Poco meno d’un’amichevole. La partita casalinga più assurda della storia. Partiamo con la consapevolezza che questa partita frega a nessuno, a noi in primis, noi compresi. Arrivare su un Garda bandito a festa senza code è già di per sè impresa fortunata in pieno agosto. Clima rassegnato in partenza, questo è il rodaggio di quella che sarà la stagione zero del calcio, mondo marcio che tuttavia si continua oltremodo a rovinar con leggi assurde di orweliana memoria, tuttavia partiamo e siamo perché non abbiamo proprio un cazzo da fare. A metà del primo ci han già fatto il secondo, il poco pubblico presente rumoreggia, rumoreggia oltremodo per una partita che ha significato zero, io pecora nera m’indigno e mi defilo, mi piace un cazzo sparare merda su ragazzini di vent’anni che giocano assieme da una partita, mi piace un cazzo la lunga trafila di luoghi comuni/professori/impropreri(mezzo) gratuiti… Di buono ci sono quattro chiacchiere e un caffé con Pino Brescia nell’intervallo e le gnocche dei giocatori e il clima e l’ombra.