NOTARISTEFANO: “CI ASPETTA UN CICLO IMPORTANTE… VOGLIAMO USCIRNE ALLA GRANDE!”

CHE SPAL DOMENICA… Il tecnico, decisamente di buon umore, applaude i suoi per la seconda vittoria consecutiva e spende belle parole per i tifosi ritornati allo stadio. Poi per una volta accetta di parlare dei singoli ma fugge a qualsiasi tabella sulle prossime cinque, impegnative gare: “E’ un filotto da sfruttare per restare in alto. Lo Spezia è una signora squadra che ritroveremo in cima grazie a un lusso come Vannucchi e a un allenatore capace come Pane. Dovremo alzare il ritmo e aggredirli”. Sulla penalizzazione: “L’aspettavamo, cambia nulla”. Formazione: per Zamboni si tenterà un recupero fino all’ultimo. Probabile la conferma della Spal che ha vinto a Bolzano con Meloni per l’infortunato Fofana.

Due sue due. Vittorie, però. Dopo il momentaccio fatto di due passi falsi consecutivi, la Spal si è rialzata come soltanto le squadre verE riescono a fare. E si è ripresa almeno una parte dei punti lasciati a Sorrento e Salernitana. Un altro punto, invece, se l’è preso il Consiglio Federale per le inadempienze estive dopo averci pensato, chissà perché, per settimane. Un mumble mumble figlio dell’incapacità o di qualcos’altro che non sapremo mai. Ma amen. Ritornando al provvedimento, si sapeva e va bene così. Numericamente parlando e scrivendo, i dati settimanali sono tutti qui.
Il resto è, appunto, nelle ultime prestazioni dei biancazzurri. Un primo tempo orrendo e una ripresa con gli attributi davanti al Gubbio, una prova di forza e sostanza a casa del Sudtirol. Morale: alto. E sei punti. Anche questa settimana i temi sono diversi. La bella trasferta di Bolzano, gli infortuni di Zamboni e Fofana, il ritorno al gol di Meloni, l’esordio di Belleri, la vena di Migliorini, l’importanza di Melara, un Battaglia ritrovato, Bortel che risponde sempre presente, un Cippo immenso che non segnava così nemmeno dieci anni fa e alla playstation, i complimenti del Direttore Pozzi al tecnico Notaristefano nel dopo partita di domenica scorsa, la squalifica dello stesso Comandante, il ritorno di una buona parte della tifoseria, la concretezza della ritrovata Spal, ammesso e non concesso che si fosse mai persa, la penalizzazione di cui sopra, il resto del campionato e poi i soliti temi della settimana lavorativa, il prossimo avversario, lo Spezia grandi firme, la formazione e altri vari dettagli del pianeta calcio spallino. Come sempre ne parliamo con il timoniere di questa Spal, Egidio Notaristefano, senza censure o frasi fatte. Merito suo, s’intende.

Tre punti anche a Bolzano, la classifica ritrovata… Insomma, superare due sconfitte immeritate ma consecutive meglio di così è difficile…
“Più di sei punti non potevamo fare… (ride). Siamo contenti perché ce lo meritavamo dopo due sconfitte immeritate che purtroppo restano due sconfitte. Andava invertita la rotta e ci siamo riusciti molto bene”.

Un gol per tempo, rischi zero, possesso di palla nonostante il campo… Per un allenatore che cosa significa tutto questo?
“Beh… c’è soddisfazione e contentezza. Hai detto bene tu sul campo e in più loro sono una squadra ostica, chiusa, che gioca sulle ripartenze che però non abbiamo mai sofferto. E in questo siamo stati molto bravi”.

 

Che cosa ti ha soddisfatto maggiormente, domenica scorsa?
“L’ho detto subito a fine partita. L’umiltà, l’avere giocato come chi lotta per salvarsi in quanto ad atteggiamento, pur essendo consapevoli della qualità che abbiamo”.

