Spal e Sorrento di fronte per la prima volta nella loro storia. Dodici gol fatti (ma anche sette subìti), tre vittorie, nessuna sconfitta, dieci punti conquistati su dodici disponibili e il miglior attacco del girone (ma anche la peggior difesa) tra le mura amiche: per chi la domenica pomeriggio desidera trascorrere due ore in allegria, divertirsi e godersi uno spettacolo, non deve fare altro che recarsi in via Califano. Non è uno spot pubblicitario, è la fotografia del momento magico che sta attraversando il Sorrento quando gioca al campo “Italia”, la dimora ufficiale dei costieri, che presenta un fondo tutto particolare: al posto della canonica erba qui la Spal troverà il sintetico di “vecchia generazione” e, per capirci, qui il pallone si muove e rimbalza come se dentro avesse… un coniglio!. Insomma, scherzi a parte, non è un caso se i rossoneri davanti al proprio (e poco) pubblico danno spettacolo e fanno incetta di punti, mentre in trasferta faticano tanto da non aver ancora centrato la vittoria. Si preannuncia un viaggio affascinante nella splendida cornice della penisola sorrentina per i biancazzurri che non dovranno però farsi ammaliare da Madre Natura, perché il pericolo è davvero dietro l’angolo: l’”Italia” può e sa fare davvero la differenza come pochi altri campi da gioco del Bel Paese.
Cinquantacinque anni di storia, un solo campionato di B disputato trentotto anni fa, la bacheca sorrentina si è arricchita soltanto negli ultimi dieci anni grazie alla conquista di una Coppa Italia di Serie D, una Supercoppa di C2 e una Coppa Italia di Lega Pro, quest’ultima arrivata proprio l’anno scorso ai danni della Cremonese (vittoria in casa e pareggio in trasferta a Cremona, manco a dirlo). Da non dimenticare nemmeno i tre anni, quattro mesi e un giorno, per la precisione, in cui il campo “Italia” è rimasto imbattuto, dal 1 maggio 2004 al 2 settembre 2007, per una strisce positiva totale che ha contato ben settantadue incontri ufficiali. Dati utili a chi avesse ancora dubbi sull’alleato verde dei costieri. Da questa stagione però l’organico si è ulteriormente rinforzato come vedremo e, i rossoneri, aldilà del terreno amico, possono tranquillamente ambire ad una posizione di rilievo dopo aver sfiorato nelle ultime stagioni gli spareggi promozione.
Alla guida dei rossoneri troviamo il “Professore” Giovanni Simonelli: classe 1952, napoletano doc, il mago di Saviano, cultore dell’evergeen 4-4-2, è alla sua terza stagione alla guida dei costieri: da ventidue anni consecutive trova regolarmente squadra e, se non è record questo, poco ci manca davvero tanto che, contro i biancazzurri, toccherà le sue cinquecentonovantaquattro panchine tra i professionisti di una carriera che si è consumata prevalentemente al sud ottenendo risultati non sempre proporzionati alla sua bravura e sagacia tattica. Di lui si contano appena due esoneri uno dei quali, beffa del destino, avvenuto proprio per mano del “suo” Sorrento la stagione scorsa, dopo appena nove partite, salvo poi rientrare in pista dieci settimane dopo e portare i rossoneri dal quindicesimo al nono posto. Un errore mandarlo via per fortuna riparato in tempo, come ammesso in seguito dalla dirigenza campana.
La rosa dei costieri poggia come base sull’estemo difensore Generoso “Gegè” Rossi: napoletano doc, classe 1979, cinquantacinque convocazioni in nazionale, trenta partite disputate in Under 21, duecento partite tra A e B e un centinaio in C1 sono il curriculum di tutto rispetto del numero uno costiero che in categoria non ha eguali. Il suo vice, ma titolare nelle prime tre gare di campionato per via di un infortunio occorso a Gegè, è Roberto Mancinelli, trentaquattro anni, una vita trascorsa a parare sui campi del sud tra Cavese, Teramo e Catanzaro. Il reparto difensivo, dopo un avvio piuttosto incerto, sembra aver trovato la quadratura giusta. A destra, alla numero due, ecco Ronaldo Vanin, brasiliano di Marilia, classe 1983, il cosiddetto uomo buono per tutte le stagioni vista la duttilità e la grande intelligenza tattica dell’ormai non più giovanissimo talento (e mai sbocciato) del Torino, capace di ricoprire con eguali risultati tutta la corsia destra, dalla difesa all’attacco. Interessante la coppia centrale, i cui protagonisti sono capaci di interscambiarsi senza problemi alternandosi di partita in partita tra centrodestra e centrosinistra. Si tratta dell’esperto classe 1978 Ernesto Terra (che però proprio contro la Spal mancherà per squalifica), ultime stagioni ad Arezzo in C1 dopo le cinque precedenti in B da titolare tra Pescara, Atalanta e lo stesso Arezzo e dell’ericino Massimo Lo Monaco, classe 1980, terza stagione in costiera e una vita passata sui campi di C del sud; con ogni probabilità il sostituto di Terra sarà uno tra Davide Grassi e Francesco Di Nunzio con il secondo favorito. Proprio quest’ultimo, romano, classe 1985, è al suo secondo anno con i rossoneri dopo aver disputato tre campionati con il Cassino in C2 e due con il Ferentino in D. Il primo invece, reggiano doc e ancora ai box per infortunio, giostra prevalentemente sul centrosinistra della difesa con i suoi centonovanta centimetri di stazza: arriva da una buona stagione nella A scozzese con la maglia dell’Aberdeen dopo aver militato per due anni nella terza serie spagnola con la maglia del Merida, un’esperienza non proprio fortunatissima. Più fantasiosa l’ipotesi che vuole l’attuale dominatore della fascia mancina al centro della difesa: si tratta dell classe 1981 Raffaele De Giosa, barese doc, una vita in C tra Martina, Pagani e Manfredonia, seconda stagione in rossonero. Qualora Simonelli decidesse di spostare proprio De Giosa in mezzo, alla numero tre scalerebbe il trentaduenne toscano Simone Angeli, terzo anno a Sorrento, un gregario di sicuro affidamento.
