UNA SPAL BELLA COME IL SOLE

SPAL (4-4-2): Capecchi; Ghetti, Zamboni, Bortel (dal 21′ s.t. Lorenzi), Cabeccia; Quintavalla, Migliorini (dal 23′ s.t. Pedruzzi), Bedin, Smit (dal 28′ s.t. Marongiu); Valtulina, Cipriani. A disp.: Ioime, Licata, Rossi, Laurenti. All.: Notaristefano.
ANDRIA BAT (4-4-2): Spadavecchia; Pierotti, Pomante, Sibilano, Polverini (dal 1′ s.t. Rizzi); Chiaretti, Mezavilla, Paolucci, Doumbia (dal 20′ s.t. Nicolao); Anaclerio (dal 10′ s.t. Dionigi), Sy. A disp.: Locatelli, Lacarra, Iennaco, Ceppitelli. All.: Papagni. 

ARBITRO: Coccia di San Benedetto del Tronto. 
Assistenti: Peraro e Fassina.
MARCATORI: 7′ p.t Cabeccia (S), 16′ p.t Smit (S). 
AMMONITI: Chiaretti (A), Ghetti (S), Sy (A).
NOTE: giornata di sole, terreno in discrete condizioni. Spettatori 2.500 circa, (paganti 608, più 1.937 abbonati, per un incasso globale di 23.200 euro).
Angoli: 6 a 2 per la Spal . Recupero: pt 1’, st 4’.

LA CRONACA. Battuto l’Andria 2 a 0 ma il punteggio poteva essere più pesante. Grande partita della squadra di Notaristefano che chiude subito il match poi amministra e nel secondo tempo sfiora la goleada evitata soltanto per i tanti errori offensivi.

FERRARA – Seimiladuecentonovantadue. Tanti sono i giorni trascorsi dall’ultimo confronto diretto al Paolo Mazza tra Spal e Andria. Diciassette campionati fa, una generazione intera. Era il 29 novembre del 1992 quando i biancoazzurri si imposero sui pugliesi in quello che già allora era considerato uno scontro diretto per evitare la retrocessione in serie C. E’ passata una vita, sono cambiati i protagonisti, i dirigenti e i tifosi ma a Ferrara quella stagione è rimasta fissa nella memoria di chi ha vissuto con amarezza l’ultima stagione dei biancoazzurri tra i cadetti. Quell’anno infatti, fu proprio l’Andria di Insanguine e compagni a prevalere sulla Spal all’ultima giornata dopo aver sconfitto di misura una Reggiana già sazia e promossa in A vanificando l’impresa dei ferraresi contro il Verona. Già, altri tempi. Eppure anche oggi, come un girone fa, è ancora uno scontro diretto. Un appuntamento da non fallire per chi insegue (la Spal, attardata di un punto) che a fine partita, complice una vittoria, potrebbe addirittura lasciarsi alle spalle i pugliesi, il Lanciano e la Cavese qualora arrivassero risultati confortanti dagli altri campi. Per l’Andria la partita rappresenta un  crocevia di importanza basilare: una vittoria allontanerebbe definitivamente la truppa di Papagni dalla zona rossa e consentirebbe di guardare al futuro con maggiore tranquillità e perchè no programmare il futuro con maggiore serenità. La Spal di Egidio Notaristefano si presenta priva degli squalificati Schiavon e Bazzani e dell’infortunato di lungo corso Meloni, l’Andria ha in capitan Di Simone l’unico disponibile. Il mister dei ferraresi vara un intrigante 4-4-2 con Valtulina (preferito a Marongiu) a supporto di fatto dell’unica punta di ruolo Cipriani che avrà il decisivo compito di attaccare gli spazi girando attorno all’ariete bolognese. Confermatissimo Smit sulla corsia mancina in fase offensiva dopo il brillante esordio condito con un gol a Potenza di quattordici giorni fa: per l’esterno di Sremsca Mitrovica si tratta di un doppio debutto come titolare e davanti al pubblico amico. Tra le fila degli ospiti Polverini è preferito a Nicolao alla numero tre, per il resto Papagni conferma l’undici che ha fermato il Pescara con Chiaretti nell’inedita posizione di ala destra pronto ad accentrarsi in fase d’attacco e la coppia Paolucci (preferito a Iennaco) con Mezavilla a comandare il gioco. Attenzione a Ousmane Sy tra i giocatori andriesi: per l’attaccante esterno senegalese fin qui parlano gli otto gol segnati. Si affrontano due squadre in grande forma in questo inizio di 2010. Per la Spal nove punti nelle ultime cinque gare e appena un gol subito e tre realizzati nelle ultime cinque gare disputate al Mazza dove non perde dal 15 novembre scorso. L’Andria, con la stessa differenza reti ma in campo avverso, ha fatto di meglio, conquistando infatti undici punti nelle ultime cinque partite. In trasferta non perde dal 20 dicembre scorso a Terni. Lungo l’elenco dei diffidati da una parte e dall’altra: Bedin, Cipriani, Marongiu, Migliorini e Quintavalla tra i padroni di casa, Ceppitelli, Di Simone, Iennaco, Pomante e Sibilano tra i pugliesi. Arbitra Coccia di San Benedetto del Tronto, un precedente per il fischietto marchigiano con la Spal e neanche troppo fortunato in quel di Cava in questa stagione dove convalidò un gol irregolare a favore dei campani. Con l’Andria è invece all’esordio assoluto. Splende il sole sul Paolo Mazza.