E a voler cercare il pelo nell’uovo, c’è qualcosa che non ti è piaciuto nell’ultima partita?
“Sì, non abbiamo fatto il massimo del gioco che possiamo fare ma il campo e il clima sono stati determinanti. C’è stata comunque voglia di giocare con palla a terra. Insomma, è stata una giornata decisamente postiva”.

Che cosa hai detto ai tuoi subito dopo il successo contro il Sudtirol?
“Bravi, ho detto: bravi, avete dimostrato di essere una squadra matura, umile, operaia, con in più le vostre qualità che fanno la differenza. Questo, ho detto”.

Hai sempre insistito su un punto. Equilibrio e continuità…
“Sì, sì, sì! E’ fondamentale. Queste due vittorie così come prima le due sconfitte non devono cambiare nulle. Il cammino è lungo e se molli un attimo ti castigano subito. Quindi, ripeto, serve equilibrio e concentrazione”.

A fine partita Pozzi ti ha fatto pubblicamente i complimenti. Credo ti faccia parecchio piacere…
“Beh, fa sempre piacere ricevere i complimenti. Soprattutto dal tuo Direttore”.

A proposito di complimenti. Sia tu sia il Comandante avete ringraziato i tifosi che sotto i monti del Tirolo sono ritornati a farsi sentire e domenica torneranno anche al Mazza.
“E’ stato bello, molto bello sentire il casino che sanno fare. La tifoseria di casa è stata azzerata, si sentivano più i nostri, sembrava di giocare in casa e mi fa piacere che ritornino, è molto importante. E’ una sensazione molto bella, te lo posso assicurare”.

Restiamo in tema. Credo che l’esultanza di fine partita di Coppola e non solo la dica lunga sul gruppo che tu difendi ed esalti sempre…
“Sì, il nostro è un gruppo sano, a posto, come dico sempre. E’ un gruppo che ha chiaro quello che vuole e fa di tutto per arrivare dove deve e vuole arrivare. In allenamento e in partita. E io ne vado fiero”.

Parliamo per una volta dei singoli. Tanto per cominciare, Belleri ha dimostrato che l’esperienza non è un optional.
“Assolutamente, te lo avevo detto una settimana fa che Manuel ha un’intelligenza calcistica che è lusso per la Lega Pro. Un’intelligenza che hanno anche Smit, Zambo e non solo. Non si gioca per caso in certe categorie”.

Meloni ha finalmente ritrovato il gol dopo un inizio di stagione sottotono, forse soprattutto moralmente. Che cosa gli hai detto per recuperarlo e credi che questa rete cambi il suo imminente futuro?
“Lo spero! Deve servire a lui soprattutto perché lui serve a noi. Il gol deve ridargli fiducia, serenità e consapevolezza”.

Per continuare a parlare di rincalzi o presunti tali, Bortel ha dimostrato ancora una volta che su di lui ci si può contare…
“Assolutamente! Milan è entrato non a freddo, di più. E’ entrato dopo un minuto dall’infortunio di Zamboni quindi senza riscaldamento ed era difficile. Ha mostrato determinazione e non solo. E’ stato molto bravo”.

Lo stesso discorso si può fare per Giovannino Rossi. Non è appariscente, non è un personaggio ma quando gioca difficilmente stecca e forse, rispetto a Smit, garantisce più copertura o no?
“Giovanni è uno applicato, uno cche sta sempre in silenzio, che lavora e sta facendo molto bene. Su di lui puoi sempre contare”.

Chi, invece, non credo ti sorprenda è Migliorini. Sembra finalmente giocare senza paura e i risultati si vedono…
“Sì, lo diciamo dall’inizio dell’anno. Anzi, io e te anche dall’anno scorso. Miglio ha grandi qualità, lo ripeto ancora una volta. Deve soltanto stare sereno e migliorare anche le piccole lacune che ha”.