Ma è dal centrocampo che potrebbero arrivare i problemi maggiori per la Spal. A destra troviamo l’eclettico Horacio Nicolas Erpen, classe 1981, brevilineo di centosettanta centimetri e nelle ultime stagioni protagonista con le maglie di Arezzo e Sassuolo: si tratta di un giocatore abile nel palleggio e velocissimo nello stretto oltre che essere dotato di un ottimo tiro. La coppia centrale si affida soprattutto alla classe del brasiliano Romulo Eugenio Togni, un 1982 di stazza ma abbinata a qualità sudamericana, già autore di quattro gol in questo torneo, grande tiratore sui calci piazzati e, come Erpen, proveniente dall’Arezzo dove è rimasto nelle ultime quattro stagioni. Il suo compagno di reparto è il trentaseienne romano Attilio Nicodemo, da quindici anni protagonista al sud con le maglie tra le altre di JuveStabia, Teramo e Foggia senza dimenticare l’anno trascorso nella Florentia Viola: proprio contro la Spal potrebbe tornare titolare dopo l’infortunio al posto del ventunenne Marco Armellino, settanta gare con la maglia del Vico Equense nelle ultime due stagioni. A sinistra sarà ballottaggio fino all’ultimo tra il laziale Claudio Corsetti, classe 1986, prima stagione da professionista dopo le ultime quattro trascorse nell’Aprilia dove ha messo a segno nell’ultimo campionato ben quindici reti e il più esperto Nino Manco, ventotto anni, napoletano doc, centosessantotto centimetri di velocità pura, primo anno con i rossoneri dopo aver trascorso gli ultimi sette a Marcianise e autore del gol del pari domenica scorsa ad Alessandria, al rientro da un problema muscolare che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco nell’ultimo mese.
L’attacco ha nell’attuale capocannoniere del girone la sua punta di diamante: il brasiliano Pauol Sergio Betanin Paulinho, classe 1986, brevilineo, molto veloce, al suo secondo prestito consecutivo ai rossoneri dal Livorno, che ne detiene il cartellino. Dopo i quindici gol siglati la scorsa stagione è già arrivato a quota sei in otto partite, con due rigori all’attivo trasformati. Si contano per lui già quaranta partite in A con i labronici e cinquanta in B sempre in Toscana, tra Livorno e Grosseto ma con una prolificità nettamente inferiore. Il suo compagno di reparto, almeno sulla carta, è rappresentato dal ventinovenne Gaetano Pignalosa, una vita passata in C2, seconda stagione in rossonero e tre gol in sette gare sinora, che ha al momento scalzato il ventiquattrenne Massimiliano Carlini. Nativo di Terracina, si tratta di un’attaccante esterno riadattato a seconda punta, con tutte le caratteristiche del caso: tecnica, velocità e discreto dribbling. Riscattato interamente dal Frosinone in estate, squadra da cui era giunto nel gennaio scorso, il calciatore vanta un buon curriculum in C1 dove ha messo a segno nove centri in trenta gare con la maglia del Lecco nel 2008 e sette in ventotto con la Sambenedettese nel 2006, nel mezzo un’esperienza poco felice con i ciociari in B. L’anno scorso si contano sei gol in quindici gare. Infine, acquistato in estate dall’Honved di Budapest, dove ha realizzato quattro gol in sei partite, ecco l’italianissimo Angelo Vaccaro, classe 1981, nativo di Tubingen in Germania, là dove prima della sua avventura campana ha sempre giocato girovagando tra la seconda e la terza serie tedesca, vestendo le maglie della seconda squadra di Stoccarda, dello Unterhaching, dell’Augsburg e della seconda squadra dell’Eintracht Francoforte. Per la Spal un banco di prova di fondamentale importanza dopo la sconfitta interna patita contro la Salernitana che potrà dire quali sono le ambizioni a cui la truppa di Notaristefano potrà aspirare in questo torneo.
LA ROSA
Portieri
Casadei, Mancinelli, Pratticò, G. Rossi
Difensori
Angeli, De Giosa, Di Nunzio, Grassi, Lo Monaco, Piscitelli, Terra e Vanin
Centrocampisti
Armellino, Corsetti, Erpen, Esposito, Ferrara, Niang, Nicodemo, Manco e Togni
Attaccanti
Carlini, Paulinho, Pignalosa e Vaccaro
* In corsivo i nuovi acquisti.
IL CAMMINO
1a 22/08/2010 Sorrento – Salernitana 2-2
2a 29/08/2010 Pergocrema – Sorrento 0-0
3a 05/09/2010 Sorrento – Reggiana 4-3
4a 12/09/2010 Bassano Virtus – Sorrento 2-1
5a 19/09/2010 Sorrento – Ravenna 3-2
6a 26/09/2010 Monza – Sorrento 1-1
7a 03/10/2010 Sorrento – Como 3-0
8a 10/10/2010 Alessandria-Sorrento 3-3