La Spal inizia subito all’attacco. Passano appena cinquanta secondi e perfetta è  la combinazione tra Valtulina e Smit (saranno tra i migliori in campo) lungo l’out di sinistra con cross dello slavo per Cipriani che per un soffio non inquadra la porta ben controllato da Sibilano. Passano tre giri di lancette sul cronometro ed è ancora Valtulina in progressione sulla sinistra a servire una palla invitante per Cipriani che si prodiga in una splendida girata che si stampa sull’incrocio dei pali prima di terminare la sua corsa sul fondo. Inizio arrembante dei padroni di casa, l’Andria è inerme. Sesto minuto ferraresi vicini al vantaggio. Angolo dalla destra di Valtulina e questa volta è Bortel, approfittando di una dormita colossale di Pomante, a metterci la zampata che fa gridare al gol ma Spadavecchia para senza problemi la debole conclusione del centrale slovacco. L’Andria è totalmente in balìa degli estensi, Mezavilla e Paolucci non riescono a venirne a capo in nessun modo in mezzo al campo e il risultato inevitabile è il vantaggio meritatissimo della Spal. L’azione parte ancora dall’indemoniato Valtulina che dalla destra mette in movimento Cipriani abile nel servire di prima Cabeccia lesto a inserirsi nello spazio lasciato colpevolmente scoperto da un’indecisione di Pierotti e Pomante e il terzino sardo si invola tutto solo davanti a Spadavecchia che supera con un preciso destro. Pubblico in visibilio per la migliore Spal stagionale. La squadra di Notaristefano non sembra sazia e la sinfonia non cambia: l’Andria pasticcia a centrocampo, Sy e Anaclerio predicano nel deserto e non vengono serviti a dovere da Doumbia e Chiaretti controllati molto bene a loro volta da Smit e da un colossale Ghetti. Quindicesimo giallo in area andriese. Pomante, secondo l’arbitro, interviene con le cattive su Valtulina proprio al limite del vertice basso di sinistra dell’area piccola e assegna solo un calcio di punizione. Sulla sfera si presenta Smit che infila Spadavecchia che vede colpevolmente sfilarsi da sotto il ventre il pallone che porta la Spal sul 2a0. Partita in ghiaccio ma i biancoazzurri danno l’impressione di non volersi fermare e di provare la goleada. Diciassettesimo. L’indomito Valtulina, ancora sugli scudi, serve una palla d’oro per Cipriani  che da due passi però spara altissimo sulla traversa. Grande Spal, Andria inerme e con la difesa che sembra un presepe. Venticinquesimo si fa vedere per la prima volta l’Andria dalle parti di Capecchi con un rasoterra di Anaclerio da fuori area ma l’estremo difensore ferrarese risponde presente e devia un difficile pallone in corner. Trentasettesimo ancora Spal. Manco a dirlo è sempre Valtulina a dare il là all’azione con un colpo di tacco a smarcare Quintavalla. Il numero sette spallino   supera in velocità Polverini e mette in mezzo una palla invitante per Cipriani che si gira benissimo ma la conclusione proprio all’ultimo gli viene sporcata da Pomante che mette fuori causa Spadavecchia ma nessuno dei giocatori della Spal però è pronto per il tap in vincente e l’azione sfuma. Peccato. Al quarantunesimo minuto l’Andria va vicina al gol che avrebbe potuto riaprire la gara. Doumbia scende sulla sinistra e supera Ghetti (unico errore di una partita splendida) poi mette in mezzo a favore dell’accorrente Chiaretti che tira al volo e Capecchi si lascia sfuggire il pallone che poi riesce in qualche modo ancora una volta a far suo non senza qualche difficoltà. Pericolo per i padroni di casa che stavano per pagare carissimo l’infortunio del proprio portiere. Si va al riposo tra gli applausi.

