Premessa obbligatoria. L’ho vista “soltanto” in televisione, su Etv. Che non è la stessa cosa, certo, ma è comunque abbastanza. E allora scrivo subito che oggi, sul piano dell’intensità, della voglia di vincere e anche del gioco, ho visto una Spal che non vedevo da vent’anni. Sissignore. Vent’anni. Non è un parere superficiale dettato dall’entusiasmo per una vittoria importante. Magari è un parere opinabile, e ci mancherebbe, ma è un parere convinto. Quarantacinque minuti, i primi, devastanti, con un possesso palla incredibile e, a parte quindici minuti – dal 5′ al 25′ della ripresa – un secondo tempo intelligente, più concreto aanche se meno spettacolare. Una partita maiuscola, quella della Spal. Una vittoria strameritata che il punteggio non racconta anche se, è giusto scriverlo, nell’unico grande rischio subìto Ravaglia ci ha messo del suo in quanto a classe.
La Spal ha dominato a casa di una squadra che non perdeva davanti ai suoi tifosi da una vita. E anche allora c’era la Spal a esultare al Giglio. La Spal ha giocato una partita sontuosa. Il telecronista della televisione locale era senza parole. Ha provato, all’inizio, a spiegare che alla Regia mancavano tre giocatori importanti ma poi si è ricordato anche di Coppola e Fofana, assenti di giornata biancazzurri, e allora ha lasciato perdere.