Hai chiesto a voce alta l’ingaggio di Melara quest’estate e anche a Bolzano si è capito perché. Sai che anche io sono un fan dell’esterno ma non mi aspettavo fosse così utile anche in fase difensiva.
“Già. Lui è in un momento positivo, molto positivo. Ma è questo il vero Melara. Intensità, voglia, qualità anche durante gli allenamenti”.

E Cipriani, invece? Non segnava così nemmeno da ragazzo. Ti avessero detto che dopo undici partite avrebbe segnato otto reti ci avresti creduto?
“Sì, me lo auguravo. Cippo ha il gol nel suo bagaglio tecnico enorme”.

Ghetti, Smit e Fofana. Sono loro i giocatori che vanno recuperati al cento per cento?
“Tutti dobbiamo lavorare per migliorarci, non c’è nessuno da recuperare. Certi giocatori attraversano un momento più complicato ma è mormale che succeda dutante un campionato”.

Lasciamo da parte il discorso singoli. Che cosa hai detto ai tuoi alla ripresa degli allenamenti?
“Quello che ho detto prima e ho detto anche a Bolzano. Che sono stati bravi ma dobbiamo stare attenti perché ci aspetta un filotto importante e bisogna fare tutto per bene in modo da uscire da questo filotto alla grande”.

Avete ritrovato l’umore e l’autostima dei tempi migliori?
“Sinceramente non credo li avessimo mai persi. Forse abbiamo patito un piccolo calo ma i ragazzi sanno bene che cosa devono fare. Gli alti e bassi sono normali”.

Allarghiamo un attimo il discorso al girone. Avevi detto che dopo sette, otto partite si poteva avere un’idea più precisa. Direi che ci siamo. Sorrento e Salernitana continuano a correre, Alessandria e Reggiana continuano a sorprendere, Cremonese e Verona continuano a deludere…
“La Reggiana non sorpende, ha un organico super per quelle posizioni. Aggiungerei lo Spezia perché ha un’importante rosa mentre Alessandria e Gubbio, è vero, sono le sorprese. Per quanto riguarda Sorrento e Salernitana sapevamo quali erano le loro possibilità mentre Verona e Cremonese sono ancora alla ricerca di un’identità precisa ma sono pur sempre lì vicino, non c’è tanta distanza. La classifica è ancora molto corta”.

E sinceramente te l’aspettavi una Spal così in alto?
“Ci contavo e ci speravo. D’altronde le potenzialità, grazie ai sacrifici della società, ci sono e lavoriamo per questo”.

Tocca parlare anche delle brutte notizie. Cominciamo dalla penalizzazione. Tutto sommato non è nemmeno andata così male… Servirà a essere più motivati?
“Ce l’aspettavamo dall’inizio dell’anno e l’abbiamo assorbita come una cosa abbbastanza normale”.

Passiamo agli infortuni. Qual è la situazione?
“Per Zambo valutiamo giorno per giorno, Fofana è più no che sì. Tutti gli altri ci sono”.

Come è andata la settimana in corso, infortuni a parte? Hai notato una certa rilassatezza o il morale ha migliorato anche il modo di allenarvi?
“No! Rilassatezza mai. La solita cultura del lavoro, la chiamo io. I ragazzi si allenano sempre molto bene”.

Ritornando a Pozzi. E’ stato squalificato fino al 23 novembre. Lui giura che questa volta non ha fatto niente. Tu che hai visto e sentito tutto che cosa ne pensi? E poi: la sua presenza in panchina, si sa, porta bene. Preoccupato, allora?
“Eh eh, questo è vero, non ci voleva. Ma è vero che stavolta non c’entra lui e non posso dire altro altrimenti arriva una squalifica per qualcun altro…”.

Discorso formazione. E’ diventato difficile azzeccarla. Ma non mi arrendo. Per lo Spezia dico: conferma in blocco, Bortel per Zamboni se quest’ultimo non ce la fa, e Meloni al posto di Fofana.  
“In linea di massima sì”.

