Fastidioso dover posticipare l’editoriale post Camaiore aspettando di far il punto sul momento spallino mettendoci nel mezzo anche le considerazioni del dopo-Mezzolara, per poi dover far i conti con il secondo nulla di fatto tra estensi e bolognesi. Dunque, attesa vana. Occhi al cielo e alle previsioni meteo per il timore di poter veder rinviata anche Spal-Fidenza, prevista domenica al Mazza, per via delle precipitazioni che potrebbero compromettere ulteriormente lo stato del terreno di gioco. Rinvio che porterebbe a quota due le gare da recuperare, complicando il calendario. Magari alla Spal farebbe anche comodo posticipare vista la squalifica di Nodari, gli acciacchi di Massaccesi e Calistri, senza dimenticare gli infortuni di Gallo e Rosati (il terzino attende i risultati della risonanza, si teme un brutto infortunio alla spalla con almeno un mese di stop) e diffidati da smaltire (Cintoi, Calistri, Braiati, Massaccesi, Shqypi e Sartori). Una Spal che si trova a -10 dalla capolista Atletico Pro Bp Piacenza (con la Spal che ha una gara in meno ovviamente) e che, rinviando la gara col Fidenza, potrebbe trovarsi potenzialmente a -13 dai piacentini, un distacco virtuale potenzialmente in grado di influire sulla psiche dei biancazzurri. Ipotesi, congetture, chiacchiere, fastidiosi se o ma, certo, poi in questi casi il manuale di allenatori e calciatori recita “noi la classifica non la guardiamo”, però scendere in campo con un -7 che ti mette ancora in corsa per il campionato o con un -10 o un -13 (dipende dalle gare da recuperare) che ti taglia fuori fa la sua differenza. Calcoli poco simpatici, appunto.
Ritorniamo al calcio giocato con un doppio salto all’indietro, alla trasferta di Camaiore terminata con una “manita” ovvero cinque gol rifilati a domicilio ai bluamaranto del temuto capocannoniere Federico Tosi. “Manita” peraltro annunciata dal pokerissimo della Juniores di Albiero contro il San Paolo Padova il pomeriggio precedente. Squadra aggressiva con partenza a cento all’ora proprio come chiede mister Sassarini che a fine gara riusciva a stento a trattenere la piena soddisfazione per aver visto, come poche volte in questo torneo, una squadra a sua immagine e somiglianza. In gol dopo nemmeno un minuto Cubillos poi occasioni a raffica con Rizzato, portiere che prende cinque sberle, migliore in campo. Marongiu a fine gara ha detto “si vede dai primi cinque minuti se siamo determinati o meno”, una Spal che spesso va in gol nella prima parte di gara. Camaiore che, fino alla calata degli estensi al Comunale, era stato avversario ostico per le big davanti al proprio pubblico. Contro i ferraresi vuoi le assenze e vuoi la giornata no di alcuni elementi (per il terzino destro Seghi mezz’ora del primo tempo da incubo, bomber Federico Tosi troppo lontano dall’area per creare pericoli) i bluamaranto sono apparsi avversario debole per una Spal dalle tante note liete, un’ orchestra dove il gruppo è più delle somme delle singole parti. Sensazione che trova conferme nelle parole a fine gara ancora di Marongiu: “Invece di cercare la soluzione personale abbiamo avuto la lucidità di servire sempre il compagno meglio piazzato”. Proprio il fantasista, schierato centravanti atipico, si augura di “continuare a viaggiare così sia in campo che nello spogliatoio”. E tutta la Ferrara spallina si augura lo stesso. Marongiu e Cubillos possono coesistere? Il campo ha detto di sì.
Camaiore-Spal giocata senza Gallo, Laurenti e Marcolini, Massaccesi, Rocchi e Rosati dal primo minuto, ma con un Piras, mai visto così in forma a Ferrara, con un Fiorini che ha saputo festeggiare in campo il suo ventesimo compleanno con una prestazione sontuosa sul proprio binario di competenza e capitan Marchini, che prova a ritrovare la forma migliore, ma nel frattempo delizia con giocate sopraffine mandando in gol i compagni. Canalicchio al rientro dimostra di non essere arrugginito, così come Piraccini all’esordio stagionale dopo mesi in naftalina. Ma è Mattia Del Mastio centrocampista classe 1994 scuola Modena, figlio dell’allenatore degli allievi provinciali della Spal, la vera sorpresa di giornata. Ranzani, Benasciutti, Sassarini e Braiati si dicono impressionati della prova del brevilineo mediano tutto nervi, corsa e testa, fastidioso quando è alle costole degli avversari, elegante a testa alta quando serve i compagni. Dopo Rizzo, il mercato di riparazione sembra aver fornito un’altra pedina importante in chiave “under” per mister Sassarini che ha adesso più scelta fra i giovani e l’opportunità di veder concretizzato il suo disegno di squadra “ideale” che prevede quattro uomini offensivi esperti lì in avanti. Braiati pur sottolineando le qualità umane e tecniche di Del Mastio avverte che “la prima partita è la più facile”, dunque per Del Mastio e Rizzo si attende la conferma del campo dopo gli ottimi debutti.
Nella formazione anti-Mezzolara (tanta e troppa pretattica alla vigilia) quattro cambi nell’undici titolare rispetto alla gara di Camaiore. Sempre il manuale sopraccitato riporta “squadra che vince non si cambia”. Tuttavia le esclusioni di Marchini, Del Mastio, Marongiu e Calistri servivano a Sassarini per far quadrare i conti tra energie spese in vista dei match ravvicinati, acciacchi e squalifiche. Domenica 20 gennaio arriva al Paolo Mazza un Fidenza che, dopo le partenze dei big Savi e Iadaresta, le dimissioni dell’allenatore Baratta e del ds Raul Orsi sembrava dover perdere terreno. Invece a risollevare i borghigiani ci ha pensato l’ex trainer del Formigine Stefano Paraluppi ed ora gli “asini volanti” sono a pari punti con la Spal (ma con una gara in più). Infortunato il difensore Pessagno (classe 1993, compagno di Massaccesi nella Rappresentativa di Magrini), in campo da tenere d’occhio Medioli, portiere classe 1995, tra i migliori numeri uno della categoria (anche lui nel giro della Rappresentativa), il confermato Urbano, insieme all’esterno offensivo Bovi e ai giovani attaccanti Pasquariello e Sarno oltre al rientro dopo sei mesi di inattività dell’attaccante Francesco Checchi (’80), 169 reti in D, 16 lo scorso anno con i bianconeri che, all’andata al “Ballotta” sono stati battuti allo scadere da una zampata di capitan Marchini. Per la Spal vista a Camaiore sarebbe alquanto spiacevole (e probabilmente dannoso) dover prolungare ulteriormente l’attesa di tornare alla competizione, proprio ora che è riuscita a mettere in mostra la sua migliore incarnazione a livello di prestazioni.