La ripresa inizia sulla stessa lunghezza d’onda del primo tempo. Spal subito in avanti dopo due minuti. Errore di Doumbia che mette in movimento Smit e va tutto solo davanti a Spadavecchia che respinge miracolosamente in angolo. Passa un minuto e Cipriani viene anticipato questa volta irregolarmente secondo il direttore di gara in area da Sibilano e non ha dubbi nell’assegnare la massima punizione. Sul dischetto si presenta Valtulina che potrebbe suggellare nel migliore dei modi la superba prestazione odierna ma il suo, più che un tiro è un passaggio a Spadavecchia che respinge la conclusione prima che un suo compagno ponga fine all’azione mandando la sfera in angolo. Occasione  sprecata per i biancoazzurri per chiudere la partita. Papagni le prova tutte e sistema l’Andria con Dionigi (al posto di un evanescente Anaclerio) punta centrale con Chiaretti e Sy a supporto. Tredicesimo c’è sempre e solo una sola squadra in campo ed è la Spal. L’azione parte da Valtulina che mette in movimento Migliorini il quale a sua volta con uno splendido suggerimento mette Cipriani nelle condizioni di poter superare in velocità Pomante e di trovarsi tutto solo davanti a Spadavecchia. Il suo tiro però finisce altissimo a pochi metri dalla porta Incredibile l’ennesima occasione sciupata della gara da parte della Spal. Al quindicesimo tocca a Bedin vincere un contrasto sulla destra con Paolucci e si invola tutto solo prima di crossare in mezzo per l’accorrente Smit che anticipa il lentissimo Pierotti ma non riesce a calibrare a dovere il cross per Cipriani e la sfera termina docile tra i guantoni di Spadavecchia. Diciassettesimo minuto, l’Andria si fa pericolosa. Sventagliata di  Pierotti da destra a sinistra per Chiaretti che impatta malamente con il pallone: ciò che doveva essere un tiro si trasforma invece in un cross velenoso e la palla attraversa tutta l’area di rigore prima di essere allontanata definitivamente dall’ottimo Bortel. Nella Spal escono Bortel e Smit ma solo precauzionalmente, per entrambi si tratta di crampi ed entrano Lorenzi e Marongiu. Al trentacinquesimo ospiti che ci provano con  Sy che sulla destra, ben servito da Dionigi mette in difficoltà Capecchi che smanaccia alla meno peggio prima dell’intervento risolutivo di Bedin. Passano tre minuti ed è ancora Dionigi a provarci da fuori area ma la mira non è delle migliori e la palla termina a lato alla destra di Capecchi. In pieno recupero gran palla manco a dirlo di Valtulina per Cipriani che batte ancora Sibilano in velocità ma a tu per tu con Spadavecchia calcia sui guantoni dell’estremo difensore ospite che respinge in corner. Poi il triplice fischio e la Spal salutata da un’autentica ovazione del pubblico di casa batte con pieno merito un’Andria apparsa davvero il fantasma di se stessa, inconsistente e priva di nerbo per una prestazione nel complesso tutta da dimenticare. Buono il passo in avanti invece fatto dalla truppa di Notaristefano che in un sol colpo si lascia alle spalle Andria e Cavese e allunga sul Giulianova in attesa del derby di Rimini tra sette giorni che si annuncia fondamentale per continuare a sperare in qualcosa di più di una semplice salvezza.

GLI SPOGLIATOI. Il tecnico applaude i suoi ragazzi e non nasconde la soddisfazione per questa bella domenica: “Così si fa spettacolo per i tifosi e per noi. Siamo stati perfetti in una partita che nascondeva insidie. Ecco la Spal che voglio: una squadra che non molli mai fino al Novantesimo anche se dovevamo chiuderla prima”.