Un dubbio resta visto che non credo rinuncerai a Migliorini. Paolino Rossi o Smit alto a sinistra?
“Vedremo anche se Paolino sta recuperando…”.

Al Mazza arriva una squadra che domenica scorsa non ha giocato. Meglio o peggio per voi, sinceramente?
“Avrei preferito avessero giocato ma solo per avere più materiale sul quale studiarli meglio”.

Alla vigilia del campionato lo Spezia era indicato tra le favorite. Hanno speso tre volte quanto ha speso la Spal, hanno cambiato allenatore in corsa e sempre in corsa hanno acquistato gente come Vannucchi e Saudati. Qual è il reale valore dei liguri?
“Per organico sono una squadra da vertice, da prime cinque posizione e stanno risalendo. Pane è bravo e faranno bene”.

Guardando le partite in dvd che idea ti sei fatto dei prossimi avversari?
“Di una formazione che gioca con il rombo a centrocampo e con il trequartista. Vannucchi in questo ruolo è un valore aggiunto anche in altre categorie. Poi hanno tre punte come Saudati, Colombo e Cesarini. Tutti bravi anche se ne giocheranno soltanto due. Hanno pure un buon centrocampo, solido in interdizione e capace di giocare a calcio. Come se non bastasse hanno una difesa ordinata che subisce pochi gol”.

Domanda a un tattico super quale sei, e questo è un complimento. Che partita ti aspetti?
“Noi dovremo essere bravi ad alzare il ritmo per metterli in difficoltà in fase di costruizione del gioco in modo da far stare Vannucchi davanti alla nostra linea di centrocampo. Studieremo qualche accorgimento”.

Ragioni sempre partita per partita ma ti chiedo uno sforzo. Mancano appena sei gare alla fine dell’andata. Praticamente siamo a un terzo del campionato. Avete, in ordine, lo Spezia grandi firme, poi il derby a casa della Reggiana, quindi il Verona, un altro derby a Ravenna e l’Alessandria. Davvero un ciclo di ferro… Io dico che con undici punti saresti felicissimo e forse ti accontenteresti anche di nove…
“In quattro partite? No! Io dico che in queste prossime cinque partite non mi accontento affatto. Vedremo. Calcoli e tabelline, lo sai, non ne faccio mai”.

Ritorniamo al prossimo appuntamento. Presterai ancora qualche ragazzo alla Berretti?
“Sì, Laurenti, Vecchi e Zamuner”

Come arrivate a questa ennesima, importante partita dal punto di vista fisico e psicologico?
“Bene. Piano piano abbiamo smaltito il sintetico di Sorrento che ci ha causato problemi importanti, molto di più di quanto si pensi. Siamo sereni e vogliamo continuare su questa falsa riga. Anzi, speriamo che sia vera… questa riga”.

Non mi hai dato il titolo, stavolta. Che cosa scrivo?
“Non ho idea, dai che ci arrivi tu. Nell’ultimo sms pre partita che mandi a noi ti ho trovato un po’ stitico, volevo addirittura chiamarti. Poi mi hanno detto che nel nuovo telefono non avevi l’applicazione per mandare un sms multiplo. A parte il titolo che troverai sicuro, pensa a qualcosa di particolare per domenica, non essere parco come sette giorni fa quando ci hai scritto di farli rotolare giù dai monti del Tirolo insieme con quei wafer… com’è che hai scritto? Ah, sì. Quei wafer di sta ceppa (ride)”.

PROBABILE FORMAZIONE
SPAL (442)
Ravaglia, Belleri, Rossi G., Coppola, Zamboni (Bortel), Battaglia, Melara, Migliorini, Meloni, Smit, Cipriani.

A disp.: Capecchi, Ghetti, Bortel (Zamboni), Pallara, Bedin, Colomba (Marongiu), Rossi P.

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