Il sole splende su Ferrara, e in attesa che splenda anche sulla Spal, magari con il ritorno ai tre punti, ci si accontenta di osservare il lavoro di Remondina, sempre molto deciso e grintoso nel voler dare una sua impronta a questa squadra. Partiamo però dalle brutte notizie: dopo aver svolto senza problemi l’intera seduta, Vlado Smit si è fermato proprio nella fase finale a causa di un problema muscolare al polpaccio. Nei prossimi giorni sarà valutata l’entità di questo infortunio, che andrà a influire in maniera importante sulle scelte del mister, che in questi giorni aveva provato il serbo in una posizione più centrale. La speranza, naturalmente, è che non si tratti di nulla di grave. Sempre fermo Cipriani, a parte Pallara, arriva comunque una notizia positiva: Paolo Rossi ha recuperato dal suo infortunio e si è allenato regolarmente con i compagni, così come Fofana e Coppola. Questi ultimi, al pari di Zamboni, domenica saranno indisponibili per squalifica. Al posto del capitano sembra scontato l’inserimento di Bortel al fianco di Battaglia, poi Bedin in mezzo al campo e Volpe confermato in attacco. Le assenze sono importanti, ma tutto questo dovrà essere uno stimolo in più per i giocatori che scenderanno in campo per sostituire i titolari, come ci conferma lo stesso Remondina, in sala stampa, al termine dell’allenamento.
Tra infortuni e squalifiche, l’emergenza sembra infinita.
“E’ vero, dobbiamo sopperire alla mancanza di giocatori importanti, ma non deve essere un alibi, anzi, una motivazione in più per i giovani che scenderanno in campo, per dimostrare che anche loro possono dare un buon contributo. Chi ne avrà la possibilità, dovrà darmi delle risposte”.
Quali sono le condizioni di Smit?
“Si è fermato proprio nel corso della partitella finale. E’ un peccato, perché volevo provarlo in un centrocampo diverso, in cui si accentra invece di defilarsi. Vedremo come sta nei prossimi giorni, ma anche Colomba può giocare più centrale”.
Qual è il bilancio del lavoro di questi ultimi giorni?
“Abbiamo lavorato tanto, dovremmo trarne benefici già nel breve periodo, ma quello che più mi interessa è vedere una reazione a tutto: alla situazione delicata, alla contestazione dei tifosi, alle ultime sconfitte”.
A livello psicologico come ha visto la squadra?
“Bisogna vedere sul campo, è solo lì che dobbiamo rispondere. Voglio vedere una squadra che non molla, che sappia tirare fuori gli attributi, che sia in grado di tener duro se si è in vantaggio e lottare se si è sotto”.
Il giovane Geovani ormai lavora con voi da diversi giorni. Che impressioni ha avuto su di lui?
“Sicuramente ha qualità e velocità, però dobbiamo stare attenti a come inserirlo, è molto giovane e non è il caso di caricarlo di responsabilità. Ha doti importanti, ma la strada è lunga, in un campionato duro come quello di Prima Divisione, quindi non c’è fretta”.