote (Roberto Benasciutti) che decide nel bene e nel male della sua azienda. Abbiamo provato attraverso la comunicazione a risolvere i conflitti e abbiamo lavorato cercando di compiere il nostro dovere istituzionale facendo sforzi anche a livello finanziario”.