L’AVVERSARIO. IL SÜDTIROL CHE NON TI ASPETTI

La denominazione completa dal 1995 è FC Südtirol-Alto Adige, ma per gli “amici” è sufficiente dire Südtirol: stiamo parlando della squadra di Bressanone (ridente località ladina di poco più di ventimila abitanti, nonché contea più antica del Tirolo dove tuttora c’è la sede legale dei biancorossi) e, attenzione, non di Bolzano (che la sua squadra ce l’ha e milita in Eccellenza), come erroneamente invece pensano in tanti, pur avendo in comunione lo stadio “Druso” dall’estate del 2000, anno in cui gli altoatesini raggiungono il punto più alto della loro recente storia calcistica con la promozione in C2. Nove anni dopo, l’FC Südtirol Alto Adige batte in uno stadio tutto esaurito (3.500 spettatori) la Valenzana per 1 a 0, gol decisivo di Mattia Marchi e c’è chi giura che guardando in direzione est lungo la val d’Isarco, persino il Catinaccio (detto anche Rosengarten, una delle vette più importanti delle Dolomiti con i suoi tremila e passa metri d’altituine che al tramonto i giochi di luce colorano nelle giornate serene in maniera tale da far perdere il fiato a chiunque), abbia salutato l’impresa degli uomini di Sebastiani con una spolverata di neve fuori stagione. Tutto questo deve far pensare la Spal: la squadra trentina ha le credenziali per non recitare soltanto il ruolo di comparsa in questo torneo e i risultati di inizio stagione, benché gli infortuni l’abbiano fatta da padrone, confermano appieno le previsioni.
Alla guida di questa squadra, profondamente rinnovata in estate per ragioni tecniche e di bilancio (a proposito qui si gioca con gli under che, come vedremo non sono solo due) c’è il quarantacinquenne teramano Alfredo Sebastiani, alla sua terza stagione in biancorosso. Il suo è un 4-3-3 molto particolare che si trasforma sovente in una sorta di 4-5-1 o 4-3-2-1 molto elastico, affatto spettacolare ma molto redditizio: è vero che sin qui i trentini in casa non hanno entusiasmato ma il calendario, come buona consuetudine per ogni neopromossa, ha messo davanti subito le migliori del lotto di questo campionato e la realtà è che mai questa squadra ha davvero deluso tra le mura amiche, uscendo sempre tra gli applausi del suo caloroso (ma ridotto) pubblico. Tra i pali troviamo l’esperto Davide Zomer, classe 1977, trentino doc di Rovereto, centonovantuno centimetri di grande affidabilità, secondo anno con la maglia degli altoatesini (oltre ad una breve parentesi nel 2000) e un passato trascorso prevalentemente da comprimario con la maglia del Verona (con cui è arrivato anche in A), prima di passare a Treviso, Ancona, Lumezzane e Ascoli. L’unica stagione da titolare, esclusa l’ultima, la si ricorda a difesa dei pali del Trento in C2 nel lontano 1998.La difesa fa i conti con assenze pesantissime: gli infortuni gravi che hanno colpito in serie il terzino destro classe 1991 Mohammed Traoré (ne avrà per cinque mesi), giunto in estate in prestito dal Parma, e del centrale venticinquenne Pietro Cascone (fuori almeno fino a fine novembre) hanno obbligato Sebastiani a ridisegnare in toto il reparto arretrato. Davanti a Zomer a destra giostrerà il trentenne Hans Rudy Brugger, da tredici stagioni in biancorosso, calciatore di una correttezza esemplare con appena sette giornate di squalifica prese in quasi quattrocento partite e tutte da titolare. Dalla parte opposta toccherà all’ottimo Marco Martin, classe 1989, un gol per lui in questa stagione, si tratta di un veloce esterno mancino brevilineo, al suo secondo anno in biancorosso dopo una fugace apparizione a Treviso in B. La coppia centrale fa affidamento, in luogo di Cascone, sull’esperto Roberto Mirri, trentadue anni, imolese doc, ricordato soprattutto dai tifosi empolesi per avervi giocato per quattro stagioni prima di tentare l’avventura belga con la maglia del Mons nel gennaio 2003 dove vi è rimasto fino al 2008 collezionando oltre cento partite da titolare nella massima serie belga; al suo fianco ecco il venticinquenne Hannes Kiem, ottava stagione in biancorosso, molto bravo di testa con cui spesso trova la via della rete.In mezzo al campo i maggiori cambiamenti: sul centrodestra è arrivato in estate dal Mezzocorona Alessandro Furlan, trentino doc, classe 1985, al suo esordio in terza serie dopo varie stagioni suddivise tra D e C2 con le maglie di Trento, Portogruaro e Itala San Marco, discreti piedi e i sei centri l’anno scorso ne sono un buon testimone.
