DISPIACE SOLTANTO PER RENZO ORA CONTINUARE E ACQUISTARE

Tifavo anche di più, in questa partita con il Ravenna, perché il presidente Butelli e il tecnico Notaristefano avevano molto sensibilmente garantito una dedica particolare all’amico Renzo che ha raggiunto i tanti idoli al secondo piano della curva Ovest. E invece, questa prima puntata della mia rubrica, senza che possa ricevere il solito, esagerato e amichevolmente di parte commento da Milano, finisce in archivio senza un pensiero stupendo che comunque non mancherà di essermi dentro, qui dove batte la passione spallina, per il resto delle domeniche e delle stagioni. Fai come noi, caro Renzo “Lancetti”, tieniti stretto questo pareggino perché qualcosa di buono, classifica a parte, c’è. Questo te lo voglio dire in cambio di un sorriso e della tua positività. La Spal, dopo un bel po’ di tempo, ha dato l’impressione di poter rimettere al centro del proprio progetto la solidità. Merito anche di Notaristefano che ha lavorato sulla condizione fisica e soprattutto su un modulo definitivo, il quattro quattro due dimostrando poi una personalità grossa così facendo fuori gente come Centi, Cazzamalli e Bracaletti.
I biancazzurri hanno dimostrato di poter reggere questo nuovo schieramento, di poter assistere meglio la coppia – più di sostanza che di gol – Cipriani-Bazzani e di rischiare meno dietro dove Zamboni risponde di partita in partita ai calcisticamente stolti che lo volevano lontano da Ferrara in questo calciomercato. Argomento delicato, quest’ultimo. Ogni tifoso è ovviamente convinto di avere la verità in tasca. Mi adeguo volentieri e dico, anzi scrivo, la mia. Rivoluzioni zero, due barra tre rinforzi però servono. La cosa indispensabile è l’arrivo di un centrocampista di qualità perché il mio pupillo Migliorini stenta ancora e chissà che proprio con uno tosto al fianco non possa trarre un aiutino. Il regista è imprescindibile, questo mi pare chiaro. Piuttosto con il ritorno positivo di Cabeccia diventa secondario il mancino dietro (eppure di fatto manca da due stagioni) mentre gioverebbe assai un esterno mancino offensivo. Intanto sono tornati davvero anche Laurenti e Valtulina. E non è poco. Ci penserà Pozzi che, nel frattempo, o meglio: prima, deve logicamente vendere quei tre, quattro giocatori ai margini ora anche ufficialmente. Ma questo è un discorso inaffrontabile ora perché, come al solito, tutto o quasi succederà agli ultimi sgoccioli del periodo dedicato al mercato.
Adesso è meglio conservare gli aspetti positivi perché saranno questi a portare la Spal verso l’unico obiettivo raccontabile. La salvezza, cioè. Dietro, con questo Zambo, è un’altra storia e sarà dura per tutti soprattutto se il lavoro psicologico del mister continuerà così lungo la strada del recupero degli eroi di un anno fa. Da Cabeccia a Lorenzi fino a Capecchi. Passa di qui, dalla difesa, sempre secondo me, la rivincita di questo gruppo di giocatori che hanno un girone quasi intero per dimostrare che certe terribili somme non andavano tirate così presto. Personalmente, come Notaristefano, come la società e come la squadra ci credo eccome in questo traguardo minimo ma indispensabile per continuare a esistere e, anzi, per rinascere. A questo proposito, oltre a ringraziare il presidente per la bella lettera consegnata a noi de Lo Spallino, mi fa piacere sottolineare l’ennesimo mio vaffanculo (pardon) consegnato ai mestatori e agli speaker delle solite voci che volevano e, temo, vogliano ancora questa dirigenza lontana dalle mure estensi. Ha scritto, Butelli: nessuno butta in vacca nulla. Ci credo, mi sollevo e rilancio. Dopo tutto quanto sta facendo di miracoloso il settore giovanile, in questa stagione per ora deludente, e mi riferisco alla prima squadra, credo ci vorrà pochissimo, a fine campionato, per ripartire alla grande. E’ brutto contare sulle disgrazie altrui ma le centinaia di giocatori disoccupati che ci saranno sul mercato consentiranno al Comandante Pozzi di dimostrare ai soliti noti che di incompetenti è pieno il mondo ma non il gruppo dirigente spallino. Piano, però, perché adesso le priorità sono altre e più importanti. Il resto si vedrà. Ora c’è da continuare questo percorso di recupero di una squadra che ha le possibilità per disputare un signor girone di ritorno e quindi per meritare una conferma ora ovviamente piuttosto in bilico. Avanti così, allora.
Intanto godo come un mandrillo (femmina) infoiato, ninfomane e con la bava alla bocca a rivedere la nostra curva Ovest – nella quale fanno bella mostra e molto impatto le nuove sciarpe dell’Astra – riaccendersi di colori grazie al ritorno di qualche vessillo. E applaudo quelli che hanno fatto lo stesso con la squadra al termine di Spal-Ravenna. In campo e fuori la strada è questa, il morale è diverso, la voglia c’è sempre stata… Altroché.

Attualmente LoSpallino.com raggiunge un pubblico che non è mai stato così vasto e di questo andiamo orgogliosi. Ma sfortunatamente la crescita del pubblico non va di pari passo con la raccolta pubblicitaria online. Questo ha inevitabilmente ripercussioni sulle piccole testate indipendenti come la nostra e non passa giorno senza la notizia della chiusura di realtà che operano nello stesso settore. Noi però siamo determinati a rimanere online e continuare a fornire un servizio apprezzato da tifosi e addetti ai lavori.

Convinti di potercela fare sempre e comunque con le nostre forze, non abbiamo mai chiesto un supporto alla nostra comunità di lettori, nè preso in considerazione di affidarci al modello delle sottoscrizioni o del paywall. Se per te l'informazione de LoSpallino.com ha un valore, ti chiediamo di prendere in considerazione un contributo (totalmente libero) per mantenere vitale la nostra testata e permetterle di crescere ulteriormente in termini di quantità e qualità della sua offerta editoriale.

0