LA NOTIZIA. Un brutto pareggio che più brutto non si può quello tra Pergocrema e Paganese, dove la paura di perdere è stata alla fine quella a prendere il sopravvento nell’arco dei novanta minuti in questa delicata sfida. Troppo elevata la posta in gioco e lo 0 a 0 è parso inevitabile. La squadra di Capuano (anche per questa domenica squalificato), trova comunque al “Voltini” il primo punto stagionale lontano da casa che gli permette di restare agganciata al Monza in fondo alla classifica. A suo modo anche questa è una notizia per gli azzurrostellati.
PERGOCREMA-PAGANESE 0-0
IL PERSONAGGIO. Trentanove anni e non sentirli e l’ennesimo gol decisivo a cavallo del novantesimo per Fabio Artico, bomber di professione, nell’importantissima sfida playoff giocata e vinta contro il Verona di Mandorlini, che si era persino preso il lusso di passare per primo in vantaggio.
ALESSANDRIA-VERONA 2-1
L’ALLENATORE. Continua a far discutere il rapporto tra mister Pane e i tifosi spezzini: d’accordo, la sconfitta interna patita contro la Cremonese al novantesimo lascia indubbiamente l’amaro in bocca a una piazza che vede allontanarsi domenica dopo domenica l’obiettivo minimo stagionale dei playoff ma la sensazione è che l’amore non sia mai definitivamente sbocciato tra l’ex tecnico della Reggiana e parte della tifoseria ligure che anche in questa occasione non lo ha certo risparmiato di accesissime critiche al termine della gara.
SPEZIA-CREMONESE 1-2
IL GOL. Una prestazione mostruosa di due indimenticati ex all’ombra dell’Alzaia come Sciaccaluga e Paolo Rossi, quest’ultimo autore della doppietta decisiva, regalano al Ravenna, in appena trecento secondi, tre punti fondamentali al “Benelli” per continuare a rincorrere il sogno playoff contro un Pavia che piomba a sua volta inesorabilmente a quattro punti dalla salvezza. Per i lombardi la situazione inizia a farsi davvero complicatissima. I bizantini, invece, ritrovato il bomber ex Reggiana e Cittadella possono iniziare a pensare in grande.
RAVENNA-PAVIA 2-0
L’EPISODIO. Ha fatto discutere e non poco la rete del momentaneo 3 a 2 che il Monza ha siglato con Iacopino a metà ripresa e con un giocatore della Salernitana rimasto a terra infortunato: da lì ne è nata una rissa inqualificabile finita con due espulsi e con il gol dei campani che hanno concluso l’incontro su di un pari tra non poche polemiche negli spogliatoi per la presunta mancanza di fair-play da parte dei giocatori brianzoli. Ma se l’arbitro non ferma il gioco, perché dovrebbero interromperlo i giocatori?
MONZA-SALERNITANA 3-3
LA COPERTINA. Continua la marcia inarrestabile del Como verso la salvezza: sono quattro adesso i punti di vantaggio sui playout ma ancor di più fanno rumore i tre schiaffi con cui la squadra lariana abbatte, è il caso di dire, il povero Lumezzane, costretto tra le altre cose all’inferiorità numerica già alla fine del primo tempo. Ci pensa una doppietta di Germinale e una bellissima palombella di Maah a regolare in riva al lago i bresciani che escono ridimensionati dal “Sinigaglia”, benché la classifica veda gli uomini di Nicola essere ad appena una lunghezza dal quinto posto.
COMO-LUMEZZANE 3-0
LO STADIO. Un colpo d’occhio d’altra categoria quello offerto dal “Paolo Mazza” di Ferrara in occasione del delicatissimo match interno tra Spal e Sorrento. Oltre cinquecento bandierine biancazzurre distribuite gratuitamente in curva “Campione” prima della partita hanno regalato una coreografia d’altri tempi e hanno trascinato la squadra di Remondina, senza sei titolari, a conquistare un punto contro la corazzata costiera. Che il campionato dei ferraresi ricominci da qui? Lo scopriremo a Gubbio domenica prossima.
SPAL-SORRENTO 0-0
LA DELUSIONE. Un pareggio inaspettato che sa di mezza sconfitta quello ottenuto dal Bassano davanti al pubblico amico del “Mercante” nella sfida che lo ha visto opposto al pericolante SudTirol: un nulla di fatto che alla fine serve di più agli uomini di Sebastiani che fanno un passettino in avanti verso la salvezza.
BASSANO-SUDTIROL 0-0
LA FIGURACCIA. Sembra inarrestabile il declino della Reggiana che non solo è in crisi di gioco e risultati ma si trova a dover far fronte a un calo atletico impressionante, senza contare i numerosi acciacchi che nelle ultime settimane hanno colpito gli uomini determinanti della squadra di Mangone: da Alessi a Temelin senza dimenticare Guidetti, gli “eroi” che nel girone di andata avevano portato i granata ad accarezzare il sogno playoff sono andati via via spegnendosi e ora tremano visto l’esiguo vantaggio sulla quint’ultima piazza. Il Gubbio, senza tre titolari, ha vita facile e con il minimo sforzo (e scarto) esce dal “Giglio” con tre punti di platino e un vantaggio sul Sorrento che sale a dieci punti.
REGGIANA-GUBBIO 0-1
IL PROSSIMO TURNO. Partita di cartello senza dubbio quella che vedrà opposte al “Bentegodi” Verona e Spezia: per motivi diversi servono i tre punti sia a Mandorlini, sia a Pane. Gli scaligeri, se vogliono continuare a credere ai playoff, non possono lasciarsi sfuggire questa occasione visti i concomitanti impegni decisamente proibitivi per le dirette concorrenti Ravenna e Bassano, impegnate rispettivamente sui campi di Alessandria e Salernitana, altre due formazioni che con tutta probabilità, assieme al Sorrento (che farà visita alla Paganese), si sono già guadagnate un posto nelle prime cinque posizioni. Per lo Spezia perdere significherebbe abbandonare anzitempo ogni velleità e concentrarsi definitivamente sulla prossima stagione stando attenti a tenere a debita distanza la zona di guardia: del lotto solo il Monza (che va a Lumezzane) sembra avere già la testa ai playout mentre SudTirol (che riceverà il Como in quello che si annuncia un autentico spareggio anticipato) e Pavia (impegnato nel posticipo di lunedì sera contro il Pergocrema in un’altra sfida da brividi) faranno di tutto per coinvolgere anche la Reggiana, in piena crisi e ospite della Cremonese nella corsa salvezza. Chiude il quadro delle sfide in programma l’ostica trasferta che attende la Spal in quel di Gubbio, con gli umbri che non sembrano proprio voler arrestare la marcia verso la B che di domenica in domenica si fa sempre più concreta.