Versione da record, negativo s’intende, di questa rubrica. Bastano davvero pochissime righe per pensare e poi scrivere che a Marcianise è stato toccato il punto più basso, meglio: il fondo. E speriamo non si cominci a scavare ma a giocare. Un tempo e mezzo in superiorità numerica praticamente senza tirare in porta. Cose (quasi) mai viste. Risultato: un’altra sconfitta e la classifica che ribadisce un dato ora ufficiale: bisogna pensare a salvarsi e basta. Ora che anche l’allenatore è cambiato la società farà bene a farsi sentire e a ripristinare, se sono state dimenticate, le normali regole di un gruppo di professionisti che c’era una volta e devono dimostrare di esserci ancora. Così proprio non va. Inutile sprecare altre parole, quindi altro tempo, se non per mandare un abbraccio sovietico e solidale a quella grandissima quarantina di spallini che sono andati anche a Marcianise. No, dico, vi rendete conto? Marcianise! Per assistere a quella partita indegna. Loro sì che onorano questa gloriosa maglia oggi svilita.