A testimoniare quanto sia stata ampia la risonanza delle dichiarazioni dell’assessore Masieri arriva anche una lettera nientemeno che da Oreste Pelliccioni, l’imprenditore di San Marino che in estate si era adoperato per reperire i capitali da impiegare nella neonata Real Spal, salvo poi lasciare la società dopo appena dieci giorni. Di seguito le sue considerazioni, inviateci in mattinata.
Nella giornata di ieri sono stato informato da alcuni tifosi della Spal, di un attacco rivolto alla mia persona (il riferimento è all’assessore allo sport Luciano Masieri – ndr) da parte di chi dovrebbe, quanto meno, stare zitto (una volta per tutte!!!). Preso atto del contenuto sono costretto, mio malgrado, a fare alcune smentite e precisazioni. Non corrisponde al vero che avrei garantito a Dott. Giancarlo Abete investimenti di 5.500.000,00 € (sì avete capito bene, oltre 5 milioni di euro per fare il Campionato Nazionale Dilettanti, nemmeno fosse la serie B!!!) perché ai massimi dirigenti Federali, che conoscono perfettamente il mondo del calcio, interessa solo che nelle società nascenti dalle ceneri di una mancata iscrizione ci siano persone serie, capaci e competenti in grado di risollevare le sorti calcistiche di una piazza storica. Credo che il Signore confonda episodi, cifre ed interlocutori nella vicenda che ha coinvolto la Spal nel caldissimo luglio scorso: offerta per l’acquisizione della Spal di Butelli e nascita della Real SPAL. L’incontro con i massimi dirigenti federali è stato fissato da me, stante le mie ottime relazioni con i vertici della Federazione, cosa che il Signore ha potuto constatare di persona, quando il Presidente Abete, durante l’incontro, più che al progetto societario faceva esclusivo conto sulla mia presenza: “Se c’è Pelliccioni a noi questo basta!!!!”. Sul punto vorrei precisare che il Signore che mi accompagnava, delegato dal Sindaco, non ha mai fatto da garante: la procedura prevista dall’art.52 comma 10 delle N.O.I.F. si riferisce alla città, per cui, nell’occasione, semplicemente rappresentava il Sindaco di Ferrara. Rappresentante, non garante. Non corrisponde al vero che per l’iscrizione Pelliccioni “non ha messo un euro e ci ha pensato Benasciutti facendo sacrifici”. Sia chiaro: Gruppo Pelliccioni e Benasciutti avevano preso il medesimo impegno, tanto che, come il Signore dovrebbe ben sapere, esiste un contratto preliminare di cessione quote, proprio quale corrispettivo dell’impegno preso. Impegno a tutt’oggi senza seguito ma non certo per causa mia, nonostante garanzie pronte e in mano in copia all’attuale proprietà (fidejussioni per € 400.000,00) per procedere all’acquisizione societaria. Nonostante ciò siamo stati allontanati, e il Signore, fin da subito, ha pensato di prendere le distanze da me, circostanza da sempre sbandierata dal patron Benasciutti quale giustificazione per declinare la nostra più che concreta proposta economica (“Oreste, l’Assessore non ti vuole!!!”). Per questo direi che posso ritenermi davvero fortunato!!! E ora questo Signore cerca un capro espiatorio per giustificare l’ennesimo fallimento politico sportivo – visto il trend degli ultimi anni – invece di pensare a risolvere i problemi, gettando fango su chi ha teso una mano per il bene della Spal. Pazienza !!! Mi sia consentita un’ultima considerazione: negli ultimi anni a Ferrara Pelliccioni non c’era, quel Signore sì. Ognuno potrà trarre le conclusioni che crede. La documentazione a sostegno di quanto affermato è a disposizione!!!
Oreste Pelliccioni