In mezzo, in prestito dal Siena, è giunto l’under Mariano Romano, ventuno anni, prima stagione da titolare dopo le cinque apparizioni con la maglia del Pergocrema l’anno scorso e l’esordio in B con la maglia del Sassuolo l’anno prima: buona visione di gioco, discreto calcio, sinora è riuscito a scalzare altri due talentini approdati in biancorosso: si tratta del classe 1990 Pietro Baccolo, arrivato in prestito dal Parma dopo aver militato per tre stagioni nel Padova collezionando venti presenze e due reti e il pari età Andrea Burato, giunto dal Chievo questa volta che ha sin qui collezionato nove presenze in nove partite pur non partendo sempre titolare.Sul centrosinistra la maglia da titolare va invece ad Alfredo Romano, forlivese, classe 1981, già due reti in otto gare e giustiziere della Spal l’anno scorso nell’infausta trasferta di Marcianise, squadra in cui ha militato per nove stagioni: attenzione ai suoi inserimenti, spesso micidiali.L’attacco poggia le sue speranze su tre uomini: la punta centrale è Mattia Marchi, classe 1989, l’uomo che ha scritto la storia dell’Alto Adige grazie al suo gol promozione realizzato al Valenzana sei mesi fa: dopo tre stagioni a Rimini, l’ultima delle quali terminata nel peggiore dei modi con il fallimento della società romagnola, il ragazzo, già in prestito dal gennaio scorso, è stato definitivamente acquistato dalla società del presidente Baumgartner e ha sin qui siglato due reti, confermandosi punta di eccelse qualità, molto mobile e abile nel gioco aereo; ai suoi lati agirà a sinistra Manuel Fischnaller, vent’anni da compiere il prossimo venti di luglio, al suo terzo anno con la casacca biancorossa, un passato nelle giovanili della Juventus prima di tornare in Trentino, velocissimo e molto abile nel dribbling, mentre a destra toccherà a uno tra Alessandro Campo e Omar El Kaddouri: il primo, il più votato attacco dei due, è un ventiseienne torinese alla terza stagione con gli altoatesini che, tra le altre, ha vestito le maglie di Torino e Cittadella in serie B con risultati non in linea con le aspettative; il secondo è un trequartista belga di centottantacinque centimetri di altezza, classe 1990, nativo di Bruxelles, primo anno da professionista dopo un paio di stagioni trascorse nella Primavera del Brescia, non velocissimo ma dotato di un buon tiro, spesso impiegato come attaccante aggiunto a gara in corso da Sebastiani.
La Spal dovrà stare molto attenta, soprattutto dovrà guardarsi dal centrosinistra altoatesino, il reparto più dotato sia fisicamente che tecnicamente da cui nascono la maggior parte delle azioni pericolose. Una trasferta complicata e da affrontare con la massima concentrazione per arrivare al mese di fuoco (Spezia, Reggiana, Verona, Ravenna e Alessandria) che ormai è alle porte, se possibile, con ancora maggiore consapevolezza della propria forza e dei propri mezzi.

 

LA ROSA

Portieri
Covi, Mair e Zomer

Difensori
Brugger, Kiem, Cascone, Martin, Mirri, Traorè e Nazari

Centrocampisti
Baccolo, Burato, Campo, El Kaddouri, Fink, H. Fischnaller, Furlan, Orfanello, A. Romano e M. Romano

Attaccanti
Albanese, M. Fischnaller, Marchi, Sorrentino e Virdis

 

IL CAMMINO

1a 22/08/2010 SudTirol – Reggiana 1-1
2a 29/08/2010 Gubbio – SudTirol 4-0
3a 05/09/2010 SudTirol – Salernitana 0-1
4a 12/09/2010 Hellas Verona – SudTirol 1-1
5a 19/09/2010 SudTirol – Spezia 2-0
6a 26/09/2010 Ravenna – SudTirol 0-1
7a 03/10/2010 SudTirol – Alessandria 1-2
8a 10/10/2010 Cremonese – SudTirol 0-0
9a 17/10/2010 SudTirol – Bassano Virtus 1-0
10a 24/10/2010 Como-SudTirol 0-0

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