NOTARISTEFANO: “CI SIAMO DIVERTITI TUTTI”

Nella partita forse più importante è  arrivata la Spal più bella.
“Assolutamente, temevo molto questa partita perché loro arrivavano da un ottimo periodo, migliore del nostro che già obbiettivamente non era da buttare via. Invece abbiamo dimostrato di essere superiori, una grande prestazione in una gara che avremmo dovuto e potuto chiudere prima”
Anche i cambi sono stati improntati sempre per attaccare sempre.
“Ad un certo punto loro hanno giocato anche con quattro punte ma non abbiamo mai sofferto. Non volevo cadere nella trappola che avevano preparato. Forse pensavano che vedendo quattro punte mi sarei rintanato inserendo anche un difensore in più ma non ho fatto, rischiando forse, nulla di tutto questo. Non voglio che la squadra senta paura e che snaturi il suo gioco in virtù di quello che fa l’avversario. E poi ripeto, hanno giocato con sette uomini offensivi ma non mi pare siano mai riusciti a impensierirci seriamente. Con me si deve giocare fino al novantesimo e possibilmente se ci sono le condizioni si deve tentare di segnare fino al novantesimo”.
Impressionante la prima mezz’ora.
“Abbiamo concesso solo dieci minuti nel primo tempo quando i miei hanno iniziato a giocare con quelle palle lunghe che a me non piacciono per nulla. Poi, dopo un paio di occhiatacce e non solo hanno capito che così non si poteva andare avanti e si sono ricordati di quello che fanno piuttosto bene tra l’altro in settimana in allenamento. Sono momenti che nell’economia di una partita ci stanno. Nella ripresa ci siamo abbassati un pochino ma non abbiamo mai corso rischi e alla fine abbiamo portato a casa tre punti meritatissimi”.
La difesa è tornata a non prendere gol.
“A Potenza abbiamo fatto due errori e abbiamo pagato, oggi invece a parte un’occasione non abbiamo mai regalato palle gol all’Andria. Il gruppo sta acquisendo pian piano consapevolezza dei propri mezzi. Soffrono tutti insieme ma tutti insieme si divertono, sono stati bravi a buttarsi alle spalle una situazione che stava diventando pericolosa. E’ un gruppo speciale questo”.
Infortuni seri quelli occorsi a Smit e Bortel?
“Si tratta di crampi per entrambi e li ho voluti preservare per domenica prossima. Anche Migliorini ha accusato questo tipo di problema ma non è nulla di preoccupante”.
A Valtulina è mancato solo il gol dopo una partita straordinari.
“Tutto vero ma lo stesso discorso vale anche per Cipriani. Mi dispiace per loro, poteva essere quella ciliegina per guarnire una gara giocata da entrambi in maniera sontuosa però l’importante era vincere e alla fine abbiamo strameritato questi tre punti anche senza i loro gol”.
A Rimini vi aspetta una grande battaglia.
“Lavoriamo giorno dopo giorno per questo, Rimini è una battaglia come ce ne sono ogni domenica in questo bellissimo campionato. Siamo pronti, loro oggi hanno perso ma non fa testo perché in trasferta non fanno quasi mai bene mentre in casa si trasformano e diventano pericolosi. Recuperiamo Bazzani e Schiavon, potrò finalmente scegliere in un contesto di abbondanza e voi non immaginate quanto io sia contento quando alla domenica ho l’imbarazzo nell’assegnare una maglia a uno anziché ad un altro. Magari trovarmi sempre con l’organico al completo”. Clima d’altra categoria anche sugli spalti.
“Io oggi mi sono divertito e anche la gente che ci è venuta a guardare penso sia tornata a casa più serena e risollevata di qualche mese fa. Il peggio è alle spalle ma la guardia non va mai abbassata per nessuna ragione al mondo. Davanti a noi ci sono ancora tre mesi di calcio in cui dovremo ogni domenica onorare questa maglia e fare del nostro meglio. Un passo alla volta e ho la convinzione che potremo fare molto bene e il pubblico si è accorto anche di questo. I ragazzi non mollano mai e si divertono. Sugli spalti anche. Sembrano cose banali ma queste sono la base per costruire qualcosa di importante. Continuiamo così”.

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